Le saggezze del giorno – anno 2021

La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 31/12/2021

Non so dove vanno e vengono il giorno e la notte
Quando arriva il giorno, la notte dov’è andata?
Il cielo è un orizzonte molto lontano
che potevo toccare, ma che avevo deciso di non fare.
il Cielo è alto sopra la testa non vedo, ma tocco.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 30/12/2021
Nome – Yantra – Mantra
Perché pratichiamo NYM?
Per rimediare…
Qual’è il rimedio?
Conoscere Nulla
Come?
Cancellando il vecchio programma
Qual’è il vecchio programma?
Era il Karma e ora i desideri
Come vivere senza desideri?
Distaccando ed adattando
Come?
Concentrandoci sulla pratica NYM
 Il Maestro
 Aom Shanti Shanti Shanti
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 29/12/2021
La pace della mente
Naturalmente la mente vaga cercando il piacere nella vita, senza accorgersi che è la natura a nascondere la sofferenza nel piacere e il piacere nella sofferenza. Il fuoco spirituale risplende dentro di te e lascia fluire la tua mente in pace. Chi ha la pace della mente può vivere semplicemente pensando, percependo e raggiungendo il Signore. Allora agiamo per mantenere  la pace della mente. Recitiamo il mantra RUTAM VADISYAME… SATHIYAM VADISYAME…
Il Maestro
 Aom Shanti Shanti Shanti
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 La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 28/12/2021
Non sto senza di te
Sento che voglio sentire qualcosa, ma non riesco a sentire
Io sarò per te e il Signore sarà per me
Non sto senza di te
BUONA NATALE
AUGURI   PACE AMORE GIOIA
SPERO TU STIA BENE E SIA FELICE
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 27/12/2021
Il messaggio del Natale
Il Natale ci insegna a sopportare il dolore e condividere l’amore e la felicità. Comprendiamo che le esperienze dolorose sono dovute alla nostra reazione al karma. Per avere la felicità bisogna esercitare il controllo e perseverare senza brontolii né rabbia.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
 Il Maestro
 Aom Shanti Shanti Shanti
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 26/12/2021
Tu sei i cinque elementi
Tu sei la Terra, la vita di ogni individuo è già programmata, ma la qualità di ogni azione dipende dal comportamento nel momento presente.
Tu sei l’Acqua, crescendo puoi  riprogrammare con pazienza e con perseveranza; niente è sbagliato, bisogna  agire con una visione ampia e con la stabilità.
Tu sei il Fuoco, fidati e affronta,  sperimenterai una nuova conoscenza, in un certo punto arriva il momento in cui bisogna cancellare tutti i vecchi programmi.
Tu sei l’Aria, sei la verità o  Maya, comunque è tutto già stabilito, quindi segui il flusso.
Tu sei lo Spazio, ora inserisci un nuovo programma, chiama il silenzio.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
 Il Maestro
 Aom Shanti Shanti Shanti
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 25/12/2021
Natale e il Coronavirus
La festa di Natale è arrivata… questo periodo in cui il corona virus è dominante.
Dovremmo celebrare questa festa vista questa atmosfera di ansia e lacrime?
Sì, dovrebbe essere celebrato. Dobbiamo festeggiare in mezzo alle difficoltà che ci circondano. Questo è ciò che serve oggi.
Festeggiamo aiutando i poveri e con semplicità.
Il Natale dovrebbe essere celebrato senza dimenticare le misure precauzionali per prevenire la diffusione del contagio.
Non dobbiamo preoccuparci di non avere modo di festeggiare o di non avere soldi per comprare regali.
La tragedia ci impedirà, non serve a nessuno cadere nel dolore e nella disperazione durante le prove.
Dobbiamo andare avanti per affrontare le sfide che ci circondano.
Le festività giocano un ruolo importante perché danno speranza e gioia di vivere.
Le festività ci danno fiducia, felicità e speranza.
Finché vivremo, Dio non ci abbandonerà mai!
Non servono divertimenti o regali, bastano le menti e i cuori uniti.
Il Natale tornerà ogni anno. Gesù, il bambino divino, benedirà coloro che hanno amore.
Oh Signore! Possa tu ritornare nel cuore di ogni uomo e donna, giovane e adulto, bambino e anziano, sano e malato, sofferente e gioioso per combattere il commercio e la malattia, la pigrizia e la morte.
BUONA NATALE
AUGURI 🕉🙏PACE AMORE GIOIA
TU STIA BENE E FELICE
– Il Maestro
💙🙏🕉
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 24/12/2021
Qualcuno ti cerca?
Mi cercano in tanti. È una Grazia per me!
Conosco la mia qualità della pazienza.
Riesco ascoltare con il cuore e parlo con il cuore.
Stanno venendo da me cercando conforto, Grazie a Dio.
Allora vi dico, quando qualcuno è nei guai, pensi che tu potresti essere disponibile ad ascoltare?
Cerca di essere quello. Avrà un’energia divina.
Recita il Mantra e medita ogni giorno per migliorarlo.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
 Il Maestro
 Aom Shanti Shanti Shanti
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 23/12/2021
Una visione ampia
Ho superato le difficoltà ogni giorno come tutti gli altri, ma le ho gestite con calma. Ho forzatamente rinunciato ad alcuni problemi che grazie a Dio non sono più tornati. Alcune volte ho cercato di distaccare alcuni problemi, che non mi disturbano più. Ho commesso degli errori, poi ho capito chiaramente che sono parte della vita.  Quando ho perso qualcosa o quando le cose sono sparite non ho mai detto che qualcuno potesse averle rubate.
Quando ho perso denaro o alcuni oggetti, immaginavo la contentezza della persona che le avesse prese o trovate. Aom Namashivaya…
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
 Il Maestro
 Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 22/12/2021

Le qualità della mente

Una mente in equilibrio presenta determinate qualità quali: obiettivi, perseveranza, pazienza, resistenza, fiducia, entusiasmo, prontezza, forza, tranquillità, ottimismo, senso di pace, leggerezza e coraggio, mentre sono indicativi di una mente in squilibrio: paura, ansia, nervosismo, insicurezza, senso di solitudine, individualismo ed egocentrismo.

Nello scorrere della vita, tutti siamo chiamati ad affrontare il bene e il male, ma la felicità si può percepire solo quando la mente è pulita, senza disturbi, svuotata da pensieri ed emozioni. Le emozioni devono fluire senza ostacoli ed essere tutte digerite, senza lasciare alcun residuo. Se non riusciamo a distaccarci dalle emozioni, si presentano blocchi, pensieri e l’anima viene disturbata, l’individuo avverte subito un senso di pesantezza e il sopraggiungere di sentimenti negativi. L’infelicità nasce quando una persona vive in un profondo stato di paura, dolore o tristezza, mentre il nostro compito è mantenere il più possibile la mente chiara e leggera.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 21/12/2021

La completa fiducia nell’Universo e nel Guru

La devozione si rinforza quando si attraversano difficoltà e ostacoli. In questo modo il devoto ha modo di esercitare le sue capacità e talenti e ha l’opportunità di mettere in pratica gli insegnamenti che ha ricevuto dal Maestro, con totale consapevolezza e fiducia.

Ogni progetto spirituale e la sua concretizzazione dipende interamente dalla volontà divina ma anche dalla fede e fiducia che il devoto riesce ad avere indipendentemente dalle condizioni esterne.

A volte le condizioni sembrano completamente sfavorevoli ma colui che resta nella coscienza divina e quindi nella coscienza del proprio Sé riuscirà a portare a termine qualsiasi progetto, sadhana per tutta la durata della sua vita. Il Dharma diventerà un cammino da seguire profondo, consapevole e leggero.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 20/12/2021

Tutto fa parte della vita

Ogni singolo evento della vita, positivo o negativo, fa parte di un flusso naturale che noi non possiamo o non dobbiamo controllare. Quello che invece dobbiamo fare è diventare “allenati” osservatori di questa realtà, partecipare e affrontare attivamente ogni difficoltà con la pace e la gioia.

Sviluppare l’abilità di affrontare le difficoltà con responsabilità è un dovere e la sua mancanza è segno di non-maturazione.

A volte chi intraprende un cammino spirituale ha l’aspettativa di una vita senza problemi. Ma questa è una mal comprensione ed interpretazione della realtà. Chi vive con saggezza sa che la vita è fatta di bene e male ed è consapevole che le difficoltà fanno crescere. Per questo anche i grandi saggi non evitano le difficoltà, anzi se non ci sono le creano. La differenza la fa l’atteggiamento di fronte alle difficoltà e la scelta delle modalità per affrontare ogni situazione, con la pace oppure con agitazione e rabbia.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 19/12/2021

Una coscienza pura cambia la visione sulla vita

Le persone che hanno la coscienza sveglia possono essere stabili, pazienti, resistenti.

Affrontano la situazione con tranquillità.

Comprendono che tutto fa parte della vita.

Con pazienza lasciano passare anche questo.

Agiscono adattandosi con resistenza e senza lamentarsi.

Altrimenti vanno avanti senza vedere le situazioni problematiche.

Seguendo la disciplina Yoga ed Ayurveda un individuo può fare il viaggio della vita con salute e contentezza.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 18/12/2021

Il distacco spirituale

Lo stato spirituale di distacco comporta l’attivazione di un misterioso processo di elevazione interiore, che poi verrà fissato e mantenuto nella dimensione spirituale. Lo stato intenso e profondo di distacco è strettamente connesso all’attivazione del corrispondente centro di forza supremo, sahasrara.

Il distacco è l’opposto dell’attaccamento, o in altre parole, dell’incatenamento e del compiacimento nell’illusione, nell’effimero. Lo stato di distacco rende possibile un fulmineo spostamento nel mondo spirituale e implica la rinuncia alle convinzioni illusorie sulla realtà e la capacità di abbandonarsi nel grande oceano misterioso dello Spirito Supremo di Dio Padre, aprendoci interiormente per poter vivere in modo spirituale, intenso e profondo tutto ciò che ci si presenterà in seguito. Non appena avremo cominciato a vivere in modo plenario e profondo questo stato di distacco, la realtà che conoscevamo fino a quel momento inizierà a trasformarsi come per magia, sotto i nostri occhi, e constateremo così di poter rinunciare facilmente e volontariamente alla limitante visione della realtà che avevamo prima.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 17/12/2021

Lo stato di Ananda

Lo stato di Ananda o Samādhi è la tecnica di concentrazione finale del Raja Yoga che ci porta a diventare un tutt’uno con l’oggetto della nostra meditazione e culmina con lo stato di illuminazione.

Tramite questo approccio alla concentrazione il praticante entra in comunione con ciò che lo circonda, partendo dalle piccole cose fino ad arrivare ad immedesimarsi nell’Universo di cui è parte.

Ciò che differenzia veramente Samādhi dagli altri stadi è l’estraniazione dall’ego: la nostra coscienza, il nostro corpo fisico, ma anche il nostro super Io (o inconscio) sono in realtà una limitazione. Per percepire l’essenza del macrocosmo di cui fai parte, devi imparare a vedere il mondo per quello che è, senza pensare di farne parte.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 16/12/2021

Tutto in uno e uno in tutti

Tutto gli accadimenti hanno un ruolo importante nella nostra vita e ci hanno lasciato solo dei ricordi?

Anche questi ricordi spariranno un giorno.

La vita si muove attraverso di noi, tutto qui.

Siamo sempre isolati, soli, unici…

Ma possiamo essere UNITI.

La pace che arriva quando ci si rende conto che niente è nostro ma tutto fa parte della natura come un fiume, ti rendi conto che non perderai nulla.

Troverai automaticamente la pazienza.

Vedrai un sorriso sul tuo viso che rimarrà nella profondità.

Non c’è bisogno di ricordare la verità. Basta imprimere quella verità nel profondo del tuo cuore. Quel sorriso sarà sempre sul tuo viso.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 15/12/2021

La speranza è rendere disponibile ciò che non è disponibile, mentre il nostro dovere è di apprezzare tutto ciò che è disponibile.

Dopo aver fatto il proprio dovere e seguito con il cuore il nostro Dharma, l’Universo non tarderà a rispondere nel modo più inaspettato possibile. Segui il tuo Dharma, vivi ed apprezza ogni cosa senza aspettative.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 14/12/2021

PASSERÀ ANCHE QUESTO!!!

Ricordiamo che “anche questo passerà”

Guardando indietro alle nostre vite fino ad oggi, possiamo comprendere l’immensa verità di questa frase: “anche questo passerà”.

Sappiamo che le situazioni difficili oppure piacevoli, fallimenti o vincite, malvagità e nemici entreranno nella vita, poi andranno via.

Tutto passerà……..

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 13/12/2021

Non possiamo tornare indietro nel tempo

La vita è una strada a senso unico proprio come un ruscello. Così, non possiamo tornare indietro nella nostra vita. Ma possiamo imparare tanto guardando indietro. Riempiendo il tempo con bei ricordi, andiamo avanti.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 12/12/2021

Niente di cui preoccuparsi

Guarda le cose con il cuore aperto, sicuro di trovare una ragione positiva, che ti metta in tranquillità e pace. Niente di cui preoccuparsi, certo che morirai come tutti gli altri. Non combattere con le parole, sii calmo. Lascia che la tua anima sia in pace senza opinioni.

Aom Namashivaya….

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 11/12/2021

Avrai una vita più felice se supererai molti ostacoli

Gli ostacoli vengono per migliorare la qualità della vita. La vita felice significa che i problemi e le difficoltà vengono superati con la perseveranza e il duro lavoro. Non fuggire, né piangere, né correre perché questi comportamenti ti uccideranno. Vita facile e pigra significa plastica, è come un cadavere.

Aom Namashivaya….

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 10/12/2021

Il futuro è il riflesso di oggi.

Le nostre azioni, pensieri e sentimenti decidono la qualità della vita di domani. Paura, rabbia e tristezza sono auto violenza, mentre il coraggio, la pace e leggerezza sono auto benedizione. La pratica della pazienza, del silenzio, dello Yoga, della meditazione sono discipline divine. Non mancare di applicare queste sacre discipline nella vita quotidiana. Non è mai tardi, comincia oggi, anche poco!

Aom Namashivaya….

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 09/12/2021

Contempla la realtà

Ciò che oggi consideri come difficoltà, potrebbe renderti domani più forte e leggero. Questa è l’esperienza della mia vita. Svegliati e sfida, affronta e lavora, apprezza e rilassa. Niente più difficoltà ma vivrai la qualità della vita e contemplerai la realtà. E proprio quando meno te lo aspetti l’Universo risponderà in modo sorprendente.

Sono cresciuto con durezza e ho vissuto profondamente senza sosta. Aom Namashivaya…

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 08/12/2021

Solo l’amore è la vera via

È difficile, ma impara ad amare tutti senza aspettarti lo stesso. Se sei pieno d’amore non ti aspettare qualcosa in cambio. Trasmetti semplicemente ciò che hai, una volta che sei pienezza ciò che hai non si esaurisce mai. Raccogliamo amore solo amando gli altri, senza aspettative. Puoi amare non facendo del male e non insultando gli altri. Aumenta il tuo sentimento di compassione, gentilezza, generosità, servizio disinteressato verso gli altri. Qualsiasi difficoltà o problema lo affronti con profonda pazienza e grande resistenza. Ora sarai amore e sai solo trasmettere amore.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 07/12/2021

Hasta Pariksha, iniziazione con il tocco

Diksha è una parola indiana che significa semplicemente “benedizione”. Hasta Diksha è infatti una particolare benedizione costituita da una energia intelligente che agisce a livello cellulare stimolando e favorendo una percezione e uno stato di coscienza unitari, di tipo “illuminatorio”.

Noi esseri umani siamo costantemente alla ricerca di Unità: con noi stessi, con gli altri, con la natura, con l’ambiente che ci circonda.

Il Maestro invoca l’energia Diksha sul ricevente esprimendo l’intenzione ed imponendogli le mani sul capo. Questo per la durata di un minuto circa. Abitualmente in una sessione sono presenti svariati Diksha giver e svariati riceventi in contemporanea e ciò rafforza il rito di iniziazione.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 06/12/2021

Il centro cuore

Lo stato di unità in cui uno è stabilito nel Sé è più grande di una grande montagna.

