Che cos’è l’Ayurveda

L’Ayurveda, è uno dei sistemi di medicina naturale più antichi tramandati dall’uomo, un grande dono dell’India al mondo.

In occidente spesso l’Ayurveda è ricondotto unicamente ai preparati a base di erbe e sostanze naturali, massaggi, varie terapie di purificazione, rilassamento e bellezza abbinate alla cosmesi, ma comprende in realtà un orizzonte assai più ricco e complesso.

Il termine “Ayurveda” è composto dai termini “vita” (ayu) e “conoscenza” (veda), quindi il suo significato è “conoscenza della vita”, o “l’arte del buon vivere”. Oltre alla scienza medica racchiude in sè elementi di filosofia, arte e disciplina, ed offre una visione completa dell’esistenza, insegnando a conoscere la vera natura dell’Essere Umano ed il suo ambiente, ed a mantenere l’equilibrio tra esso e l’Universo.

Secondo la filosofia dell’Ayurveda, infatti, la vita non è mera esistenza, ma va gestita secondo quattro principali obiettivi: Dharma (virtù da seguire, “dovere”), Artha (ricchezza della comprensione, benessere/prosperità), Kama (felicità), Moksha (libertà/illuminazione).
Lo scopo principale dell’Ayurveda è quello di conservare la buona salute e benessere in modo da dare sostegno al perseguimento di questi obiettivi.

L’Ayurveda distingue tre differenti energie vitali (Tridosha), ognuna delle quali si differenzia per sede corporea principale e funzione particolare.

Il normale equilibrio dei Dosha corrisponde alla condizione di salute, mentre lo squilibrio di uno o più causa la malattia. Lo stile di vita quotidiano, l’adattamento ai cambiamenti stagionali, la dieta e il contatto con la natura sono molto importanti per mantenere l’equilibrio dei Dosha e dunque la salute.

Tridosha

Il termine sanscrito “tridosha” è composto da “Tri”(tre) e “dosha” (in sanscrito “costituzione”). La costituzione individuale è infatti riconducibile ad una o più delle tre energie di base, ovvero Vata, Pita e Kapa:

  • Vata governa il movimento ed ha la predominanza degli elementi spazio e aria
  • Pitta governa il metabolismo ed ha la predominanza degli elementi fuoco e acqua
  • Kapa governa la coesione, crea la struttura del corpo ed ha la predominanza degli elementi acqua e terra.

I tre dosha determinano l’origine delle malattie, i trattamenti, i metodi per mantenere la buona salute, la routine giornaliera e stagionale, le terapie di purificazione (Panchakarma), le terapie di tonificazione (Rasayana), il massaggio, il tipo di esercizio fisico e anche la dieta. Quindi è importante capire il concetto di Agni e digestione.

I dosha hanno una loro identità con qualità caratteristiche, sono presenti in ogni parte del corpo ma in certe parti si trovano con maggiore abbondanza, ognuno di essi ha delle ragioni specifiche di squilibrio, ognuno causa determinate malattie per cui esistono trattamenti specifici.

Qualità dei Dosha

La prevalenza degli cinque elementi in ogni singolo dosha ne fa dedurre le loro qualità.
Vata, composto principalmente di spazio e aria, in generale è secco, leggero, ruvido, mobile, freddo, sottile e permeante.
Pitta, composto di fuoco e acqua, è caldo, acuto, liquido, di odore sgradevole, leggermente untuoso, acido e piccante.
Kapha, composto di acqua e terra, è freddo, denso, lento, stabile, viscoso, pesante, liscio, soffice e appiccicoso.

