Pita crema: pace per la pelle

Questo articolo è stato pubblicato sulla rivista Yoga Journal Italia, per la rubrica di Swami Joythimayananda dal titolo Laboratorio di Ayurveda.

Pita crema è indicata per tutti i tipi di pelle, ma la sua azione rinfrescante la rende particolarmente consigliabile per le pelli sensibili: dotata di proprietà lenitive, calma, riequilibra, dona luminosità all’epidermide, previene bruciori e arrossamenti.
Grazie a queste qualità, Pita crema è un prodotto particolarmente consigliabile nei mesi estivi: ottima come doposole, miscelata con olio Pita Tailam prima dell’esposizione e spalmata in ogni parte del corpo – specialmente viso, collo, petto – dona un colorito dorato proteggendo dalle scottature.
Durante l’intero arco dell’anno, Pita crema si può applicare al mattino o alla sera, dopo la doccia o il bagno. In particolare, è buona abitudine utilizzarla tutte le mattine sul viso dopo averlo lavato accuratamente, con l’accortezza di massaggiare sino a completo assorbimento.
A base di oli vegetali, tra cui quello di sesamo, e materie prime naturali, come triphala (Emblica officinalis, Terminalia bellirica, Terminalia chebula), curcuma, Eclipta alba, idrolato di lavanda ed essenza di limone, questa crema è utile anche in campo medico nella prevenzione e nel trattamento specifico di alcuni disturbi quali acne, ustioni e orticaria.
I principi tradizionali dell’Ayurveda prevedono la possibilità di aggiungere a questo preparato la foglia d’oro: secondo questa medicina millenaria, l’oro è in grado di migliorare l’ossigenazione della pelle favorendo la microcircolazione e il rinnovamento cellulare. Questo metallo pregiato stimola infatti la produzione naturale di elementi come collagene ed elastina, che contribuiscono a mantenere la pelle tonica, giovane e luminosa.
L’oro è utile anche per la pulizia del viso, poiché penetrando in profondità nell’epidermide favorisce l’eliminazione delle impurità; presenta inoltre proprietà anti-infiammatorie e antibatteriche ed è ricco di oligoelementi, l’Ayurveda lo utilizza anche per affrontare problemi relativi a cuore, cervello e articolazioni.

I Tridosha
Secondo l’Ayurveda, i Tridosha sono le tre energie da cui dipendono la creazione, il mantenimento e la distruzione di tutti i fenomeni, compresa l’esistenza umana. Queste tre energie rimandano simbolicamente al sole, alla luna e al vento, e si collegano rispettivamente all’attività di propulsione, conversione e unione.
I Tridosha (Vata = movimento = velocità; Kapa = struttura = coesione; Pita = energia = calore) generano i cinque elementi che costituiscono l’intero universo. Anche la struttura fisica di ciascun individuo è riconducibile principalmente a uno di questi dosha, avremo quindi uomini e donne prevalentemente Vata, Pita o Kapa.

Le caratteristiche di Pita
Pita rappresenta il fuoco, il calore che risiede nel nostro organismo. La struttura delle persone Pita è in genere bilanciata (altezza media e peso moderato, spalle e bacino di medie proporzioni), le articolazioni si presentano piuttosto rigide, le dita e le braccia sono lunghe.
La pelle, di colore tendenzialmente “rosso”, presenta spesso eruzioni cutanee, eczemi e foruncoli, la cute è ricca di nei e si dimostra facilmente deteriorabile.
I Pita mal sopportano il caldo, hanno un buon appetito e mangiano con gusto, perché necessitano in continuazione di energia da consumare.
A livello sociale, la personalità di Pita è dominante e si caratterizza per forza, intelligenza e una memoria a lungo termine: Pita ama essere leader e agire con coraggio. Quando è di buon umore, si dimostra gentile, ma quando è di cattivo umore si arrabbia facilmente.
Poco paziente, è tendenzialmente individualista e poco tollerante. Disponibile nei confronti degli altri ma spesso per interesse personale, tende a sviluppare potere. Per Pita il denaro significa infatti produttività e investimenti.

(Chi desiderasse approfondire queste tematiche può consultare il libro di Swami Joythimayananda Curarsi con l’Ayurveda, Fratelli Frilli Editori, Genova, 2006).