Dobbiamo essere consapevoli del Sé anche quando lavoriamo, non dobbiamo mai dimenticare la nostra vera natura. Non è necessario sedersi per forza per meditare ma bisogna meditare in ogni momento della giornata, indipendentemente dalle attività.

Per potere fare questo si possono utilizzare vari strumenti: concentrarsi su un mantra, portare l’attenzione nel cuore etc.

Bhagavan parlava di un punto preciso chiamato “centro cuore” che è localizzato nella parte destra del petto. Questo centro cuore nella parte destra non è il vero cuore. Il vero cuore non è localizzato da nessuna parte ma è onnipervadente. Quando si trova la sorgente, quello è il vero cuore. L’intero mondo ha una sola sorgente che è il Sé o il cuore. Cerca questa sorgente di illimitata energia.

Se il centro del Sè fosse realmente localizzato nel cuore allora il Sé morirebbe quando il corpo muore.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 05/12/2021

Karma Yoga, un servizio per la crescita dell’aspirante spirituale

I grandi devoti sono sempre pronti per servire il proprio Maestro indipendentemente dalle attività assegnate o momento della giornata. A volte capita che i Maestri chiedano ai propri discepoli di memorizzare dei versi sacri oppure trascrivere libri di grandi saggi o santi.

Una volta copiato viene chiesto all’aspirante spirituale di imparare tutto il libro a memoria e vivere secondo i precetti morali e spirituali studiati.

Si pensa che scrivendo le cose, i concetti si imprimano meglio nella propria mente. Se un testo viene scritto una volta è come leggerlo dieci volte. Bisognerebbe dedicare un pò di tempo tutti i giorni a simili attività per allenare la pazienza e sviluppare l’introspezione e riflessione.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 04/12/2021

Resistenza e pazienza

Bhagavan insegnava che ogni persona doveva migliorare sé stessa piuttosto che trovare difetti negli altri. In termini pratici questo significa che si dovrebbe scoprire la sorgente della propria mente piuttosto che lamentarsi delle menti e delle azioni delle altre persone.

Correggere sé stessi significa correggere il mondo intero. Il Sole semplicemente brilla e non corregge nessuno. Quando risplende l’intero mondo è pieno di luce. Trasformare Sé stessi ha lo scopo di donare luce all’intero mondo.

Per non lamentarsi e criticare bisogna osservare la pazienza e la resistenza. Quando abbiamo una buona resistenza allora anche la pazienza aumenta. Quando hai pazienza non critichi e non analizzi gli altri. Praticando la pazienza si ha la possibilità invece di analizzare Sé stessi.

Quando uno fa continuamente l’indagine sul Sé, “Chi sono io?”, si ha la possibilità di connettere con belle cose. Quando invece analizziamo gli altri usciamo fuori da noi stessi.

Chi ha una pura coscienza non spreca il tempo per analizzare il mondo ma cerca di connettere Sé stesso solo con belle cose, come per esempio la pace.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 03/12/2021

Il Guru a servizio di tutti

A volte il Maestro chiede ai suoi discepoli di non rivelare agli altri il fatto che stanno svolgendo compiti che lui stesso ha assegnato. Questo per mantenersi umili e anche perché in questo modo le difficoltà aumentano. Infatti, il nome “Ashram” significa luogo per superare le difficoltà.

Come conseguenza, può capitare che per alcuni membri dell’ashram, le scelte dei discepoli possano sembrare strane o inappropriate, senza capire che dietro il comportamento del discepolo ci sia il Maestro.

Questa mal comprensione porta, a volte, a discussioni o accuse. che il discepolo dovrebbe evitare il più possibile, aumentando la pazienza e resistenza. Il discepolo non deve avere paura di perdere la propria reputazione e non deve temere il giudizio degli altri. Deve sviluppare l’ubbidienza, la costanza. la stabilità, la devozione.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 02/12/2021

Non cercare la gloria degli uomini

Esistono alcune persone che all’apparenza esprimono durezza, pesantezza, rigidità. Anche nel contesto dell’ Ashram esiste questa tipologia di persone. Tuttavia, a volte, queste persone possono sorprenderci con la loro disponibilità e attenzione.

Il carattere di una persona è segnata dalla famiglia, dalla società, dal ruolo lavorativo che ricoprono. A causa delle loro responsabilità sembrano rigidi. Ma in momenti di difficoltà sono capaci di grande affetto e attenzione, aiutano di buon grado gli altri e sono pronti a servire con devozione.

Per questo motivo non bisogna mai giudicare secondo le apparenze ma mantenere sempre un atteggiamento distaccato da osservatore e accettare gli altri così come sono.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 01/12/2021

I miracoli esistono

Dalla lettura di oggi abbiamo visto che spesso i Maestri compiono azioni incomprensibili per noi esseri comuni. Non solo donano la loro energia ad altri esseri umani come discepoli, aspiranti spirituali, fedeli ma addirittura la donano anche agli edifici oppure il posto dove vivono. Donando la sua energia il Guru benedice le persone oppure i vari progetti spirituali nei quali sono coinvolti loro oppure i loro discepoli.

Queste benedizioni vengono sempre fatte con molto umiltà, senza mettersi in mostra e addirittura all’insaputa degli altri.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 30/11/2021

Porta a termine il tuo dovere

A volte i Maestri ci chiedono di svolgere dei compiti che apparentemente non sono a nostra portata oppure non riguardano i nostri talenti. Tuttavia la cosa più importante non è quella di essere pienamente qualificati per un lavoro ma piuttosto disponibili, aperti e pronti a imparare e metterci in gioco. Il Maestro sa sempre quello di cui noi abbiamo bisogno per la nostra crescita quindi è nostro compito non dubitare e fidarsi pienamente. La fiducia donata dal Guru ci dà la forza fisica e mentale, la volontà e la motivazione per portare a termine qualsiasi compito. Ogni azione compiuta come Dharma, compito sacro, ci aiuta a svolgere qualsiasi azione con consapevolezza, gratitudine, apprezzamento.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 29/11/2021

La malcomprensione nella comunicazione

Nella comunicazione può capitare che ci siano delle malcomprensioni dovute a equivoci oppure ad una scarsa attenzione o disponibilità all’ascolto. Quando si ascolta con consapevolezza, disponibilità e purezza di cuore allora nessun dubbio sorge, inoltre la comunicazione è chiara e c’è una giusta comprensione.

Quando ascoltiamo con attenzione nessuna risposta nasce immediatamente, quando questo accade significa che colui che risponde manifesta il suo ego esprimendo un’opinione senza aver valutato bene i contenuti.

Prima di fare la meditazione(Dyana) pratichiamo l’ascolto(sarvana). Se ascolti il risultato sarà Sarvana samtosha che vuol dire che ti sentirai felice. Quando sei felice sei anche concentrato perché la mente non vaga. Se segui questo processo sarà possibile entrare nello stato di meditazione. Per questo l’ascolto è davvero fondamentale in un cammino spirituale.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 28/11/2021

I fallimenti, motivo di crescita

Capita, a volte, che certe situazioni siano più irritanti di altre . Generalmente la via della pace è la migliore. Tuttavia se le persone con le quali ci confrontiamo non prestano sufficiente attenzione, collaborazione e coinvolgimento è possibile che sia necessaria una presa di attitudine più forte, come per esempio alzare il tono della voce.

La cosa importante è che l’evento sia occasionale e che duri poco tempo. Una volta accaduto è importante non sentire sensi di colpa perché sappiamo bene che il passato non esiste più, quindi un eventuale attaccamento ad esso sarebbe del tutto inutile. Una simile occasione è tuttavia un’opportunità di analizzare se stessi chiedendosi: “Chi è colui che si è arrabbiato?”, “Quali sono i fattori scatenanti e gli schemi mentali che hanno portato a questa reazione?”,

Quasi sempre un fallimento è un’occasione di crescita. È concesso arrabbiarsi ma non essere rabbia. La percezione della realtà e la sua l’analisi sono fondamentale per capire la più importante delle realtà:”IL SÈ”

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 27/11/2021

Fai le cose seguendo il tuo Dharma, vedi in ogni cosa il dovere sacro

Karma Yoga è uno strumento per allenare le qualità della mente elevata. In un Ashram il servizio ha lo scopo di sviluppare le qualità della mente elevata. Infatti, un requisito fondamentale per potere fare karma yoga con purezza è avere raggiunto già una qualità della mente elevata. Quindi all’interno di un Ashram c’è la possibilità di lavorare ma trasformando tutto come una servizio, dando la possibilità alla mente di maturare.

Quando la mente è matura ha la capacità di entrare in meditazione oppure percepire la pratica spirituale in ogni attività della quotidianità.

Quando si ha questo allenamento allora una persona può mantenere lo stato mentale equilibrato e di meditazione anche al di fuori dell’Ashram. Mentre se ci manca questo allenamento allora la persona si farà coinvolgere nelle attività ed energie della vita mondana perdendo la giusta via.

In un Ashram ci sono tante attività da organizzare. Questa organizzazione è uno strumento per sviluppare le qualità della mente elevata. Non si deve cercare il piacere, il desiderio ma bisogna svolgere ogni azione come un rito sacro.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 26/11/2021

Le cose non sono come sembrano

Esistono alcune persone che all’apparenza esprimono durezza, pesantezza, rigidità. Anche nel contesto dell’ Ashram esiste questa tipologia di persone. Tuttavia, a volte, queste persone possono sorprenderci con la loro disponibilità e attenzione.

Il carattere di una persona è segnata dalla famiglia, dalla società, dal ruolo lavorativo che ricoprono. A causa delle loro responsabilità sembrano rigidi. Ma in momenti di difficoltà sono capaci di grande affetto e attenzione, aiutano di buon grado gli altri e sono pronti a servire con devozione.

Per questo motivo non bisogna mai giudicare secondo le apparenze ma mantenere sempre un atteggiamento distaccato da osservatore e accettare gli altri così come sono.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 25/11/2021

La purezza delle intenzioni

Un Maestro sa sempre quando gli allievi hanno pure intenzioni oppure no. Quando un allievo propone un’iniziativa con una conseguente successione di azioni, quello che più interessa al Maestro non è l’azione in se stessa ma la motivazione e l’attitudine durante il suo svolgimento. Un Guru sa sempre riconoscere uno schema mentale e quando esso si manifesta, il Maestro fa di tutto per sgretolarlo attraverso la profonda comprensione nell’anima.

Il Guru riesce a percepire in anticipo la motivazione del ricercatore spirituale, addirittura prima ancora che esso gliene parli e attraverso certi atteggiamenti lo incoraggia oppure gli impedisce persino di parlare.

Quello che per uno studente spirituale può sembrare una buona idea non necessariamente lo è per il Maestro in quanto la capacità di comprensione nella profondità è diversa. La visione ristretta dell’allievo spesso non coincide con la visone ampia del Maestro.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 24/11/2021

Sura Tapas e Asura Tapas

Quando valuti un’azione etichettandola come “giusta” o “sbagliata” stai usando il tuo ego.. La cosa che veramente conta è la motivazione che sta alla base della tua azione e l’atteggiamento che hai durante il suo svolgimento. Lo scopo di un’azione non è il suo risultato.

Per questo è necessario capire che cos’è un’azione. L’azione è la vita stessa. Esistono due tipi di azioni: con movimento e senza movimento(non-dualità). L’azione nella vita ha un movimento mentre l’azione nella non-dualità rappresenta l’illuminazione, lo stato di samadhi.

La migliore azione è quella fatta come sadhana(pratica spirituale). Perché?

Per potere entrare in uno stato di non-azione nell’azione.

Esistono due tipologie di tapas: Sura Tapas e Asura Tapas. Sura tapas vuol dire fare azioni in armonia indipendentemente dal flusso della vita, trasformando positivamente anche gli eventi negativi per evitare di sentire la pesantezza. Se pratichi sura tapas vivi la vita in armonia e percepisci la pace e l’unità ovunque. Per sviluppare questo atteggiamento è necessario svolgere delle azioni senza motivazione come servizio(karma yoga).

Asura tapas significa fare un’azione con ego per raggiungere una propria realizzazione egoistica, con aspettativa.

E’ meglio pensare di avere piuttosto che dare. Quando hai amore automaticamente dai amore, quando hai la pace in modo naturale la doni e così via. Non si può pensare di donare al mondo una cosa che non si ha.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 23/11/2021

Ogni lavoro deve essere fatto come sadhana(pratica spirituale)

Quando non abbiamo la coscienza di svolgere un’attività come una sadhana allora ogni lavoro diventa pesante. Sadhanare significa affrontare le difficoltà della vita con decisione e leggerezza. Se viviamo senza difficoltà. quindi nella comodità, smettiamo di vivere ogni azione come una sadhana.

Il Maestro dà l’opportunità di crescita quindi cerca di sensibilizzare gli aspiranti spirituali. Chi è sensibile raccoglie questa opportunità. Chi invece non è sensibile e ricettivo blocca se stesso.

Importante iniziare a costruire con pazienza mattone dopo mattone. Questo percorso si chiama crescita quindi Sadhana.

Quando piantiamo un seme questo continuamente cresce. Quando non c’è acqua magari il seme soffre ma poi quando piove cresce comunque. Chi ha la sensibilità quindi la coscienza ogni tanto mette dell’acqua.

La spiritualità vuol dire affrontare le difficoltà che richiede un impegno costante.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 22/11/2021

Non impedire al tuo corpo di funzionare in nome della comodità

A volte facciamo di tutto per impedire il normale funzionamento del nostro organismo, sistemi e organi. Nell’ignoranza seguiamo la mondanità e facciamo del male al nostro corpo e mente.

Lavorare duramente, sudare, faticare sono azioni che ci aiutano a restare in salute, mantenere una buona flessibilità delle ossa, elasticità dei muscoli, una buona digestione, una mente pacifica. Ogni tipo di lavoro ci dà dei benefici fisici o mentali. Lavorare all’aria aperta rinforza i muscoli e le ossa. Inoltre migliora la digestione e l’eliminazione delle scorie.

Il lavoro mentale invece migliora la memoria, la capacità di capire, analizzare etc.

Per esempio, lavorando il corpo produce sudore. Se permettiamo al corpo di secernere questa sostanza allora il corpo rimarrà in salute. Sudare liberamente è benefico per il corpo. Non dobbiamo cercare di impedire al nostro corpo di mantenere il suo normale funzionamento.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 20/11/2021

L’esperienza insegna perché l’esperienza è la verità!

Quando svolgiamo un’attività spirituale(karma Yoga) oppure decidiamo di fare un’azione spirituale dobbiamo sviluppare la consapevolezza che non lo stiamo facendo per fare un piacere ad altri ma lo stiamo facendo per bruciare il nostro karma.

In questo i Maestri sono sempre da esempio per i discepoli ed aspiranti spirituali. Infatti loro per primi svolgono i lavori più umili come pulire, lavare, lavorare la terra, cucinare. Queste azioni vengono considerate azioni sacre molto utili per la purificazione.

La santità è collegata con un’anima che vive senza disturbi e in pace, invece il corpo è uguale per tutti. Per questo i Maestri lavorano fianco a fianco degli aspiranti spirituali. Infatti per loro il principio è molto semplice: faccio tutto ciò che trovo da fare dove sto.

Per questo prendere la decisione di impegnarsi in qualsiasi cosa il cammino spirituale ti proponga è molto importante. Se seguiamo la via della Virtù allora troviamo la forza di impegnarsi. Se invece seguiamo la via dei vizi sicuramente troveremo tante scuse per non svolgere i nostri doveri.

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Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 19/11/2021

Il giudizio, impedimento per un aspirante spirituale

Dalla lettura di oggi abbiamo visto che spesso le persone esprimono opinioni su argomenti che non conoscono. Queste opinioni sono quasi sempre sbagliate.

Inoltre, quasi sempre, le situazioni non sono come le percepiamo dall’esterno e solo chi vive in prima persona una situazione può sapere realmente come stanno le cose. Ci sfugge la reale causa delle azioni altrui.

Per questo, per un aspirante spirituale, la discrezione e non esprimere giudizi è di fondamentale importanza. I nostri schemi mentali ci fanno vedere cose che non ci sono, senza renderci conto che dietro ogni persona esiste uno schema mentale differente che va rispettato.