Conoscendo la composizione e le qualità dei dosha diviene possibile correlarli con il cibo e lo stile di vita. Il principio da applicare è che i cibi e i comportamenti che hanno le stesse qualità di un dosha aumentano quel dosha particolare, mentre le sostanze e lo stile di vita aventi qualità contrarie a un certo dosha lo fanno diminuire. Per esempio, essendo spazio e aria gli elementi predominanti nel dosha vata, esso verrà aumentato da cibi come i cavoli e i legumi che tendono a produrre aria, verrà aumentato anche da uno stato di agitazione prodotto dallo stress e dall’irregolarità nello stile di vita. Vata verrà invece diminuito dai cibi pesanti, untuosi e acquosi, verrà diminuito anche da uno stile di vita regolare e tranquillo.

Fattori che squilibrano i Dosha e disturbi correlati

Vata viene aggravato da cibi che hanno le sue stesse qualità come cavoli, cavolfiori, broccoli, cetrioli, meloni, patate, crackers e ogni tipo di pane secco, mele, fast food, ecc.
Le attività che aumentano vata sono: viaggiare, stare svegli fino a tardi la notte, guardare troppa televisione, vivere in un ambiente rumoroso, mangiare mentre si è ansiosi o depressi, sottoporsi a un continuo stato di stress, avere attività sessuale eccessiva.
I disturbi causati da questi fattori potrebbero essere: dolori articolari, pelle secca, perdita della memoria, palpitazioni, insonnia, ansia, depressione e rigidità muscolare.

Pitta viene aggravato da cibi acidi e piccati come peperoncini, cibi fritti, melanzane, pomodori, cipolle crude, aglio, limone, spinaci, dal bere troppo tè, caffè, alcool e dal fumo.
La rabbia, il mangiare mentre si è arrabbiati, attività che comportano una grande passione, esposizione al sole e al caldo, troppo esercizio fisico o attività competitive, sono i comportamenti che aumentano pitta.
I disturbi possono essere iperacidità, problemi della pelle, sensazioni di bruciore, disturbi del fegato come itterizia ed epatite, perdita dei capelli, infezioni urinarie, calcoli alla cistifellea e vari tipi di febbre.

Kapa viene aumentato da cibi molto freddi, pesanti, untuosi, dolci, grassi, latte e latticini, gelati e carne.
Le attività che squilibrano kapa sono: dormire durante il giorno, non fare sufficiente attività fisica, vivere in un clima freddo e umido, ecc.
Le malattie che insorgono a causa degli squilibri di kapa possono essere: asma, tosse, anoressia, obesità, pigrizia e debolezza della digestione.

Fattori naturali che squilibrano i Dosha

A parte i fattori di squilibrio elencati fin qui, i dosha si squilibrano naturalmente secondo la stagione, in diverse ore della giornata e nei vari periodi della vita.

Vata aumenta naturalmente in autunno, nell’ultima parte del giorno e della notte (h. 14-18; 02-06) e nella vecchiaia.

Pitta aumenta naturalmente in autunno, intorno a mezzogiorno e mezzanotte (h. 10-14; 22-02) e durante la giovinezza e la maturità.

Kapa aumenta naturalmente in primavera, nella prima parte del giorno e della notte (h. 6-10; 18-22) e durante l’infanzia.

Questi periodi di aggravamento dei dosha valgono per tutti, anche per le persone che godono di buona salute.

Localizzazione dei Dosha nel corpo

Anche se i dosha si trovano in tutto il corpo, i dosha sono localizzati prevalentemente in certe parti di esso.

Kapa si trova nella parte superiore del corpo: testa, naso, gola, torace, parte superiore dello stomaco, articolazioni, tessuto adiposo.

Pitta si trova nella parte mediana del corpo: fegato, duodeno, reni, linfa, sangue.

Vata è presente in maggior misura nella parte bassa del corpo: vescica urinaria, colon, zona pelvica, cosce, gambe, ossa.

Funzione dei Dosha

“Vata” significa letteralmente “movimento”, e origina ogni tipo di movimento nel corpo, quindi le attività come la respirazione, il movimento del cibo lungo il tratto intestinale, la circolazione dei vari fluidi, l’escrezione dei materiali di rifiuto, lo scorrere degli impulsi nel sistema nervoso.