Il rispetto per noi stessi e per gli altri ci impediscono di esprimere giudizi e arrivare a conclusioni affrettate.

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Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 18/11/2021

Il lavoro ci rafforza

Ogni tipo di lavoro ci dà dei benefici fisici o mentali. Lavorare all’aria aperta rinforza i muscoli e le ossa. Inoltre migliora la digestione e l’eliminazione delle scorie.

Il lavoro mentale invece migliora la memoria, la capacità di capire, analizzare etc.

Anche in un Ashram si svolgono tutte queste attività alle quali si aggiungono anche le attività spirituali che migliorano la pazienza, ci aiutano ad avere una visione più ampia ed essere felici.

I veri Maestri sono un esempio anche in questo in quanto sono i primi a lavorare per dare il loro contributo al funzionamento dell’Ashram. Attraverso il loro comportamento ci insegnano l’umiltà, la forza di volontà e la gioia della partecipazione.

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Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 17/11/2021

Quando il desiderio si trasforma in devozione

Pensare e sentire fa parte della natura della mente. Attraverso i sensi percepiamo ed apprezziamo il mondo esterno. Questo crea desiderio, attaccamento e quindi sofferenza.

A volte ci viene spontaneo chiederci: “Se posso apprezzare una montagna perché non posso apprezzare, nel senso di desiderare, un altro essere umano?”

Dietro la sessualità c’è l’amore ma dietro l’amore c’è sempre il dolore. Per esempio quando una persona muore noi esprimiamo il dolore attraverso l’amore e viceversa.

Esiste invece l’amore devozionale che trasforma il dolore e infine lo elimina. Se non c’è più dolore allora anche il desiderio viene cancellato.

Per questo, un aspirante spirituale deve trascendere il legame sensoriale. Quando riusciamo a trascendere i nostri desideri allora ogni volta che vediamo una donna oppure un uomo nasce in noi un sentimento di devozione.

Quando avviene questa trasformazione, ogni volta che guardiamo una donna vediamo nostra madre e ogni volta che guardiamo un uomo vediamo nostro padre. Questa trasformazione ci porterà lontano dal desiderio, dall’attaccamento e dalla sofferenza.

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Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 16/11/2021

Tutte le grandi anime, Mahatma, si forzano per controllare il desiderio

La maggior parte degli aspiranti spirituali hanno un importante obiettivo: controllare ogni forma di desiderio specialmente gli impulsi sessuali.

Qualcuno potrebbe pensare che semplicemente evitando la presenza di persone di sesso opposto il problema sia risolto. Invece la situazione non può essere risolta definitivamente in questo modo.

La soluzione è da cercare all’interno di se stessi e mai all’esterno. Attraverso la Sadhana quotidiana, la purificazione, la guida del Maestro un aspirante spirituale può sviluppare un controllo quasi completo e in alcuni casi cancellare del tutto ogni desiderio.

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 15/11/2021

A volte qualche bugia è necessaria

Generalmente la sincerità è una cosa auspicabile e preferibile. Tuttavia ci sono delle situazioni quando l’omissione della verità è accettabile: quando non si vuole offendere qualcuno, quando ci si trova in pericolo di vita oppure è necessario per potere proseguire il proprio cammino spirituale.

Certamente dire la verità è una qualità che dovremmo coltivare tutti. Dona chiarezza e soprattutto purezza mentale e di cuore. Comunque nel nostro percorso non dobbiamo essere troppo rigidi ma dobbiamo sviluppare anche l’adattabilità, valutare il comportamento in base alle situazioni cercando di creare meno disturbo e tensioni possibili.

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 14/11/2021

Non avere paura di perdere la tua reputazione

A volte il Maestro chiede ai suoi discepoli di non rivelare agli altri il fatto che stanno svolgendo compiti che lui stesso ha assegnato. Questo per mantenersi umili e anche perché in questo modo le difficoltà aumentano. Infatti, il nome “Ashram” significa luogo per superare le difficoltà.

Come conseguenza, può capitare che per alcuni membri dell’ashram, le scelte dei discepoli possano sembrare strane o inappropriate, senza capire che dietro il comportamento del discepolo ci sia il Maestro.

Questa mal comprensione porta, a volte, a discussioni o accuse. che il discepolo dovrebbe evitare il più possibile, aumentando la pazienza e resistenza. Il discepolo non deve avere paura di perdere la propria reputazione e non deve temere il giudizio degli altri. Deve sviluppare l’ubbidienza, la costanza. la stabilità, la devozione.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 13/11/2021

“I cattivi spiriti se ne vanno quando vedono il sacerdote”

Alcuni Guru non desiderano speciali attenzioni e segni particolari di rispetto o sottomissione. Pensano che la devozione non si esprime necessariamente in modo formale. Inoltre sanno che l’accettazione di queste manifestazioni fa crescere ulteriormente l’ego dei discepoli e non incoraggiano questi comportamenti.

Solo quando l’umiltà si fa posto nel cuore del discepolo solo allora sarà possibile una vera trasformazione.

Un vecchio proverbio tamil dice:“I cattivi spiriti se ne vanno quando vedono il sacerdote”

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 09/10/2021

L’indagine sul Sé

Qual’è il sentiero più veloce per la realizzazione del Sé?
Bhagavan diceva che l’indagine sul Sé è la via più veloce per la realizzazione del Sé.
Come possono le persone semplici proseguire nell’indagine sul Sé?
Bhagavan consigliava in questo caso la ripetizione (di solito di alcuni testi sacri o mantra) anche se i devoti non ne capivano il significato.
Prima bisogna analizzare il Sé e poi realizzare il Sé.  Quando si fa l’analisi del Sé bisogna iniziare dalla domanda “Chi sono io?”
A volte ci identifichiamo con qualità positive oppure negative: “sono buono”, “sono cattivo”, “sono bello ” , sono brutto, “sono dottore”, “sono avvocato”.  Questo è Maya, il modo illusorio, con il quale ci identifichiamo. Queste qualità sono impermanenti.
L’indagine sul Sé invece ci allontana da questo mondo illusorio. Quando si comprende cosa noi non siamo allora inizia il processo del distacco.
Resta ancora trovare la risposta alla domanda “Chi sono io?”
Quando per esempio ammiriamo la perfezione di una statua, la perfezione della natura c’è un preciso istante quando il tempo e spazio si fermano. Quando si sperimenta il massimo apprezzamento e contemplazione si riesce sperimentare uno stato di purezza unico. Questo stato ci permette di disconnettere tutto il resto. Quando ci distacchiamo dalla realtà esterna riusciamo ad apprezzare il nostro Sé che resta in pace dove non ci sono più qualità ed identificazioni.
Devo arrivare al punto dove io mi identifico con la pace: “Io sono la pace”
Per disconnettere bisogna avere una coscienza pura ed essere sempre in allerta.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
 Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 08/10/2021
Il dovere e la devozione
Dalla lettura di oggi abbiamo visto che prendersi cura dei genitori è il dovere di un figlio.
Bhagavan insegna al suo discepolo di mettere al primo posto il dovere. Il dovere è da seguire mentre la devozione si può sviluppare per la propria crescita. Svolgere il proprio dovere mette in armonia ed equilibrio l’universo. Inoltre protegge il corretto funzionamento dell’universo.
La devozione è un modo per esprimere i propri sentimenti in una certa direzione.
Se il devoto dimostra un bruciante amore per il suo Maestro, questo è costretto a fare qualunque cosa il devoto chieda. Quando si consegue l’amore estatico si è trovata la porta per legare Dio.
Quindi la devozione non segue la ragione ma il cuore. Il ragionamento interviene in situazioni intellettuali, superficiali. Invece la devozione rimane nel profondo, nel cuore.
La devozione non vede la dualità, il bene o il male, il giusto o il sbagliato. La devozione nasce nel cuore. L’intelletto è come un’onda che oscilla mentre il cuore è stabile. Si dice che la devozione è il migliore dei sentimenti.
La differenza tra devozione e fanatismo è che il secondo ha origine nella testa mentre il primo che nasce nel cuore.
Qual è la differenza tra l’amore e la devozione?
L’amore è collegato con il concetto di “avere” invece la devozione è collegato con il concetto di “dare”. Non si può avere devozione verso se stessi ma solo verso un oggetto esterno, verso gli altri. Per questo si pensa che la devozione sia un sentimento più elevato dell’amore.
 Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
 Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 24/09/2021
L’amore e la devozione
Se il devoto dimostra un bruciante amore per il suo Maestro, questo è costretto a fare qualunque cosa il devoto chieda. Quando si consegue l’amore estatico si è trovata la porta per legare Dio.
Quindi la devozione non segue la ragione ma il cuore. Il ragionamento interviene in situazioni intellettuali, superficiali. Invece la devozione rimane nel profondo, nel cuore.
La devozione non vede la dualità, il bene o il male, il giusto o il sbagliato. La devozione nasce nel cuore. L’intelletto è come un’onda che oscilla mentre il cuore è stabile. Si dice che la devozione è il migliore dei sentimenti.
La differenza tra devozione e fanatismo è che il secondo ha origine nella testa mentre il primo che nasce nel cuore.
Qual è la differenza tra l’amore e la devozione?
L’amore è collegato con il concetto di “avere” invece la devozione è collegato con il concetto di “dare”. Non si può avere devozione verso se stessi ma solo verso un oggetto esterno, verso gli altri. Per questo si pensa che la devozione sia un sentimento più elevato dell’amore.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 23/09/2021
Arunachala- la montagna medicina
A volte Bhagavan chiamava Arunachala la montagna della medicina. Per tutte le malattie del corpo e della mente la Giri Pradakshina è una buona medicina, infatti prescriveva la Giri Pradakshina a tutti quei saddhu che passavano troppo tempo in meditazione dicendo loro che questo era un buon metodo per mantenere la mente in sattva guna. La grandezza di questa montagna è stata descritta da differenti persone in diversi modi. Nei Purana, antiche scritture c’è scritto che all’interno di questa montagna c’è una caverna all’interno della quale vivono molti siddha, esseri perfetti. Il Guru Namah Sivaya ha cantato della grandezza di questa collina. In un verso c’è scritto che la montagna chiama a sé coloro che praticano intensamente jnana tapas. Questo luogo sacro è la dimora di gente pura e devoti.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 22/09/2021
Come relazionarsi ai beni materiali
Nella lettura di oggi abbiamo visto come Bhagavan incoraggia i suoi discepoli a prestare sempre la massima attenzione. Questo includeva anche fare attenzione alla struttura dell’Ashram e i suoi beni, non con uno scopo egoistico quindi con attaccamento. Bhagavan diceva che non bisogna nemmeno essere uno stimolo per un ladro, certe situazioni possono essere evitate se noi prestiamo attenzione ai nostri doveri e alle nostre cose.
Alcune cose sono per la nostra primaria utilità ed è per questo che bisogna salvaguardarle e proteggerle.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 21/09/2021
Ulladu Narpadu
Ulladu Narpadu di Ramana Maharshi contiene le indicazioni per la realizzazione del Sé. Dato che l’opera fu scritta in Tamil, Bhagavan sceglieva pochi prediletti per spiegarla durante lezioni private. La versione in Sanscrito e inglese si trova sotto il nome di “Rivelazione”.
Il nome Ulladul Narpadum vuol dire l’esistenza del bene. Dietro ogni poema spirituale c’è un messaggio sull’esistenza del bene. Per questo la flessibilità, l’adattabilità sono la chiave di lettura di una crescita spirituale.
La flessibilità verso il mondo è necessaria mentre verso noi stessi dobbiamo applicare la disciplina e la stabilità.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 20/09/2021
Shiva Lingam
Bhagava spesso parlava della grandezza di Arunachala. Questa montagna veniva considerata un Shiva Lingam.
La parola Lingam è formata di 2 parole: lin(unione) e gam(colui che forma). Significa anche Dio, atman, Shiva etc. Il lingam segue il principio dell’ asse(il centro come la montagna) e del cerchio(che simboleggia prakurti,maya)
Bhagava diceva che Arunachala non esisteva veramente sulla terra ma vi stavano attaccati tutti gli elementi celesti. Il nome della creazione ma anche della distruzione è lingam.
L’asse in mezzo al lingam rappresenta il vuoto, lo spazio. Tutti questi elementi creano L’UNITÀ NELL’UNO.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 19/09/2021
Tapas
Arunachala significa la montagna dove il sole nasce, dove c’è il fuoco.  In questo contesto “fuoco” vuol dire “tapas”, quindi superare le austerità. La vita spirituale stessa viene chiamata anche “tapas”.
In questa montagna vivono molti sidas(rishi, santi, saggi etc) che conducono una vita spirituale incentrata sui tapas.
Anche nella Ramayana si parla di Arunachala. Nello scontro finale quando l’esercito di Rama fu sconfitto, Rama e tutti i suoi devoti si addormentarono quasi nella morte. Allora Hanuman, il figlio del vento Vayu, decise di partire e raccogliere la pianta sacra Sanjeevani che cresce nell’Himalaya, per risvegliare Rama, Lakshmana e i loro eserciti. Siccome non aveva la capacità di distinguere quale fosse la pianta, Hanuman, Dio scimmia, decise di portare con sé l’intera montagna dove questa pianta cresceva. Nel suo viaggio un pezzo di questa montagna cadde ad Arunachala, diventando così luogo sacro. Questo è il racconto mitologico che spiega la sacralità di questa montagna.
Ci sono varie tipologie di tapas: cantare i mantra, dire le preghiere, karma yoga, sadhana etc. Lo scopo è quello di raggiungere il distacco, vivere una vita nel distacco senza Ego e aspettative. Questa disciplina del Sé viene chiamata jnana tapas.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 18/09/2021
La non-dualità
“O figlio,
Sperimenta sempre la non-dualità, Advaita, nel cuore. Non mettere la non-dualità in azione in alcun momento. La non-dualità è idonea a essere espressa nei tre mondi ma sappi che non è idonea ad essere espressa con il Guru.”- Ulladu Narpadu, Ramana Maharshi
La dualità vuol dire la vita mondana, con qualità(bene/male, bello/brutto etc). Si chiama dualità oppure molteplicità.
La non-dualità vuol dire l’annullamento della dualità e la percezione sole dell’Unità, l’UNO dove il positivo e il negativo non esistono.
Durante karma yoga devo svolgere un’azione senza aspettative, ego e senza attaccamento. Questa non-dualità deve essere sperimentata a vari livelli: fisico, mentale, energetico, sensi, anima. Alla fine tutto deve diventare UNO con piena concentrazione, coscienza e consapevolmente. Con una buona concentrazione poi distacchiamo tutto.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 17/09/2021
La ricerca del Sé
“Guarda, figlio mio!Colui che ha dimenticato la sua vera natura nasce e muore alternativamente, continuando a girare nell’incessante ruota del tempo, come una piuma afferrata in un turbine di vento, fino a che realizza la vera natura del Sé. Se giunge a vedere il sé individuale e il suo substrato, il Sé, allora diventa il Substrato stesso, Brahman, e sfugge alla rinascita. Nel conoscere te stesso non avrai alcun danno. Poichè me l’hai chiesto, ti ho esposto tutto ciò.
L’Advaita(non-dualità) non dovrebbe essere praticata nelle attività ordinarie. E’ sufficiente che non ci sia differenziazione nella mente. Se uno nella mente è pieno di pensieri discriminanti, non dovrebbe pretendere che all’esterno tutto sia UNO.”- dal Kaivalya Navanitam
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 16/09/2021
Due montagne non si incontrano
Durante la lettura di oggi abbiamo visto che Mahatma Gandhi durante uno dei suoi viaggi ad Arunachala non ha fatto visita a Bhagavan e la spiegazione di Bhagavan è davvero sorprendente: quando due fiamme si incontrano possono diventare “UNO”.
Il nome “Mahatma” significa grande anima ma allo stesso momento anche Bhagavan era considerato un grande santo e saggio. Erano due grandi energie di quel tempo ma ognuno aveva il suo posto. Bhagavan era considerato una figura spirituale molto importante mentre Gandhi ricopriva un ruolo spirituale ma anche politico e difensore dei diritti umani.
Queste due importanti figure della storia avevano ognuno il suo posto e ruolo e non era dato loro incontrarsi in quanto si temeva che incontrandosi sarebbero entrati in Samadhi(stato di illuminazione).
Durante lo stesso periodo storico altre grandi figure spirituali operavano nel mondo come Shivananda, Vivekananda, Sri Aurobindo etc tuttavia queste figure non si incontrarono mai per le stesse ragioni.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 15/09/2021
La grandezza del Guru
I maestri nella loro grande misericordia e compassione vedono sempre negli errori dei loro discepoli delle opportunità di crescita. Proprio come un padre accoglie il proprio figlio nonostante gli sbagli e gli errori, allo stesso un Guru va oltre il male che esiste in ciascuno di noi.
Infatti le scelte dei Maestri di fronte agli sbagli dei discepoli sono a volte per noi incomprensibili. Invece di dare delle punizioni, scelgono molte volte di dare maggiori responsabilità, più vicino al Guru, in modo che il discepolo possa capire da solo i suoi errori, pentirsi e decidere di cambiare. Il Guru non vede nell’azione sbagliata del discepolo un errore, ma lo considera un fatto normale della vita che porta la crescita.
Ciò che fa veramente la differenza è il pentimento che uno sente dentro di sé. In ogni caso il Maestro non dà mai un giudizio e neanche giudica le vite altrui con criticismo ma semplicemente prende atto dei fatti della vita di ognuno e cerca di offrire una via d’uscita verso la verità.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 14/09/2021
L’ubbidienza, il legame del cuore con il Guru
A volte il metodo di insegnamento del Guru è incomprensibile per quelli che guardano dall’esterno. Negli Ashram accadono episodi nella quotidianità che un Maestro deve gestire con saggezza. Di solito il Guru non affronta direttamente il problema ma trova il modo per farlo capire agli aspiranti spirituali. Questo insegnamento ha lo scopo di toccare le loro anime trasformandole.
Quando è necessario il Guru si arrabbia ma dobbiamo capire che lo fa solo come metodo per insegnarci qualcosa e mai nel profondo. Un Maestro mantiene sempre la sua pace interiore, il suo equilibrio.
La cosa che crea più “irritazione” in un Maestro è la disobbedienza, simbolo di grande Ego, mal comprensione e pensiero superficiale. Un Guru ha sempre una visione ampia e ciò che a noi sembra incomprensibile è perché abbiamo una visione limitata. Noi abbiamo il nostro posto, il nostro ruolo ma un Guru deve pensare a moltissime cose: il funzionamento della cucina dell’Ashram e l’alimentazione, l’insegnamento e le lezioni, i discepoli e i loro ruolo, le nuove costruzioni etc. Per questo la visione ampia del Maestro, che deve far funzionare tutte queste cose, è molte volte per noi incomprensibile. L’unica soluzione valida è di usare il cuore, obbedendo con devozione, ed eliminare il pensiero e la visione superficiale che ci porta nel mondo dell’illusione.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 13/09/2021
L’umiltà, la qualità dell’anima
Molte volte nell’Ashram si presentano varie figure professionali, tra questi anche molti medici. Quando un Guru vede nel aspirante del potenziale può decidere di dargli una mano per velocizzare il processo di crescita. Purtroppo a volte capita che le figure come quella di un medico abbia una formazione intellettuale che porta ad una struttura mentale scientifica.. Di conseguenza l’attendente non riesce a cogliere con il cuore l’opportunità che gli viene data.
In questo caso l’intelletto andrebbe lasciato da parte, senza pensare a cosa sia giusto o meno, con umiltà. Chi vive un’esperienza simile deve viverla con umiltà per potere accettare anche le critiche, le eventuali lamentele e gli insegnamenti spirituali.
In alcune circostanze i Maestri fanno vedere alcune emozioni ma senza una vera riflessione interna, quindi mantengono sempre la pace dell’anima e l’equilibrio interiore.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 12/09/2021
La meditazione
Di solito si pensa che la meditazione sia disconnessa dal lavoro, karma yoga. Invece durante il servizio si può fare la meditazione. Quando uno riesce a concentrarsi allora il lavoro diventa meditazione. Quando vivi senza disturbi stai meditando. Quando vivi con molti disturbi la pace non c’è, quindi fai fatica a  meditare.
A volte si ha paura di dire la verità perchè si hanno delle aspettative. Quando abbiamo delle aspettative è molto facile essere disturbati, tristi, arrabbiati e predisposti a dire le bugie.
Quando siamo disturbati di solito non agiamo ma reagiamo. Per reagire senza disturbo abbiamo bisogno di due qualità: pazienza e resistenza.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 11/09/2021
L’illuminazione
Un illuminato è una persona che non sente disturbo a causa dell’illusione. Quando viviamo nella profonda pace, là non c’è la vita mondana, quindi non c’è dualità. Per questa ragione per la persona illuminata è facile mantenere il proprio sorriso che viene dal profondo dell’anima.
Comunque sia, il fatto che una persona sia o non sia illuminata, non deve essere una preoccupazione dell’aspirante spirituale. Tutti abbiamo la potenzialità dell’illuminazione, tutte le stelle brillano ma qualcuna più delle altre. Quando la nostra attenzione non va più verso le stelle ma verso il vuoto che abbraccia le stelle allora ci si trova in uno stato illuminato. Le stelle rappresentano le qualità della vita. Se connettiamo con le qualità della vita allora perdiamo il vuoto della vita quindi ci allontaniamo dall’illuminazione.  Se non connettiamo con le qualità entriamo nel vuoto con concentrazione. In questo modo l’illuminazione può accadere un secondo, un minuto oppure una vita.
Nella cultura vedica l’illuminazione viene chiamata Mukti che vuol dire libertà, disconnessione dalle qualità.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 10/09/2021
Ognuno ha il suo Dharma e la propria natura
Una zanzara, una tigre, un uomo, ognuno ha la sua natura e il suo scopo nell’universo.
Il cervello e le scorie del corpo, fanno parte entrambe del corpo, ma ognuno ha il suo scopo.
Per esempio le zanzare rappresentano il principale cibo per i pipistrelli e alcuni uccelli.
Come abbiamo visto dalla lettura di oggi non è importante cosa fai ma il modo nel quale lo fai: sattva, tamasa,  rajasa(doveri, bisogni o desideri). Ci sono varie sfaccettature, puoi uccidere una zanzara per dovere, per bisogno oppure per divertimento. Per questo la stessa azione assume una valenza diversa.
Dobbiamo concentrarci su quello che noi facciamo e non su quello che fanno gli altri. È importante “Come fai le cose?”, “Come pensi?” “Come senti?”
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 09/09/2021
Tutto è già stabilito!
Come abbiamo visto dalla lettura di oggi, involontariamente(senza utilizzare la coscienza) ci può capitare di uccidere degli animali o insetti. Se il sole sorge e tramonta ogni giorno questo è già stabilito come parte dell’universo.
In ogni processo per potere salvare un cosa bisogna annullare un’altra. Per salvare l’universo a volte è necessario annullare la terra. Per salvare la terra può essere necessario annullare un paese. Per salvare un paese  può essere necessario annullare una famiglia. E così all’infinito.
Questo sistema viene applicato tutti i giorni nel nostro corpo: migliaia di cellule muoiono ogni giorno per salvare il nostro corpo,  a volte è necessario rinunciare ad un braccio, gamba per salvare la vita.
In alcune religioni viene chiesto di non uccidere nemmeno i più piccoli insetti. Per questo usano metodi piuttosto strani e rigidi. Il principio Ahimsa è giusto ma sfugge il funzionamento dell’insieme e si dà tanta attenzione al piccolo dettaglio.  Il bene fa parte della vita ma anche il male lo è.  Se si fa una cattiva azione senza coscienza, quindi inconsapevolmente,  il peccato è decisamente minore.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 08/09/2021
Ogni essere è importante
Dalla lettura di oggi abbiamo visto che Bhagavan si preoccupava sempre se gli animali dell’ashram o delle vicinanze venivano maltrattati.
Quando un animale oppure un uccello veniva ferito Bhagavan ordinava che venisse curato dai suoi discepoli e quasi sempre lui stesso curava amorevolmente questi esseri contribuendo ad una più rapida guarigione.
Inoltre Bhagavan nutriva tutti gli animali dell’ashram circa un ora dopo il pranzo, un orario quando quasi tutti i devoti dormivano.
Persino gli animali selvatici come scoiattoli venivano nella sala da pranzo per essere nutriti da Bhagavan.
Le scimmie, piuttosto aggresive, ricevevano il loro cibo all’esterno.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 07/09/202
Guardare il mondo con gli occhi del cuore
Dalla lettura di oggi abbiamo visto come nel Ramana Ashram arrivavano spesso animali selvatici oppure uccelli per ricevere il Dharshan di Bhagavan.
Lo scopo di questi racconti è quello di dimostrarci il rapporto che si deve avere con gli animali,  la capacità di osservare e interagire con il nostro interno per poi potere interagire con l’esterno.
Se siamo disposti a guardare con gli occhi del cuore, ogni incontro e accadimento della vita, allora siamo pronti ad ascoltare e comprendere, raggiungendo la consapevolezze. Se non siamo disposti ad ascoltare le turbolenze continueranno a nascere.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 06/09/2021
Vivere in contatto con gli animali aumenta la nostra compassione e tenerezza
In questo rapporto si usa poco l’intelletto ma tantissimo il cuore.
Anche gli ashram solitamente allevano animali,  soprattutto quelli portati dai devoti: mucche, capre, cani, gatti etc.
Devono essere trattati con amore e rispetto ma tenendo conto della loro natura e senza dimenticare che non devono essere trattati come esseri umani.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 05/09/2021
Namaste
Dalla lettura di oggi abbiamo visto che se una persona non riesce gestire se stessa in solitudine allora non riesce neanche gestire se stessa in gruppo.
Molte volte il Maestro dà la possibilità a qualche discepolo con il karma pesante stargli molto vicino in modo che il karma diminuisca più in fretta.
Per riuscire ad avere una vita felice e pacifica dobbiamo vedere noi stessi negli altri e viceversa. Per questo nella cultura vedica si saluta con la parola “Namaste” che vuol dire “io non ci sono,  ci sei solo tu ed io saluto la divinità che c’è in te”
La spiritualità vuol dire stare in se stessi e seguire se stessi.
La maggior parte delle persone ha un karma pesante ma attraverso la forza di volontà questa “eredità ” può essere alleggerita o addirittura rimossa.
Molti pensano che solo attraverso la meditazione si può stare in se stessi.  Ma questo non è vero!
Prima di potere meditare veramente è necessaria una preparazione: asana,  pranayama, yama-nyama, pratyahara, dyana, dharana etc
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 03/09/2021
Preghiera Universale
O Signore! Vorrei vivere in maniera armoniosa con il mondo e attraverso l’azione purificare la mia mente. A volte sono insicuro ed agitato. Sono confuso. Non so cosa fare. Non mi è chiaro cos’è giusto e cos’è sbagliato. Non conosco bene la via della virtù. Non riesco a non cedere ai vizi. Non sono abituato ad ascoltare la chiara voce interiore. Tu mi hai dato una mente particolare con abitudini particolari. Questo mondo è pieno di contraddizioni apparenti, paradossi, confusione, problemi e difficoltà. Questo mondo è strano e pieno di tentazioni.Io non ho la forza di resistere alle tentazioni, alle opinioni altrui, al criticismo, alle oppressioni e agli assalti violenti. Non sono capace di compiacere qualcuno sino in fondo. Sebbene io rimanga quieto e non interferisca con nessuno, i nemici saltano fuori. O dolce Amato!Dammi la forza di controllare i sensi agitati e turbolenti e la mente che vaga continuamente. Stammi sempre vicino e guidami in ogni mia azione. Concedimi buoni pensieri. Dammi purezza mentale. Concedimi una mente calma, pura e bilanciata. O Signore, dammi luce, conoscenza e purezza. Aom. Aom
Preghiera scritta da Swami Sivananda, La pratica del Karma Yoga
(Preghiera inserita nel libro Mantra di Swami Joythimayananda pag 9)
Ognuno ha la sua libertà e confine. Se c’è purezza non abbiamo la necessità di compiacere gli altri. Il nostro unico scopo diventa la purificazione, il mio compito e dovere è di purificare me stesso. Per fare questo abbiamo bisogno di qualche conoscenza attraverso varie informazioni.
Volere accontentare gli altri e realizzare i nostri piaceri e quelli degli altri fa parte dell’illusione, cioè Maya. Per questo bisogna impegnarsi con coscienza per percepire questa qualità. Questa conoscenza bisogna applicarla nella vita quotidiana.
Prima bisogna cambiare se stessi, poi bisogna imparare a comunicare con il mondo e alla fine come distaccarsi da tutto per raggiungere una mente calma e la pace. Per calmare la mente bisogna seguire la via della riduzione.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 02/09/2021
La reincarnazione dei devoti
Il Grande Guru Bhagavan dimostrava la stessa compassione per gli uomini e per gli animali. Spesso dava la stessa possibilità di illuminarsi ai devoti e alla sua mucca Lakshmi oppure altri animali.
Infatti protestava in modo sottile contro il maltrattamento di Laksmi, il cane oppure il daino. Dava il suo darshan a Laksmi che veniva sempre correndo verso Bhagavan, incurante degli altri devoti, cercando sempre le sue carezze e benedizioni.
Quello che colpisce è che Bhagavan faceva costruire le tombe dei suoi cari defunti(Samadhi) all’interno dell’Ashram dove non mancavano le tombe dei suoi cari animali.
Si pensava che Lakshmi fosse una reincarnazione di una devota che per anni aveva preparato da mangiare a Bhagavan. Inoltre i devoti erano sicuri che il pavone dell’ashram fosse una reincarnazione di uno dei primi discepoli di Bhagavan. Bhagavan non negava ma  neanche confermava questi sospetti.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 01/09/2021
Come disconnettere l’esterno
Chiudere gli occhi, non guardare, non sentire è una soluzione. I problemi nella vita sorgono inevitabilmente ma sta a noi cercare il modo giusto per reagire. Molte volte sentiamo e vediamo in modo errato non solo gli altri ma anche noi stessi. Quando guardi solo all’interno di te stesso allora non sentirai ne vedrai ciò che fanno gli altri, disconnetti l’esterno.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 31/08/2021
Il trasferimento della mente nel cuore
Nel Satsang di oggi Annamalai Swami continua a raccontare i miracoli compiuti da Bhagavan. Nello specifico racconta la storia di un uomo moribondo chiamato Sataya Narayana.  Bhagavan provò a fare con lui ciò che aveva fatto anche con il daino nel momento della morte: aveva messo una mano sulla testa e una mano sul cuore cercando di portare tutta l’energia della testa verso il cuore con una finale purificazione e possibilità di liberazione(moksha).

Quando Bhagavan fece questo, l’uomo si tranquillizzò, chiuse gli occhi ma dopo una mezz’ora aprì gli occhi,  sorrise e si era allungò a toccare le sue due sorelle.

Questo fatto fece capire a Bhagavan che l’uomo non aveva raggiunto la sua liberazione ma aveva permesso alla sua mente di tornare e attaccarsi ancora alla realtà illusoria. Le sue abitudini mentali erano tornate a galla. Il pensiero “IO” era sfuggito attraverso gli occhi, nel momento della morte e aveva preso un’altra nascita.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 30/08/2021

Il dono dell’illuminazione

Nella lettura di oggi abbiamo visto l’amore sconfinato di Bhagavan per ogni essere, incluso gli animali. Ci viene svelato questo suo metodo di dare le stesse possibilità d’illuminazione agli uomini e agli animali. Nel momento della morte metteva una mano sulla testa e l’altra sul cuore della persona o dell’animale per trasformare l’energia della testa nell’energia del cuore in modo definitivo. La testa è la sede dell’ego mentre il cuore è la sede dell’anima pura.
L’ego deve essere trasformato, purificato in saggezza pura ed energia divina. L’intelletto inferiore chiamato Buddhi deve essere trasformato in intelletto superiore, Mahat.

Bhagavan aveva provato questa tecnica nel momento della morte di sua mamma, della sua mucca Lakshmi e nella lettura di oggi con un piccolo daino. Un dono fatto con saggezza e con la consapevolezza che tutti gli esseri devono avere le stessa potenzialità di illuminarsi, senza differenze né divisioni.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 29/08/2021

La comunità degli Ashram

Migliaia di persone vengono a visitare gli Ashram in India. Alcuni sono devoti ma altri sono semplicemente visitatori. Ed è regola degli ashram preparare da mangiare a tutte le persone, come un servizio.