Secondo i testi classici dell’Ayurveda, l’eccesso di vata nel corpo provoca l’insorgere di 80 tipi di malattia fra cui: artrite, stitichezza, insonnia, ansia, depressione, paralisi, ecc.

“Pitta” il cui significato è “ciò che scalda”, cuoce o digerisce, governa tutte le funzioni metaboliche che avvengono nel corpo: la digestione del cibo, la sensazione di fame e di sete, la vista , la temperatura corporea, le funzioni intellettuali (nel senso della capacità di digerire le idee), il colore della pelle, ecc.

Ci sono 40 tipi di malattie causate dallo squilibrio di pitta, fra esse: itterizia, eruzioni cutanee, infezioni delle vie urinarie, febbre, acidità, ulcere gastriche e duodenali, ecc.

“Kapa”, il cui significato letterale è “coesione”, “ciò che tiene insieme le cose”, è responsabile della creazione della struttura corporea. Tiene insieme i vari tessuti per dare sostegno al corpo. Le parti solide del corpo come i tessuti sono in gran parte dovute al kapa. Kapa è anche responsabile delle emozioni come l’amore, la pazienza e la clemenza.

Le malattie causate dallo squilibrio di kapa sono di 20 tipi, fra esse: nausea, anoressia, digestione debole, tosse, congestione del petto, difficoltà respiratorie, obesità, ecc.

Subdosha

Ognuno dei tre dosha è suddiviso in 5 subdosha che si trovano in maggior misura in luoghi specifici del corpo e presiedono a specifiche funzioni come illustrato qui di seguito.

VATA

Nome del Subdosha Localizzazione Funzioni normali Disturbi causati dalla sua alterazione
Prana Cuore, cervello, torace, orecchie, naso, gola Respirazione, ingestione del cibo. Sostiene le funzioni di cuore, mente, sensi e intelletto Singhiozzo, tosse, bronchite, asma, raffreddore, raucedine
Udana Gola, ombelico, polmoni Linguaggio e i funzionamenti sono voce, canto, rafforza mente, memoria ed entusiasmo Malattie degli occhi, orecchie, naso, testa e gola.
Vyana Localizzato in tutto il corpo Favorisce il funzionamento dei canali di circolazione come i vasi sanguigni Disturbi della circolazione, malattie febbrili, diarrea, tubercolosi.
Samana Stomaco, duodeno e intestino tenue Aiuta l’azione degli enzimi digestivi e l’assimilazione dei prodotti finali della trasformaz. del cibo nei vari tessuti Indigestione, diarrea, assimilazione insufficiente
Apana Colon, ano, vescica, ombelico, genitali e organi pelvici Eliminazione delle feci, dell’urina, del fluido spermatico, del sangue mestruale, favorisce il parto Malattie della vescica, ano, testicoli, calcoli renali, infezioni delle vie urinarie, diabete

 

PITTA

Nome del Subdosha Localizzazione Funzioni normali Disturbi causati dalla sua alterazione
Pachaka Stomaco, duodeno, intestino tenue Digestione del cibo e separazione delle sostanze di rifiuto Indigestione, gonfiore, formazione di ama
Ranjaka Fegato, milza e stomaco Formazione del sangue Anemia, ittero, epatite
Sadhaka Cuore Memoria ed altre funzioni mentali Disturbi psichici
Alochaka Occhi Favorisce una vista normale Disturbi della vista
Bhrajaka Pelle Colore e luminosità della pelle, assorbe le sostanze massaggiate sulla pelle Malattie della pelle

 