Negli Ashram vivono varie figure che contribuiscono tutti i giorni al suo funzionamento. Alcuni sono paradesi Sannyasi. La parola sanscrita “Sannyasin” significa colui che ha rinunciato alla vita mondana per quella monastica.

Il Guru ha dei riti da eseguire nei vari momenti della giornata ed è quasi in continuazione in contatto con i devoti e persone a volte indisciplinate.

Durante le festività arrivavano un grande numero di folle a ricevere il Darshan(benedizione) del Guru.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 28/08/2021

Le scelte indiscutibili di un Guru

Dalla lettura di oggi abbiamo visto la storia di un devoto molto umile che svolgeva tantissimi lavori molto duri. Il devoto accettava sempre qualsiasi lavoro gli venisse assegnato dalle donne che gestivano la cucina dell’ashram ma a lungo andare la sua salute si indeboli.

In un giorno il devoto decise di parlarne con Annamalai Swami che a sua volta ne parlò con Bhagavan. Sorprende molto l’atteggiamento di Bhagavan che decise di non intervenire e continuare a lasciare questo devoto a svolgere queste mansioni difficili, considerando probabilmente che fosse un buon metodo per lui di pulire il suo karma.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 27/08/2021

 

La finta devozione

Nella lettura di oggi abbiamo letto la storia di un devoto che lavorava duramente nelle cucine di Ramana Ashram. Dopo un po di tempo decide di lamentarsi con Annamalai Swami chiedendogli di parlarne con Bhagavan.

Tendenzialmente i Guru scoraggiano chiunque si lamenti, infatti anche Bhagavan ha dimostrato come a volte facciamo karma Yoga per il nostro Ego e non con il cuore puro. Le lamentele a volte hanno l’unico scopo di far notare quanto stiamo lavorando oppure quanto siamo stati bravi.

La devozione nasce dalla purezza e il fanatismo nasce dall’ego. Se un devoto agisce con il cuore puro allora lui non vedrà mai il male e neanche il dolore. Karma yoga è un atto di devozione verso Dio e verso se stessi.

L’ultima cosa che si dovrebbe fare quando si pratica karma Yoga è proprio quella di lamentarsi oppure mettersi in mostra.

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Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 26/08/2021

Ognuno ha il suo ruolo da rispettare nella vita

I sacerdoti rappresentano una vera e propria casta. Hanno compiti precisi e specifici che nessun altro può svolgere. Le loro principali attribuzioni riguardano le cerimonie, i riti, lo svolgimento della puja tutti i giorni. Tuttavia rientra nei loro compiti anche preparare da mangiare per i devoti che arrivano in pellegrinaggio.

Sono chiamati anche bramini, il loro dharma è servire Dio, lavorare nei templi, trasmettere la verità, la pace e l’insegnamento, il loro scopo è la purificazione ad ogni livello.

In Ashram o nei templi la purificazione avviene soprattutto attraverso il lavori, di ogni genere, quindi attraverso l’azione.

Solitamente ogni casta sacerdotale ha i suoi compiti precisi e le altre caste cercano di non interferire in nessun modo con il loro operato. Anche la preparazione di alcuni cibi sacri spetta ai Bramini ed è vietato a quelli che appartengono ad altre caste cucinare i cibi sacri.

Tuttavia abbiamo visto nella lettura di oggi che ci sono alcune occasioni particolari quando per questioni di necessità si fanno delle eccezioni. Come dice il detto “facciamo di necessità virtù”, quindi l’adattamento è, ancora una volta, una qualità indispensabile per un devoti.

Fatto da sottolineare nella lettura di oggi è che il rispetto verso tutte le forme della vita, le persone ci spingono a volte ad agire ma cercando anche di rispettare i sentimenti altrui, le tradizioni e le regole di classe.

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 25/08/2021

PREGHIERA UNIVERSALE

O Signore! Vorrei vivere in maniera armoniosa con il mondo e attraverso l’azione purificare la mia mente. A volte sono insicuro ed agitato. Sono confuso. Non so cosa fare. Non mi è chiaro cos’è giusto e cos’è sbagliato. Non conosco bene la via della virtù. Non riesco a non cedere ai vizi. Non sono abituato ad ascoltare la chiara voce interiore. Tu mi hai dato una mente particolare con abitudini particolari. Questo mondo è pieno di contraddizioni apparenti, paradossi, confusione, problemi e difficoltà. Questo mondo è strano e pieno di tentazioni.Io non ho la forza di resistere alle tentazioni, alle opinioni altrui, al criticismo, alle oppressioni e agli assalti violenti. Non sono capace di compiacere qualcuno sino in fondo. Sebbene io rimanga quieto e non interferisca con nessuno, i nemici saltano fuori. O dolce Amato!Dammi la forza di controllare i sensi agitati e turbolenti e la mente che vaga continuamente. Stammi sempre vicino e guidami in ogni mia azione. Concedimi buoni pensieri. Dammi purezza mentale. Concedimi una mente calma, pura e bilanciata. O Signore, dammi luce, conoscenza e purezza. Aom. Aom

Preghiera scritta da Swami Sivananda, La pratica del Karma Yoga
(Preghiera inserita nel libro Mantra di Swami Joythimayananda pag 9)

Camminiamo insieme verso la Verità!

Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 24/08/2021

La devozione

Negli Ashram in India molti devoti portano del cibo per il Guru e i suoi seguaci. Questo viene considerato come un’opportunità per esprimere la devozione. Nelle letture che abbiamo fatto negli ultimi mesi abbiamo visto che Annamalai Swami racconta soprattutto due fatti importanti: da una parte le varie costruzioni nell’Ashram e dall’altra le questioni legate al cibo quindi segue le due principali attività della vita cioè lavoro e nutrizione.

Il riposo invece viene contemplato come partecipazione al Satsang, stare insieme al Guru e devoti per parlare di questioni spirituali.

Bhagavan parlava sempre dell’Unione, Tutto in Uno e Uno in tutti. Anche nella preghiera Padre Nostro si parla dell’Unità, infatti viene detto “come in cielo così in terra”. Tutte le caratteristiche di un individuo le troviamo nell’universo intero e viceversa.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 23/08/2021

La forza dell’esempio
Bhagavan era disposto a passare varie ore nella cucina per controllare la qualità del cibo. Non amava i piatti elaborati e troppo consistenti. Era del tutto soddisfatto con un piatto di riso e verdure. Una donna del Kerala era abituata a preparare molti piatti per l’Ashram. Una volta venne in Ashram e cucinò per molto tempo. Bhagavan le permise di servire ciò che aveva cucinato sulla sua foglia di banano. Dopo avere mangiato le disse:”Hai dovuto spendere molto tempo per preparare questo cibo e per raccogliere le verdure. Una sola verdura è sufficiente per tenere pulito l’intestino ed evitare la costipazione. Perchè fare tutto questo?

Poi c’è un altro problema. Se prepari 32 piatti la mente continuerà a pensare: “Mangio questo o quello?”. Se c’è un piatto solo allora non c’è problema. Possiamo mangiarlo molto semplicemente. Pasti come questo danno il cattivo esempio. I poveri verranno a sapere che serviamo piatti elaborati e penseranno: “Siamo molto affamati e queste persone che sono dei semplici saddhu stanno mangiando molte pietanze diverse. Pensieri come questi saranno causa di gelosie inutili.”

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Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 22/08/2021

La coscienza di non sprecare

Il concetto di spreco si applica in tanti ambiti: nella cucina, nell’acquistare cose che non ci servono, nel consumare troppa acqua etc. La coscienza dello spreco si applica ad ogni ambito della vita. Ad ogni tipo di spreco esiste una soluzione ma per arrivare alla soluzione bisogna prima sviluppare la consapevolezza. Per esempio possiamo diminuire lo spreco dell’acqua evitando di farla scorrere continuamente mentre laviamo le cose, usando meno detersivo possiamo riciclare e utilizzarla per l’orto attraverso una purificazione con un depuratore ecologico, il riutilizzo dell’acqua piovana, il riutilizzo di vecchi oggetti trasformandoli in oggetti attualmente necessari.

Spesso sprechiamo la corrente elettrica, cucinando e lavando troppo, ci dimentichiamo le luci accese. Cuciniamo più del dovuto e in quantità sempre maggiori rispetto al necessario. Facciamo troppe spese e gli ingredienti diventano vecchi. Preferiamo utilizzare il forno piuttosto che cucinare sui fornelli.

Analizzare questi processi e diventarne consapevoli ci collega con la nostra coscienza. Solo chi ha una pura coscienza può notare questi meccanismi e fare la scelta di cambiare.

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 21/08/2021

Impariamo ad ascoltare la pura coscienza

Nella lettura di oggi abbiamo visto che a volte Bhagavan avviava dei progetti senza necessariamente avere tutti soldi neccessari oppure tutte le “componenti” a disposizione. Questo perché lui faceva riferimento ad una coscienza divina dove niente manca. Questa situazione è come un puzzle: quando una persona che ha esperienza spirituale incontra “un pezzo” sa esattamente dove metterlo. Questo è un talento, una grande abilità che arriva dopo una lunga esperienza.
Per questo bisogna imparare ad ascoltare la pura coscienza che a volte ci può rispondere sotto forma di intuizione. Per un devoto questo può sembrare un miracolo. Per poter avere questo tipo di comprensione bisogna imparare ad ascoltare da una parte l’esterno e dall’altra la voce interiore. Quando ascoltiamo l’esterno allora l’intelletto è sempre coinvolto, mentre per ascoltare la voce interiore l’ego diminuisce e rimane solo la saggezza pura, Mahat.

Un altro aspetto che abbiamo visto nella lettura di oggi è che nell’ashram ci sono molti compiti e attività da svolgere. Questo implica che ogni karma yogi deve fare il lavoro di sua spontanea volontà e con autonomia. Ma l’ego e l’intelletto ci impediscono di ascoltare e vedere chiaramente quali sono i compiti da svolgere. Inoltre l’ego e l’intelletto fanno sorgere tanti dubbi sul perché dovremmo svolgere un’attività piuttosto che un’altra oppure sul perché alcuni svolgono certe attività piuttosto che altre etc.

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Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 20/08/2021

Il valore delle spezie nella cucina di un Ashram

L’utilizzo delle spezie nella cultura Indiana e la valorizzazione dei loro benefici nella medicina ayurvedica è ben nota. Anche all’interno della cucina di una Ashram si cerca di mantenere questa tradizione. Spesso i Maestri vanno a controllare nelle cucine se effettivamente c’è un utilizzo corretto delle spezie da parte dei cuochi.

Il segreto sta nella miscela di spezie. Alcune spezie prese singolarmente hanno determinati effetti ma la miscela di più spezie è sempre più benefica per la salute ed è adatta per qualsiasi tipo di persona. Quando creiamo la miscela le spezie perdono la loro identificazione e potenziano il valore delle altre. Nell’Ayurveda queste indicazioni vengono contenute nella SamYoga.

Generalmente si pensa che un Guru abbia determinati compiti ma in un Ashram si resta sorpresi nello scoprire che un Guru fa qualsiasi lavoro sia necessario in quel momento: cucinare, accendere il fuoco, costruire, lavorare nell’orto etc. Lo fa come dimostrazione che nel karma yoga non c’è specializzazione, non si fanno solo le cose che si è capaci di fare ma si fa qualsiasi cosa sia necessaria e utile per l’ashram in un determinato momento.

Il Maestro lo fa come esempio di disponibilità, amore e compassione, come dimostrazione che non c’è divisione tra le attività spirituali ritualiche e il lavoro.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 19/08/2021
Se c’è devozione non c’è mai risentimento

Anche se un Guru fa un’osservazione ad un devoto lo fa sempre per amore, compassione e per la sua crescita.

I devoti accettano di buon grado i consigli del Maestro senza la necessità di giustificazione perché anche loro sono mossi dall’amore e devozione.

Il Maestro ha il ruolo di creare difficoltà ai suoi allievi e devoti, per questo spesso dà delle indicazioni e poi cambia idea improvvisamente. Nella lettura di oggi abbiamo visto che Bhagavan chiedeva ai suoi aiutanti in cucina cosa volevano cucinare, iniziavano a preparare la ricetta e poi improvvisamente cambiava idea. I devoti però non sentivano mai risentimento e ubbidivano di buon cuore.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 18/08/2021

È difficile nascondere l’amore. la compassione, la devozione

Anche se una persona prova a nascondere la devozione essa emerge come un fiume ed è difficile da nascondere. L’amore fa parte della devozione.

Il modo migliore per percepire la devozione è stando da soli. Allora possiamo cercare di osservare la nostra devozione verso Dio, il Guru, il popolo, familiari etc. Quindi quando siamo soli cerchiamo di capire dove va la nostra devozione.

Fare dei pellegrinaggi è una forma di devozione. Il pellegrinaggio non deve essere vissuto come un divertimento ma come una Sadhana, come una meditazione.

Il pellegrinaggio non è una gara, non importa quanto ci metti ma conta la tua concentrazione, il coinvolgimento e la presenza.

Abbiamo visto che Panchanga Yoga porta alla completezza e l’unità: Hatha yoga, bhakti,raja, jnana e karma yoga. Simbolicamente sono rappresentati come quattro montagne e ognuno di essi deve essere scalata, una dopo l’altra.

Per fare questo la nostra intera vita deve diventare come la scalata di queste quattro montagne. In modo simbolico a volte i devoti, inclusi i Guru, decidono di fare dei pellegrinaggi che rappresentano proprio la volontà di percorrere queste quattro strade. Ci sono alcuni Guru, come Bhagavan, che però ad un certo punto vanno oltre questi percorsi e raggiungono la completa stabilità.

Karma Yoga è il percorso più adatto per ogni tipologia di persona. Esso porta lentamente alla salute fisica(Hatha Yoga), alla concentrazione(Raja Yoga), alla devozione(Bhakti Yoga) e Jnana Yoga(la via del distacco).

Durante il pellegrinaggio non devi farti travolgere dalla natura ma la natura contatterà te e tu ti metterai in contatto con Dio. Quando riusciamo a restare al centro, come un’asse, diventiamo come uno yantra e tornando a casa dal pellegrinaggio per qualche giorno manteniamo l’energia divina con la quale siamo entrati in contatto. e poi la condividiamo con altri.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 17/08/2021

I quattro percorsi del karma : Hatha yoga, bhakti,raja e jnana.
Simbolicamente sono rappresentati come quattro montagne e ognuno di esse deve essere scalata, una dopo l’altra.

Per fare questo la nostra intera vita deve diventare come la scalata di queste quattro montagne. In modo simbolico a volte i devoti, inclusi i Guru, decidono di fare dei pellegrinaggi che rappresentano proprio la volontà di percorrere queste quattro strade. Ci sono alcuni Guru, come Bhagavan, che però ad un certo punto vanno oltre questi percorsi e raggiungono la completa stabilità.

Karma Yoga è il percorso più adatto per ogni tipologia di persona. Esso porta lentamente alla salute fisica(Hatha Yoga), alla concentrazione(Raja Yoga), alla devozione(Bhakti Yoga) e Jnana Yoga(la via del distacco).

Ogni momento della vita deve essere vissuto come karma yoga, con presenza, coinvolgimento fisico, mentale ed energetico.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 16/08/2021

Karma Yoga- la connessione con lo Spazio

Ci sono cinque tipologie di Yoga: Hatha Yoga, Bhakti Yoga, Raja Yoga, Jnana Yoga e Karma Yoga.

Queste 5 tipologie corrispondono alle 5 ditta e ai 5 elementi: il mignolo rappresenta Hatha Yoga e l’elemento terra, l’anulare rappresenta Bhakti Yoga, la devozione, ed è collegato all’elemento acqua, il medio rappresenta Raja Yoga, la concentrazione, ed è il fuoco.

L’indice rappresenta Jnana Yoga, il distacco, ed è collegato all’elemento aria. Infine il pollice rappresenta Karma Yoga ed è lo spazio.

Come si può vedere Karma Yoga è collegato con lo spazio, quindi rappresenta l’assoluto, l’universo.