KAPA

Nome del Subdosha Localizzazione Funzioni normali Disturbi causati dalla sua alterazione
Kledaka Stomaco Inumidisce gli alimenti favorendone la digestione Indigestione e disturbi collegati
Avalambaka Cuore e torace Protegge il cuore dal calore eccessivo e dà energia agli arti Pigrizia, debolezza del cuore e degli arti
Bodhaka Lingua Percezione del sapore, attiva la salivazione Alterazione del senso del gusto
Tarpaka Testa, cervello, organi dei sensi Nutrimento degli organi di senso Perdita della memoria e disfunzioni degli organi dei sensi
Slesaka Articolazioni Lubrificazione delle articolazioni Dolori articolari, alterazione delle funzioni articolari

 

TRIDOSHA

Sono tre principi attivi basilari per il funzionamento dell’uomo e dell’universo.
Questi tre principi possiedono speciali qualità e controllano le funzioni fisiologiche.
Secondo la visione ayurvedica tutte le malattie possono essere classificate come vata, pita e kapa.

Vata. L’energia che governa in particolare la mente e il sistema nervoso.Deriva dagli elementi spazio e aria. Secondo l’ayurveda il suo squilibrio produce più di 80 malattie.

– Pita. L’energia che governa in particolare il sistema endocrino e digestivo. Deriva dall’elemento del fuoco. Secondo l’ayurveda il suo squilibrio produce più di 40 malattie.

Kapa. L’ energia che governa in particolare il sistema immunitario e la struttura della cellula. Deriva dagli elementi acqua e terra. Secondo l’ayurveda il suo squilibrio produce più di 20 malattie.

Un eccesso o una carenza di un dosha provoca squilibri, perciò il metodo con cui l’Ayurveda opera è il “riequilibrio” dei tre Dosha, per curare i disturbi e mantenere una buona salute.

Un consulto completo  comprende Parikshana (esame del polso),  Prakruti (esame della costituzione), Vikurti (esame degli eventuali squilibri) e consigli per una corretta alimentazione e per il giusto regime di vita e cura (Cikitsa).

La cura Ayurvedica mirata a correggere il regime della vita (Dinacharya) attraverso :

  • Automassaggio e il massaggio ayurvedico (Abyangam)
  • Lo Yoga, Yoga-terapia, respirazione controllata, concentrazione e meditazione
  • Rimedi Ayurvedici e l’uso di prodotti naturali a base di erbe
  • i trattamenti per la depurazione dell’organismo (Panchakarma)
  • i trattamenti per il ringiovanimento generale delle cellule (Rasayana)
  • i trattamenti per la bellezza interiore (Soundryam)
  • i consigli per una alimentazione equilibrata secondo la costituzione individuale.

Secondo l’Ayurveda a ristabilire una condizione di salute richiede, in primo luogo l’identificazione della prakruti, la costituzione individuale. Lo scopo è conoscere quali sono gli elementi dominanti, stile di vita, abitudini alimentari … Gli strumenti del sapiente ayurvedico sono la semplice vista, il tatto attraverso il tocco e le domande poste al ricevente.

La vista

Molteplici aspetti possono emergere da un attento esame visivo del ricevente: Il colore della pelle, l’aspetto in generale, secchezza o untuosità, il tipo di capelli, il colore e la forma degli occhi, l’aspetto delle unghie, delle labbra e della lingua, ritenzione idrica sotto gli occhi o in altre zone del corpo, sudorazione abbondante, il tipo di comunicazione non verbale del ricevente attraverso la mimica, la gestualità, la scelta dei colori e del tipo di abbigliamento.

Il tatto

Attraverso il contatto, le sensazioni tattili suggeriscono all’operatore ayurvedico la temperatura del ricevente, la sudorazione, la secchezza o untuosità della pelle e per ultimo ma non meno importanti una serie di informazioni basate su sensazioni, non precisamente catalogabili ma di fondamentale importanza per un esperto e acuto operatore.

Le domande

L’indagine sulla prakruti, sul rapporto dei cinque elementi all’interno del ricevente si completa con un attento questionario, una serie di domande mirate ad individuare la costituzione al momento della nascita, al momento attuale e quali sono gli squilibri biologici che causano la malattia.