Esiste un movimento a doppio flusso: si può iniziare dal corpo attraverso Hatha Yoga ed arrivare a Karma Yoga, raggiungendo lentamente la devozione, la concentrazione, il distacco e finalmente l’Assoluto. Oppure si può fare il contrario: iniziare con Karma yoga per rendere forte il corpo, stabile la mente, con devozione e distacco.

Per questo non ci può essere distinzione tra la pratica spirituale e la vita mondana. Esse si fondono in un’unica Sadhana, pratica spirituale, sono un unico cammino e non c’è differenza tra di loro. Chi vede la diversità in questi due cammini è perché non ha ancora raggiunto la saggezza di Jnana Yoga. Questo conflitto interiore porta alla separazione e ad un’errata comprensione della vita.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 15/08/2021

Giri Pradakshina

È un pellegrinaggio fatto intorno ad una montagna sacra. In occasione della festa sacra Shivaratri migliaia di persone girano intorno alla montagna sacra Arunachala.

Questo pellegrinaggio viene fatto come una preghiera, meditazione non come una passeggiata rilassante.

Nella lettura di oggi abbiamo visto che anche Bhagavan insegnava lo svolgimento di tutte le attività quotidiane come karma Yoga, quindi come un atto sacro fatto con devozione. Quando ogni azione della vita viene fatta come un rito sacro allora non c’è pesantezza, stress, stanchezza.

Il lavoro stesso diventa una Sadhana. Se riusciamo a svolgere ogni azione con tranquillità vuol dire che stiamo sviluppando una qualità molto importante: l’adattabilità.

L’adattabilità vuol dire essere disponibile: verso Dio e verso il mondo. La spiritualità, infatti, è vivere come un testimone utilizzando l’adattabilità verso Dio e verso il mondo.

Se svolgi ogni azione con il cuore allora non ti stancherai mai. La stanchezza arriva dalla mente e solo allora il corpo si indebolisce. Il lavoro migliora i tessuti del corpo mentre la stanchezza viene prodotta dalla mente.

Svolgi ogni azione come una Sadhana, pratica spirituale, e non sentirai mai la stanchezza e la pesantezza.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 14/08/2021

PREGHIERA UNIVERSALE

O Signore! Vorrei vivere in maniera armoniosa con il mondo e attraverso l’azione purificare la mia mente. A volte sono insicuro ed agitato. Sono confuso. Non so cosa fare. Non mi è chiaro cos’è giusto e cos’è sbagliato. Non conosco bene la via della virtù. Non riesco a non cedere ai vizi. Non sono abituato ad ascoltare la chiara voce interiore. Tu mi hai dato una mente particolare con abitudini particolari. Questo mondo è pieno di contraddizioni apparenti, paradossi, confusione, problemi e difficoltà. Questo mondo è strano e pieno di tentazioni.Io non ho la forza di resistere alle tentazioni, alle opinioni altrui, al criticismo, alle oppressioni e agli assalti violenti. Non sono capace di compiacere qualcuno sino in fondo. Sebbene io rimanga quieto e non interferisca con nessuno, i nemici saltano fuori. O dolce Amato!Dammi la forza di controllare i sensi agitati e turbolenti e la mente che vaga continuamente. Stammi sempre vicino e guidami in ogni mia azione. Concedimi buoni pensieri. Dammi purezza mentale. Concedimi una mente calma, pura e bilanciata. O Signore, dammi luce, conoscenza e purezza. Aom. Aom

Preghiera scritta da Swami Sivananda, La pratica del Karma Yoga
(Preghiera inserita nel libro Mantra di Swami Joythimayananda pag 9)

Camminiamo insieme verso la Verità!

Il Maestro

Aom shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 13/08/2021

Atman moksha-la liberazione dell’anima attraverso le difficoltà

Dalla lettura di oggi abbiamo visto che esistono varie tipologie di Prasad. A volte anche semplicemente la condivisione di un bicchiere d’acqua con il Maestro è sempre comunque Prasad.

I Maestri assegnano molti compiti ai loro discepoli e li fanno lavorare molto ma dall’altra parte li curano molto attraverso delle benedizioni. Il ruolo del devoto è molto difficile, segnato da tanti ostacoli e difficoltà. La qualità migliore di un devoto è quella di non lamentarsi mai, seguire con ubbidienza e compassione.

Andare contro il Maestro o parlare male del Maestro fa accumulare un karma molto pesante, molto difficile da sciogliere. Quando invece un Maestro crea delle difficoltà agli allievi sta solo creando delle opportunità di crescita per loro.

Chi riesce ad affrontare queste difficoltà senza lamentarsi, senza criticare allora può sperimentare una vera crescita spirituale. Il devoto che non riesce ad apprezzare queste difficoltà ma vede solo la propria comodità allora non è un devoto sincero pronto a crescere veramente sulla via della devozione.

Infatti la parola Ashram significa “grande difficoltà” quindi rappresenta il posto dove i Maestri creano delle difficoltà per dare la possibilità ai devoti di crescere e raggiungere “atman moksha” cioè la liberazione dell’anima.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 12/08/2021

Che cos’è il Panchakarma?

Il Panchakarma è uno dei trattamenti principali praticati nell’Ayurveda, la plurimillenaria disciplina indiana per l’equilibrio del complesso corpo, mente e spirito. Il suo scopo è la disintossicazione globale della persona: non semplicemente del corpo, ma anche della mente, delle emozioni e dell’anima.

Con la disintossicazione totale si ha l’opportunità di rinnovarsi in profondità: uno strumento per ritornare a casa con gioia, purezza e amore da donare a Sé e agli altri. Grazie a questi trattamenti si rallenta l’invecchiamento, viene fortificato il sistema immunitario, le cellule ringiovaniscono, i sensi diventano più acuti, si fortifica la memoria e aumenta l’energia.

E un trattamento disintossicante adatto a tutti coloro che desiderano mantenere o ritrovare un corretto equilibrio psicofisico, favorisce il mantenimento della salute e aiuta a riequilibrare corpo, mente e anima, bruciando le tossine accumulate nel corpo.

 

LE CINQUE TERAPIE PRINCIPALI SONO:

BASTI- clistere a base di decotti e olio medicato- in grado di equilibrare il vata

VAMANA- emesi(vomito terapeutico) che elimina l’eccesso di Kapa e riequilibra il sistema digestivo

VIRECHANA- Purga terapeutica(eliminazione dell’eccesso di Pita attraverso il canale intestinale e ha l’effetto di purificare gli organi addominali)

NASYA- pulizia delle vie nasali con olio medicato, equilibra Vata, Pita o Kapa, a seconda del medicamento usato.

RAKTA MOKSHA- originaria pratica del salasso, attualmente non più praticata che aveva la funzione di eliminare le tossine presenti nel sangue

 

Un’altra parte importante del trattamento è chiamato Purvakarma, il cui scopo è di incanalare le tossine nel tubo digerente per poi essere eliminate e comprende tre azioni: pachana(assunzione di cibi particolari), snehana(lubrificazione attraverso massaggi), Swedana(sauna e applicazione impacchi erbe)

L’Ayurveda consiglia di sottoporsi al Panchkarma ogni anno poiché questo costituisce il primo passo per la prevenzione e il mantenimento della salute.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 11/08/2021

La forza della devozione

Il devoto Annamalai Swami, discepolo di Bhagavan, dimostra in varie situazioni una devozione totale, mettendo, a volte, a repentaglio anche la propria salute e vita.

Ma Bhagavan invece dimostrava ad Annamalai il suo totale equilibrio verso la vita, spesso spronava Annamalai a mangiare di più visto che lavorava duramente tutto il giorno ma non gli risparmiava il duro lavoro.

Inoltre insegnava ai suoi discepoli che parlare di argomenti spirituali era un momento di saggezza e che bisognava approfittare di ogni momento per farlo in quanto erano momenti che spesso non si ripresentano più.

Di fronte a episodi di competizione tra devoti Bhagavan scoraggiava fortemente tali manifestazioni. Invece incoraggiava i devoti a lavorare duramente, loro stessi, per la purificazione del loro karma.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 10/08/2021

Le varie tipologie di devoti

In un Ashram vivono vari tipi di persone: dei semplici devoti, devoti che stanno praticando e imparando le cose , devoti che hanno ricevuto la benedizione del Maestro(vestono abiti arancioni) e sono chiamati sannyasin,

Usano il colore arancione come simbolo del distacco. Quando un devoto veste gli abiti arancioni vive come monaco.

Quando un devoto sta facendo un percorso, se il Maestro non lo considera all’altezza non gli viene data la benedizione in quanto ritiene che esso debba ancora fare un lavoro di purificazione del karma.

Quando il Guru pensa che l’aspirante spirituale ha fatto abbastanza karma yoga e pratiche di purificazione, ed è pronto per indossare le vesti arancioni viene mandato via dall’ashram. Se invece l’aspirante spirituale non è pronto per indossare le vesti arancioni allora il Maestro continua ad assegnare lavori e pratiche per ridurre il karma. Quando la persona brucia il karma allora è pronto per indossare gli abiti arancioni e uscire nel mondo.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 09/08/2021

Il privilegio di stare vicino al Guru

Uno devoto o aspirante spirituale deve capire l’importanza del lavoro(karma yoga) nella propria crescita. Il Maestro prima di insegnare la meditazione ai devoti, chiede loro di fare dei lavori, dando vari compiti e creando varie difficoltà. Il restante tempo il devoto lo dedica mettendosi semplicemente ai piedi del Guru, in silenzio.

Semplicemente sedendosi ai piedi del Maestro il devoto riceve la sua benedizione.

Un aspirante spirituale deve avere purezza di cuore e non deve pensare alla propria comodità. Prima di ricevere la benedizione del Maestro e ricevere l’insegnamento della meditazione deve prima pulire “lo sporco”: l’invidia, rabbia, pigrizia, egoismo etc. Solo lo stesso devoto può pulire questo “sporco” attraverso un impegno continuo e il servizio disinteressato(karma yoga) che è la migliore via e la più veloce.

Karma yoga ci purifica a vari livelli per portarci al distacco. Quando si raggiunge il distacco vuol dire che siamo pronti per fare la meditazione. A questo punto quando l’aspirante spirituale farà la pratica di meditazione avrà la capacità di percepire la beatitudine e l’Assoluto.

Dalla lettura di oggi abbiamo visto che stare vicino al Maestro è un grande dono, toccare il Maestro attraverso il massaggio oppure semplicemente toccare i suoi piedi è un grande privilegio.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 08/08/2021

Ogni azione deve diventare una Sadhana

Un Maestro, a volte, può chiederci di fare delle cose che apparentemente non sono alla nostra attuale portata, ma lo fa per la nostra crescita. Il guru è consapevole che se un’azione è fatta con l’anima quindi con tutta l’energia del corpo, mente,sensi, consaprevolezza, devozione e profondità allora un aspirante spirituale può fare tutto.

Quando svolgiamo un lavoro, per esempio mettendo in ordine perfettamente, stiamo facendo anche una lavoro anche all’interno. Si dice che si mette in armonia il mondo interiore attraverso il mondo esteriore, materiale.

Quando svolgiamo un’attività con la partecipazione dell’anima allora ogni cosa diventa una Sadhana. Per questo dobbiamo prendere la decisione di fare ogni attività con tranquillità, correttamente, prendendoci il nostro tempo.

Quando invece facciamo le cose con pesantezza, nervosismo allora l’anima si nasconde. Solo con una mente intellettuale non è possibile sperimentare la devozione e la completezza.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 07/08/2021

Le ripetizioni sono una chiave per la crescita

Perchè un Guru ci chiede di rifare un compito?

Per la nostra crescita.

Di solito le persone svolgono il lavoro soprattutto da un punto di vista intellettuale ma il Guru va oltre questo aspetto chiedendo l’impegno dell’anima.

Fare un’azione con l’anima è più importante della conoscenza di come fare quella cosa. Rimani sempre disponibile, fai tanti errori ma continui ad imparare da quella esperienza. Quando un bambino piccolo sta imparando a camminare e per fare questo continua a cadere, questa azione non è considerata un errore ma esperienza che porterà al risultato.

Con le ripetizioni e la pratica la persona matura. A volte possiamo trovare il modo giusto di fare ma se non è adeguato all’ambiente un Maestro può richiedere che venga fatto in un altro modo.

Questo succede perché il Maestro vuole che l’aspirante spirituale vada oltre i suoi desideri, comodità e cerchi di avere una visione globale dell’insieme.

Questo si deve riflettere nelle piccole azioni come cantare mantra, praticare yoga e meditazione e qualsiasi atto devozionale. Ulteriormente ogni azione della vita deve diventare un atto devozionale con una vasta visione dell’insieme.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 06/08/2021

L’illuminazione si trova dentro di te

Dalla lettura di oggi abbiamo visto che anche all’interno di un Ashram possono accadere eventi spiacevoli, litigi, mal comprensioni, perché, in modo naturale, tutto fa parte della vita.

Queste difficoltà ci aiutano a sviluppare le nostre capacità, talento e ci stimolano a crescere e maturare spiritualmente.

Ci viene detto che un Ashram è praticamente in continua espansione quindi speso vari cantieri sono aperti.

Questi cantieri sono un’opportunità per gli aspiranti spirituali per dare una mano(karma yoga), per fare delle donazioni, per maturare attraverso un’esperienza sotto vari aspetti.

Il Guru potrebbe stare benissimo per conto suo e crescere spiritualmente ma invece crea delle situazioni per dare la possibilità ad altri di crescere.

Il servizio deve essere disinteressato e chi fa donazioni non deve aspettarsi niente in cambio per evitare di far crescere ulteriormente il proprio Ego.

L’aspirante, attraverso il servizio, semina un seme e l’Universo può decidere di farlo crescere e di realizzare qualsiasi progetto, idea ed aspirazione.

Quando piantiamo un seme non dobbiamo aspettarci un risultato immediato, a volte piantiamo un albero e poi mangiamo i suoi frutti anche 20 anni dopo. Allo stesso modo anche i semi spirituali non si sa quando matureranno. Tuttavia è nostro dovere continuare a camminare sulla strada spirituale della crescita e maturità senza aspettative e attaccamento.

Non bisogna cercare l’illuminazione in un Ashram oppure pensare che un Guru ti possa illuminare. L’illuminazione può accadere solo dentro di te e mai all’esterno. Quando riesci ad abbracciare lo spazio, l’universo allora sei illuminato. Quando riesci ad abbracciare te stesso allora sei illuminato. L’estero ci dà solo l’opportunità, attraverso la difficoltà, di raggiungere l’illuminazione.

L’unica cosa che dobbiamo fare è crescere, usando l’adattabilità.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 05/08/2021

La giustizia del Guru

Lo stile manageriale di Chinna Swami allontanò molti fedeli ma per principio Bhagavan spesso lo sostenne. Ricordo un incidente che illustra ciò molto bene. Una volta venne una donna per avere il Darshan di Bhagavan. Poiché era molto timida e non amava mangiare insieme agli uomini, sedette sola in una capanna separata, vicino alla sala da pranzo. Invece di mandarle qualche devota a servile il cibo, decise di farlo Chinna Swami stesso. Quando Bhagavan scoprì ciò che stava accadendo lo rimproverò pubblicamente:

“Perchè non mandi una delle donne a servirla? Perchè le stai portando tu stesso il cibo?

E una donna molto timida e non è abituata ad avere a che fare con strani uomini”.

Parecchi devoti che avevano testimoniato questa scena cominciarono a pensare: “ Se Bhagavan tratta Chinna Swami così perché noi dovremmo trattarlo con rispetto?”

Nei giorni successivi questi devoti iniziarono a minacciare pesantemente Chinna Swami. Bhagavan osservò tutto ciò in silenzio per alcuni giorni. Quando vide che i devoti non avrebbero cambiato attitudine, a meno che egli non fosse intervenuto, restaurò gli stati d’animo dicendo: “Pensate che Chinna Swami sia una piccola piantina che può essere facilmente strappata da terra con le unghie e gettata via?

Chinna Swami è il sarvadhikari qui. Dovreste rispettare la posizione e seguire le sue istruzioni”.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 04/08/2021

La tolleranza è un grande dono

Una volta Bhagavan dimostrò una grande tolleranza verso un visitatore che si lamentava.

Avevamo appena finito di mangiare e stavamo andando a fare una passeggiata. Uno Saddhu, appena arrivato, avvicinò Bhagavan con le sue lamentele contro l’Ashram: “Sono venuto nel tuo Ashram per chiedere del cibo ma nessuno dei tuoi discepoli me ne ha dato. Vinekananda ha enfatizzato molto il concetto di Anadana , dare cibo ai viaggiatori e pellegrini.

Mentre ascoltavo queste lamentele mi arrabbiavo sempre più. Alla fine lo interruppi e gli dissi:”Perchè stai disturbando Bhagavan in questo modo?. Vai via!”

“Bhagavan mi zittì con uno sguardo irato e permise al Saddhu di continuare con le sue lamentele”

Quando il Saddhu capì che non sarebbe stato mandato via fece a Bhagavan una conferenza di mezz’ora sui difetti dell’Ashram e delle persone che lavoravano là.

Alla fine, Bhagavan, molto quietamente ed educatamente chiese se ci fosse altro che desiderasse dirgli. Il Saddhu non diede risposta.

Allora Bhagavan disse: “Qui Io non mangio gratuitamente. Ogni giorno taglio le verdure, mi occupo delle mucche, dò il Dharshan ai devoti e rispondo a tutti i loro dubbi e domande. Questo è il motivo per cui mi danno il cibo.”

Si volse verso di me e mi disse:”Che cosa fare?

Portalo in cucina e dagli del cibo. “

Il Saddhu pranzò, lasciò l’Ashram e non tornò mai più.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 03/08/2021

Vedere i difetti degli altri alimenta la mente

Non ricordo quale fu la mia prima e ultima rimostranza ma quel comportamento di Bhagavan dimostrava l’attitudine di Bhagavan verso le lamentele e chi le portava. Cominciò dicendo: “Nelle questioni interne è inevitabile che sorgano delle differenze. Non lasciarti coinvolgere.”

Poi mi chiese: “Per quale motivo sei venuto in questo Ashram?”

“Ho letto”, risposi, “in un commentario sulla Bagavad Gita che se la mente è pura diventa il Sé. Voglio mantenere la mia mente pulita in modo da realizzare il Sé. Sono venuto qui solo per questo scopo.”

“Vedere i difetti degli altri non nutre forse la mente?”

Accettai la critica di Bhagavan e gli dissi che in futuro avrei cercato di non vedere i difetti degli altri. Come atto finale mi prostrai a Bhagavan e gli dissi:”D’ora in poi non mi lamenterò più di nessuno.”

Mantenni la mia parola, negli anni successivi non mi lamentai più con Bhagavan degli altri devoti.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 02/08/2021

Lamentarsi non è costrutivo

Durante le varie fasi della costruzione Bhagavan venne a dirmi che sarebbe stato utile procurarci un mortaio per macinare i semi di cotone per le mucche. Mi disse persino dove posizionarlo.

Quando raccontai a China Swami che volevo costruire questa macina egli insistette affinché io la mettessi in un angolo differente della stalla. Non appena se ne andò ignoraì i suoi ordini e la misi dove Bhagavan aveva indicato. Bhagavan mi salvò da un’altra inutile lite seguendo Chinna Swami nella stalla.

Prima che Chinna Swami avesse la possibilità di lamentarsi Bhagavan apparve e disse:

“Chiedi a China Swami, quale progetto è migliore? Il tuo o il suo?”

Bhagavan non aveva detto che il progetto fosse suo ma Chinna Swami interpretò questo commento come indicativo del fatto che era stato Bhagavan stesso a darmi questo incarico. Colse l’indizio e convenne che doveva essere adottata la mia idea. Bhagavan sapeva che Chinna Swami mi stava procurando molti problemi ma mi scoraggiava dal lamentarsi.

Oltre l’incidente della borsa di monete mi lamentai soltanto per altre due volte del comportamento di Chinna Swami. In entrambe le occasioni Bhagavan mi rimproverò per essermi lamentato con lui.

In una delle occasioni Chinna Swami mi chiese di lanciare delle pietre ad una cane e cacciarlo dall’Ashram. Io non volevo punire un cane innocuo così andai da Bhagavan e gli dissi:

“Chinna Swami mi sta chiedendo di lanciare delle pietre a questo cane innocente. Bhagavan mi sorprese sostenendo suo fratello.

Se cucini del cibo e lo tieni nella tua casa e un cane si avvicina, non hai il diritto di scacciarlo prima che rubi il cibo?

Bhagavan era sempre molto gentile con gli animali. Se avesse visto un devoto lanciare delle pietre ad un innocuo cane probabilmente lo avrebbe rimproverato.

In questa occasione lo fece solo per scoraggiare che i devoti gli portassero delle lamentele.

Quando i devoti si lamentavano con lui, gli censurava per questo. Ciò non significa che approvasse l’azione di chiunque avesse provocato la lamentela.

Significava semplicemente che disapprovava i devoti che trovavano difetti negli altri.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 01/08/2021

Per risolvere un problema cosa serve?

Serve un problema

Per risolvere un problema tu ti devi impegnare per crescere.

Tutti gli Ashram funzionano in questo modo partendo da zero e senza avere necessariamente dei capitali.Molti sul percorso ti scoraggiano ma non è importante quanti soldi hai ma che progetto hai e l’intensità con il quale lo stai facendo. Solo allora l’universo risponderà.

Comunque vada sia che tu riesca a realizzare oppure no il progetto non hai niente da perdere. Nei pensieri non devi essere tirchio ma puoi pensare in grande.

L’Universo poi deciderà se realizzare oppure no.Noi agiamo e l’universo risponde. Per questo bisogna impararsi e imparare a rivolgersi all’universo per qualsiasi richiesta. Quando i progetti non finiscono allora c’è sempre una crescita, dove i progetti si fermano non ci sono difficoltà ma neanche crescita. Le difficoltà ci spingono ad impegnarci e a crescere.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 31/07/2021

La fede e la devozione verso il Guru

“Lascerò l’Ashram si lamentò ripetutamente Chinna Swami, “perchè quest’uomo sta andando contro i miei piani quindi è meglio che si prenda lui cura dell’Ashram”. Io andrò a vivere in Chengam, una città a quindici miglia o in qualche altro luogo.

Tre devoti andarono da Chinna Swami per capire cosa l’avesse fatto infuriare così tanto. Chinna Swami disse loro: “sto per andare via dall’Ashram perché Annamali Swami sta andando contro tutti i miei progetti. Ritornerò soltanto se Annamalai Swami andrà via dall’Ashram.”

Questi tre devoti andarono da Bagavan e gli dissero: “Chinna Swami e molto arrabbiato e vuole lasciare l’Ashram. Dice che ritornerà soltanto se Annamalai verrà cacciato. “

Bagavan non interferiva mai quando Chinna Swami licenziava i lavoratori oppure mandava via i devoti dall’Ashram ma in questa occasione mi sostenne dicendo: “Se Annamalai Swami se ne va me ne andrò anche io”

Chinna Swami ritirò la minaccia e accettò il fatto che io rimanessi al suo posto ma continuo ad opporsi al mio progetto per la stalla. Quella sera China Swami portò nella sala tutti i devoti residenti e iniziò una discussione relativi ai meriti collegati al suo progetto e al mio. Bagavan non prese parte a questa discussione semplicemente sedette ad ascoltare. Tutti i devoti che presero la parola si espressero a favore di una stalla piccola. Io ero l’unico favorevole per il progetto per una stalla grande ma rimasi quieto durante tutta la discussione.

Quando tutti espressero la loro opinione Chinna Swami pose fine alla discussione. Ora votiamo tutti disse: “ Ė meglio costruire una stalla grande o piccola?”

Tutti votarono per il progetto di Chinna Swami, soprattutto perché lo temevano. Io non votai affatto quindi Bagavan indagò: “Qual’è la tua opinione?”

Gli dissi: “Penso che dovremmo costruire una grande stalla sulle fondamenta che ho iniziato stamattina.

Bagavan non diede il minimo indizio su quale progetto preferisse. Quando uno dei devoti suggerì che stessi portando avanti il progetto che segretamente Bagavan mi assegnò, lui non confermò e non negò l’idea. Rimase neutrale fino alla fine. Dopo che ebbi espresso la mia opinione sulla questione Bagavan commentò: “Oggi vi siete divisi in due fazioni, vediamo alla fine quale delle due idee si materializza. Questa fu l’ultima parola sulla questione. Dopo avere parlato si alzò e lasciò la sala.

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 30/07/2021

La forza della pace e del sorriso

Colui chi fa un cammino spirituale deve fare riferimento ad un’autorità spirituale ma anche a delle autorità che appartengono alla vita mondana. Quindi il Guru crea sempre difficoltà e mette il devoto in condizione di gestirle entrambe le sfacettature della vita. Nella lettura di oggi abbiamo visto che Bhagavan dimostra fiducia a Chinna Swami, direttore del suo Ashram, ma nello stesso momento crea difficoltà al suo devoto prediletto, Annamalai Swami, per aiutarlo a crescere spiritualmente.

Per chi vive in Ashram l’ultima parola spetta al Guru e non c’è un’autorità maggiore del Guru.

Se stiamo parlando di un devoto allora il rapporto con le autorità deve essere basato sulla pace, silenzio oppure sul sorriso.

La devozione ci rende forti e resistenti anche nel rapporto con gli altri. Per essere forti bisogna prendere una decisione e diventare responsabili. Chi non è spirituale fa fatica a decidere e preferisce far decidere gli altri.

Bhagavan attraverso l’atteggiamento che ha nei confronti di Annamalai e dei suoi progetti di costruzione ci dimostra che la cosa importante non è il raggiungimento dello scopo ma piuttosto come percorriamo il cammino.

Come possiamo allenare la pazienza, resistenza e il sorriso se non affrontiamo molte difficoltà?

Infatti Annamalai Swamii ha reagito di fronte alle difficoltà come se fossero una Saddhana quindi con la pace, tranquillità, silenzio e sorriso.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 29/07/2021

La devozione migliora le nostre capacità

Nella lettura di oggi abbiamo visto che ogni Guru crea delle difficoltà necessarie per la crescita del devoto. In questo caso Bhagavan chiede al suo discepolo, Annamalai Swami di creare una scultura raffigurante tre montagne che simbolicamente rappresentano Shiva, Ganesha e Subramanian.

Shiva rappresenta la stabilità, l’anima cosmica. Ganesha è visto come elefante quindi stabile, mentre Subramanian è rappresentato come il pavone quindi rappresenta la dinamicità. Da una parte abbiamo la stabilità e dall’altra la dinamicità mentre al centro sta Shiva che sostiene tutto.

Ogni azione rappresenta il nostro sé e ogni azione deve avere lo scopo di conoscere e realizzare il Sé.

Quando facciamo un’azione esprimiamo anche il nostro Karma. La nostra vita ci serve per realizzare noi stessi, attraverso l’azione.

Come è possibile ricordarsi le qualità di una vita precedente?

La devozione libera la nostra memoria delle vite precedenti e ci aiuta ad avere accesso ad una serie di informazioni e abilità precedentemente acquisite in un’altra vita. La devozione rende le memorie come una cascata.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 28/07/2021

È importante capire il rapporto tra il Maestro e le persone che lo seguono. Un Maestro può essere un Guru, un insegnante, un istruttore, guida e d’altra parte anche gli allievi possono trovarsi a vari livelli. Gli allievi possono trovarsi in una situazione di apprendimento, possono essere dei discepoli oppure devoti etc.

Un allievo, a volte, ha solo lo scopo di imparare. Il discepolo oppure il devoto hanno delle qualità superiori.

Nella lettura di oggi abbiamo visto che Bhagavan ha messo alla prova il suo discepolo, mettendogli di fronte molte difficoltà. Il Maestro mette sempre alla prova i suoi devoti come dimostrazione di fiducia e per aiutarli a crescere spiritualmente, rendendoli più forti e resistenti.

Un devoto si arrende al Guru in completa fiducia ed è disposto a perdere persino la vita per lui.

In alcuni racconti di Ramayana i devoti sono addirittura più importanti di Dio, perché il devoto ha nel suo cuore l’essenza di Dio.

Quindi, la devozione rende molto forti i praticanti aiutandoli ad affrontare qualsiasi tipo di sfida con lo scopo di avere una vera crescita.

La parola “devoto” viene dalla parola “deva” che vuol dire divino. Chi segue una vita spirituale deve dimostrare devozione.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 27/07/2021

Le difficoltà fanno crescere

Mentre stavo ancora imparando il mestiere, occasionalmente mi sentì molto frustrato. C’erano molti problemi difficili da superare. Inoltre era estate, non c’era ombra e il calore era insopportabile. Parecchie volte mi venne il pensiero perchè Bagavan mi stesse facendo fare questo lavoro in pieno sole estivo. Una volta mentre tali pensieri attraversavano la mia mente, Bagavan venne a vedere il lavoro. Intuendo il mio stato d’animo mi disse:

“pensavo che se ti avessi chiesto di eseguire qualsiasi lavoro tu lo avresti eseguito volontieri. Presumevo che tu fossi capace di farlo. Se non puoi farlo oppure trovi difficile farlo semplicemente lascia stare.”

Bagavan mi stava dando la possibilità di ammettere la sconfitta ma io mi rifiutai di afferrarla. Per alcuni minuti prima dell’arrivo di Bagavan avevo avuto pensieri di ammutinamento. Ora ascoltando le sue parole sorse in me una grande determinazione.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 26/07/2021

Tutti si trasforma continuamente

C’è un’altra storia interessante connessa con i primi tempi della vecchia sala.

All’inizio non c’era nessun divano nella sala, Bagavan semplicemente sedeva su una panchina di legno in un angolo della stanza. Più tardi, un uomo chiamato Ranga Swami portò un sofà e chiese a Bagavan di sedersi. Quando egli rifiutò, Ranga Swami cominciò a piangere. Pianse per tre giorni di seguito nella sala implorando Bagavan di accettare il suo dono. Alla fine del terzo giorno Bagavan scese dalla sua panchina e andò a dormire sul divano. Da quel giorno in poi passò la maggior parte del tempo seduto o a dormire su questo divano.

C’è un’altra storia poco nota sull’edificio che copre il Samadhi della madre

In origine il lingam era stato coperto con una piccola capanna fatta di foglie di noci di cocco. Verso la metà degli anni venti un gruppo di costruttori degli anni venti cercò di cuocere dei mattoni vicino all’Ashram. Poichè la cottura dei mattoni non riuscì adeguatamente la abbandonarono. Bagavan, poco propenso a sciupare qualunque cosa fosse anche remotamente utile, decise che i mattoni potevano essere usato per costruire un muro attorno al Samadhi della madre. Alcuni giorni dopo, Bagavan e tutti i devoti residenti, si disposero in una linea tra il forno e il samadhi. Passandosi i mattoni l’uno con l’altro furono in grado di trasferirli fino all’Ashram durante la notte. Il giorno seguente fu costruito un muro attorno al Samadhi. Bagavan stesso fece tutto il lavoro all’interno del muro mentre un muratore professionista lavorò all’esterno. Il nuovo edificio fu completato con un tetto di foglie. Tra questo edificio e la vecchia sala, dove ora si erge la sala del Samadhi di Bagavan, c’era una lunga costruzione contenente la sala da pranzo originale e la cucina.

Questi tre edifici, il samadhi della madre di Bagavan, la vecchia sala da pranzo e la vecchia sala, erano le tre strutture principali che erano state erette sino al 1928, l’anno del mio arrivo. Oltre a queste c’erano alcune capanne fatte di foglie e noci di cocco, che venivano usate per i devoti residenti e alcuni capannoni con tetto di paglia. Questo era lo stato dell’Ashram quando Bagavan mi chiese di fare da supervisore alla costruzione del magazzino.

Ranga Swami, l’uomo che ci aveva donato il divano per Bagavan, fece una donazione all’Ashram per la costruzione di una stalla. Promise che avrebbe donato delle mucche quando la stalla fosse stata terminata. Chinna Swami pensava invece che sarebbe stato più utile per l’Ashram un magazzino. Continuò però a costruire l’edificio nella forma di una stalla, semplicemente per compiacere Ranga Swami. Ma appena fu finito lo convertì in un magazzino. La conversione fu solo parziale.