Di seguito riportiamo il questionario che riassume le domande da porre al ricevente raggruppate per dosha Vata, Pitta e Kapa.

VATA
  La mia struttura è leggera, sottile, magra, ho difficoltà a prendere peso.
  Ho la pelle secca con vene evidenti e ho i capelli secchi scuri ondulati.
  Ho una muscolatura poco sviluppata e le mie articolazioni scricchiolano.
  Mani, piedi e naso si raffreddano facilmente.
  Cammino e parlo velocemente e agilmente.
  Digestione e appetito sono variabili e irregolari.
  Il sonno è leggero irregolare dormo poco.
  Ho un carattere instabile, amo cambiare quello che faccio e che mi circonda.
  Cambio umore rapidamente e mi sento spesso inappagato e insoddisfatto.
  Vivo sulle nuvole, sogno molto e mi sento malinconico.
  Faccio le cose rapidamente esento il bisogno di maggiore stabilità.
  Sono impulsivo e mi scarico presto.
  Mi entusiasmo facilmente, imparo velocemente e poi mi stufo.
  Mi piace fare le cose diverse, mangio, dormo e lavoro in modo irregolare.
  Sono curioso, la mia mente è in continua attività e ho poca memoria.
  Le emozioni e l’immaginazione non trova riposo.
  Spesso sono preoccupato nervoso e ansioso soffro il freddo.
  Tendo ad avere dolori articolari e disturbi del sistema nervoso
  Ho una sessualità impulsiva talvolta mi sento più anni della mia età.

PITA
Ho una postura eretta, ma la struttura fisica fragile.
La pelle delicata si arrossa facilmente e ho molti nei e lentiggini.
 Ho una muscolatura sufficientemente sviluppata.
 Sono sensibile al caldo e ho una buona circolazione sanguigna.
 Ho capelli sottili delicati deboli che tendono a ingrigire e cadere.
 Parlo accuratamente, fortemente e con passione.
 Cammino in modo elegante e mi sento maturo
 Sono sensibile e non sopporto bene il caldo.
 Non sopporto avere fame, mangio con appetito e digerisco bene.
 Ho un desiderio sessuale moderato.
 Soffro di disturbi digestivi e tendo avere colite.
 Prendo facilmente febbre e infiammazioni.
 Sono egocentrico, ho bisogni di rilassarmi.
 Ho fiducia in me stesso e mi piace affrontare le sfide
 Metto attenzione in quello che faccio.
 Mi perdo la pazienza e sudo facilmente.
 Mi arrabbio facilmente e preferisco cibi e bevande fresche.
 Sono ordinato e perdono facilmente.
 Nelle situazioni di disaccordo mi arrabbio.
 La mia intelligenza è pronta e tendo a criticare.

KAPA
 Ho una muscolatura ben sviluppata e la struttura robusta.
 Ho un corpo eccessivamente pesante e sono apatico.
 Prendo facilmente peso e difficilmente lo perdo.
 Camino lentamente e in modo pesante.
 Ho la pelle morbida e liscia ma tendo ad avere edemi o lividi.
 Ho capelli forti e robusti e grassi o lucidi e morbidi.
 Ho una digestione lenta e sopporto la fame.
 Parlo lentamente in modo stabile e avvolgente.
 Ho un intenso e profondo desiderio sessuale.
 Tendo avere disturbi cronici e problemi all’apparato respiratorio.
 Sono stabile, forte e faccio le cose in modo rilassato.
 Sono tollerante, paziente e difficilmente mi arrabbio.
 Sono dolce, affettuoso e vado d’accordo con tutti.
 Spesso sono indifferente a cose e persone.
 Sono sereno, tranquillo e imparo lentamente.
 Amo dormire a lungo e ho un sonno profondo o pesante.
 Mi piace mangiare emotivamente e con spuntini irregolari.
 Tollero bene gli sforzi e la fatica e mi infastidisce il freddo e l’umido.
 Sono allegro, vivace con buona memoria e mi sento giovane.