Ranga Swami fu comprensibilmente irritato a questo cambiamento di progetto. Venne a insultare Chinna Swami in termini molto chiari affermando che stesse sprecando il suo denaro ma Chinna Swami semplicemente rimase quieto e assimilò tutto. Questo magazzino fu il mio primo grosso lavoro di costruzione. Ero veramente preoccupato perchè non avevo nessuna esperienza nella costruzione degli edifici. Mio padre era un imminente costruttore ma non mi aveva mai insegnato il mestiere

 

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 25/07/2021

Tutti si trasforma continuamente

C’è un’altra storia interessante connessa con i primi tempi della vecchia sala.

All’inizio non c’era nessun divano nella sala, Bagavan semplicemente sedeva su una panchina di legno in un angolo della stanza. Più tardi, un uomo chiamato Ranga Swami portò un sofà e chiese a Bagavan di sedersi. Quando egli rifiutò, Ranga Swami cominciò a piangere. Pianse per tre giorni di seguito nella sala implorando Bagavan di accettare il suo dono. Alla fine del terzo giorno Bagavan scese dalla sua panchina e andò a dormire sul divano. Da quel giorno in poi passò la maggior parte del tempo seduto o a dormire su questo divano.

C’è un’altra storia poco nota sull’edificio che copre il Samadhi della madre

In origine il lingam era stato coperto con una piccola capanna fatta di foglie di noci di cocco. Verso la metà degli anni venti un gruppo di costruttori degli anni venti cercò di cuocere dei mattoni vicino all’Ashram. Poichè la cottura dei mattoni non riuscì adeguatamente la abbandonarono. Bagavan, poco propenso a sciupare qualunque cosa fosse anche remotamente utile, decise che i mattoni potevano essere usato per costruire un muro attorno al Samadhi della madre. Alcuni giorni dopo, Bagavan e tutti i devoti residenti, si disposero in una linea tra il forno e il samadhi. Passandosi i mattoni l’uno con l’altro furono in grado di trasferirli fino all’Ashram durante la notte. Il giorno seguente fu costruito un muro attorno al Samadhi. Bagavan stesso fece tutto il lavoro all’interno del muro mentre un muratore professionista lavorò all’esterno. Il nuovo edificio fu completato con un tetto di foglie. Tra questo edificio e la vecchia sala, dove ora si erge la sala del Samadhi di Bagavan, c’era una lunga costruzione contenente la sala da pranzo originale e la cucina.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 24/07/2021

PREGHIERA UNIVERSALE

O Signore! Vorrei vivere in maniera armoniosa con il mondo e attraverso l’azione purificare la mia mente. A volte sono insicuro ed agitato. Sono confuso. Non so cosa fare. Non mi è chiaro cos’è giusto e cos’è sbagliato. Non conosco bene la via della virtù. Non riesco a non cedere ai vizi. Non sono abituato ad ascoltare la chiara voce interiore. Tu mi hai dato una mente particolare con abitudini particolari. Questo mondo è pieno di contraddizioni apparenti, paradossi, confusione, problemi e difficoltà. Questo mondo è strano e pieno di tentazioni.Io non ho la forza di resistere alle tentazioni, alle opinioni altrui, al criticismo, alle oppressioni e agli assalti violenti. Non sono capace di compiacere qualcuno sino in fondo. Sebbene io rimanga quieto e non interferisca con nessuno, i nemici saltano fuori. O dolce Amato!Dammi la forza di controllare i sensi agitati e turbolenti e la mente che vaga continuamente. Stammi sempre vicino e guidami in ogni mia azione. Concedimi buoni pensieri. Dammi purezza mentale. Concedimi una mente calma, pura e bilanciata. O Signore, dammi luce, conoscenza e purezza. Aom. Aom

Preghiera scritta da Swami Sivananda, La pratica del Karma Yoga
(Preghiera inserita nel libro Mantra di Swami Joythimayananda pag 9)

Camminiamo insieme verso la Verità!

Il Maestro

Aom shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 23/07/2021

Niente viene all’esistenza per caso

Adesso il muro è alto solo un metro e cinquanta. Poco dopo la sua ultimazione il terreno su entrambi i lati fu rialzato e livellato. Oggi sopra il terreno si erge solo 1,5 metri del muro. Come nota finale a questa storia dovrei dire che alcuni dei devoti avevano in mente di costruire un muro di recinzione. Questa idea dovette essere abbandonata perché non avevano il denaro per pagarlo.

Dopo che il lavoro al muro fu terminato, Bagavan mi chiese di fare da supervisore alla costruzione del magazzino che è ora di fronte alla porta della cucina. Prima di fare un resoconto di come sorsero questo edificio e molti altri, sarà utile spiegare come appariva l’Ashram in quei giorni. Quando arrivai nel 1928 Bagavan viveva nella vecchia sala. Quest’edificio è stato completato soltanto recentemente. In precedenza Bagavan aveva vissuto in una piccola stanza che era parte dell’edificio che copriva il Samadhi di sua madre.

Ramana Asahram crebbe intorno al Samadhi della madre di Ramana Maharshi. Dopo che essa realizzò il Sé nel momento della morte nel 1922 il suo corpo fu sepolto sul lato sud di Arunachala.

Chinna Swami divento il capo dell’Ashram verso la fine del 1928. Chinna Swami era il fratello più piccolo di Bagavan e Inizialmente andò a vivere con lui. Chinna Swami significa piccolo Swami.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 21/07/2021

Difendi il tuo Guru

Mentre stavo lavorando a questo muro l’esattore di Tiruvannamalai venne ad osservarmi lavorare. Dopo alcuni minuti commentò: “Perchè stai costruendo un muro così grosso?”, “Quale sciocco ti ha proposto questo progetto?”

Non mi piaceva sentire insultare Bagavan in quel modo così gli dissi con molto ira: “ Vai a berti un caffè vicino all’ufficio di Swami e non venire qui a interferire con il mio lavoro. Se verrai ancora a fare affermazioni di questo genere ti picchierò con i miei sandali”.

Gli parlaì così perche mi ricordaì un’affermazione di Rama Krishna Paramahansa che diceva: “Se qualcuno parla male del tuo Guru dovresti colpirlo”.

L’esattore di tasse andò da Swami a lamentarsi e Swami venne da me a chiedermi perchè gli avessi parlato in quel modo. Quest’uomo è venuto da me chiedendomi: “Quale sciocco ti ha proposto questo progetto?”

Sto seguendo il progetto di Bagavan. Chi crede di essere per insultare il mio Guru?

Swami sembrò accettare la mia risposta, se ne andò con l’esattore e non menzionò più la questione. Dovetti spiegare il mio peculiare comportamento ma il fatto è che in quei giorni ero una testa calda e molto ansioso di proteggere l’onore e il buon nome di Bagavan. Quando il lavoro fu finito aggiunsi due serie di scalini di pietra uno sul lato occidentale e l’altro nel mezzo così che Bagavan e i devoti potessero oltrepassare facilmente quando si dirigevano ad Arunachala.

Il giudizio e l’intuizione di Bagavan alla fine ebbero giustizia. Durante il monsone che seguì la costruzione del muro, il corso d’acqua dietro l’Ashram ruppe gli argini. Fortunatamente il muro fu sufficientemente forte per sostenere la pressione dell’acqua e deviare l’acqua lontano dall’Ashram.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 20/07/2021

A volte bisogna eseguire senza comprendere

Nei primi anni dello Shri Ramana Ashram, il corso d’acqua che ora è dietro il muro a nord, fluiva in mezzo all’Ashram. Bagavan mi chiese di costruire questo muro per impedire al fiume di entrare nell’Ashram cosicché saremo stati protetti dalle acque in piena che scendevano dalla collina durante la stagione delle piogge. C’era già una piccola protezione fatta di terra nella parte nord dell’Ashram ma Bagavan sembrava pensasse che non bastasse per contenere una piena. Mentre Bagavan stava delineando il progetto mi raccontò alcuni dei problemi che l’Ashram aveva avuto nel passato.

Dopo i nostri primi anni qui dopo ogni pioggia intensa si formava un torrente profondo un paio di metri, che scorreva nel canale che attraversava l’Ashram. Bagavan mi disse che voleva costruire un grande muro di sassi e mattoni lungo circa 100 metri, che avrebbe permanentemente deviato il corso d’acqua. Bagavan usava la parola “rakshanai” che significa protezione per definire questo muro. Mi disse che avrebbe protetto l’ashram contro tutte le inondazioni future. Le istruzioni di Bagavan furono di costruire due muri paralleli, leggermente inclinati uno verso l’altro. Questi muri dovevano essere alti 1,80 metri e separati sulla cima di circa 2,5 metri. Mentre costruisci i muri, consigliò Bagavan, riempi lo spazio tra essi con fango. Se mischi acqua e terra insieme e le comprimi allora diventerà molto forte. Mentre stavo eseguendo questi lavori parecchi gruppi di devoti vennero ad osservare e alcuni di loro iniziarono a scherzare in quanto non si fidavano della validità del progetto e pensavano che stessimo spreccando i soldi dell’Ashram, che in quel periodo erano pochissimi.

Io rimanevo imperturbato di fronte ai loro commenti e critiche perchè sapevo che stavo semplicemente eseguendo le istruzioni di Bagavan.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 19/07/2021

Ubbidienza e perseveranza

Il mio lavoro di attendente durò solo circa un mese, dopo di che Bagavan decise che sarei stato più utile come supervisore delle costruzioni all’interno dell’Ashram. Il primo accenno di questo progetto su di me giunse mentre mi stavo occupando degli usuali doveri nella sala. Bagavan improvvisamente mi si rivolse e disse: “Un uomo sta costruendo un muro vicino al serbatoio dell’acqua. Vai a vedere cosa sta facendo”

Sembrava un’istruzione piuttosto vaga ma feci del mio meglio per eseguirla. Osservai il muratore per alcuni minuti e poi gli chiesi cosa stesse facendo. Egli rispose: “Rama Swami mi ha detto di costruire un muro qui.”

Ritornai nella sala e dissi a Bagavan ciò che il muratore mi aveva detto e gli feci un breve rapporto su come stava progredendo il lavoro. Alcuni minuti dopo Bagavan mi guardò e ripetè la sua istruzione originaria:”Vai a vedere ciò che sta facendo”

Leggermente perplesso uscì e ancora una volta chiesi al muratore cosa stesse facendo. Egli rispose: “Te l’ho già detto, sto costruendo un muro”

Poiché non vedevo nulla di sbagliato nel muro o nel modo in cui veniva costruito, non potevo comprendere perchè Bagavan fosse così insistente sul fatto che io controllassi le sue attività. Ritornai da Bagavan e gli feci un ulteriore rapporto. Alcuni minuti dopo Bagavan ripetè la sua istruzione per la terza volta: vai a vedere ciò che sta facendo.

Del tutto comprensibilmente, il muratore si irritò quando tornai per la terza volta a chiedergli cosa stesse facendo:”Sei pazzo? Ti ho già detto che sto costruendo un muro. Non riesci a vedere da solo cosa sto facendo?”

Era del tutto chiaro che stava costruendo un muro in maniera ragionevolmente competente.Non c’era giustificazione per le mie ripetute domande. Mi sentivo obbligato di farle soltanto perché Bagavan mi aveva chiesto di dirgli cosa stesse accadendo. Per la terza volta tornai nella sala e riportai ciò che il muratore aveva detto.

Dopo essere rimasto silente per alcuni minuti Bagavan mi si rivolse dicendo: “D’ora in poi qualcun altro si prenderà cura del tuo lavoro nella sala. Vai a fare da supervisore a quel muratore e assicurati che il lavoro venga svolto nella maniera giusta. La mia reazione a questo nuovo compito fu: perché Bagavan non mi ha dato subito questa istruzione?

Perchè mi ha fatto andare avanti e indietro per tre volte prima di dirmi quale fosse la sua vera intenzione?

Più tardi capì che Bagavan mi stava addestrando al suo metodo personale per farmi fare da supervisore. Sebbene qualche volta mi abbia istruito in dettaglio, in molti dei lavori che mi assegnò mi diede soltanto piccole indicazioni su ciò che volesse fosse fatto. Dovevo capire ciò che Bagavan realmente intendeva ed eseguire il lavoro conformemente.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 18/07/2021

L’Universo risponde sempre

Quando il lavoro della stalla fu finalmente finito, Chinna Swami scrisse a Ranga Swami, l’uomo che aveva regalato i soldi per la stalla, che poi era diventata una magazzino: “Abbiamo completato una grande stalla. Puoi venire a vedere tu stesso.Per favore non essere più arrabbiato con noi”.

Ranga Swami accettò l’invito per vedere quale grande stalla avessero costruito. Mantenne la sua promessa originale e donò parecchie mucche. Mentre gli veniva mostrata la stalla commentò: “Quando vidi che Chinna Swami aveva speso i miei soldi per un magazzino invece che per una stalla, naturalmente mi arrabbiai con lui. Pensai che aveva sprecato tutto il mio denaro. Ora che è stata costruita questa stalla, molto più grande, sono felice e appagato. Ogni cosa alla fine è andata bene”.

Anche Chinna Swami ora era felice. Nell’ultimo periodo l’Ashram aveva ricevuto così tante donazioni per la stalla che anche dopo il suo completamento rimase molto denaro. Questo mise Chinna Swami in uno stato d’animo insolitamente esuberante.

“Ogni qualvolta che lavorerai per l’Ashram, in futuro”, mi disse, “fallo usando il denaro per qualsiasi cosa sia necessaria. Bhagavan fornirà tutto ciò che serve”.

Poiché ora l’ashram aveva molto denaro, dopo avere avuto l’approvazione di Bhagavan, decise di avviare parecchi altri progetti di costruzione. Venne da me e disse:

“Andrò in Birmania a comprare abbastanza lego di tè per costruire una grande sala da pranzo e una cucina. Mentre sono via tu comincia a lavorare per il bagno di Bhagavan, un ufficio e una libreria. Sono sicuro che farai un buon lavoro perchè lavori seguendo i progetti di Bhagavan”.

Avevamo già ricevuto una donazione per il bagno di Bhagavan così potei iniziare subito i lavori per il bagno di Bhagavan. I lavori fluirono senza nessun incidente degno di nota. Dovrei dire a beneficio dei devoti cha hanno visitato l’Ashram che l’edificio che ora contiene l’ufficio dell’Ashram e la libreria furono costruiti dopo la morte di Bhagavan.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro

Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 17/07/2021

La giustizia del Guru

Lo stile manageriale di Chinna Swami allontanò molti fedeli ma per principio Bhagavan spesso lo sostenne. Ricordo un incidente che illustra ciò molto bene. Una volta venne una donna per avere il Darshan di Bhagavan. Poiché era molto timida e non amava mangiare insieme agli uomini, sedette sola in una capanna separata, vicino alla sala da pranzo. Invece di mandarle qualche devota a servile il cibo, decise di farlo Chinna Swami stesso. Quando Bhagavan scoprì ciò che stava accadendo lo rimproverò pubblicamente:

“Perchè non mandi una delle donne a servirla? Perchè le stai portando tu stesso il cibo?

E una donna molto timida e non è abituata ad avere a che fare con strani uomini”.

Parecchi devoti che avevano testimoniato questa scena cominciarono a pensare: “ Se Bhagavan tratta Chinna Swami così perché noi dovremmo trattarlo con rispetto?”

Nei giorni successivi questi devoti iniziarono a minacciare pesantemente Chinna Swami. Bhagavan osservò tutto ciò in silenzio per alcuni giorni. Quando vide che i devoti non avrebbero cambiato attitudine, a meno che egli non fosse intervenuto, restaurò gli stati d’animo dicendo: “Pensate che Chinna Swami sia una piccola piantina che può essere facilmente strappata da terra con le unghie e gettata via?

Chinna Swami è il sarvadhikari qui. Dovreste rispettare la posizione e seguire le sue istruzioni”.

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 16/07/2021

Vedere i difetti degli altri alimenta la mente
Non ricordo quale fu la mia prima e ultima rimostranza ma quel comportamento di Bhagavan dimostrava l’attitudine di Bhagavan verso le lamentele e chi le portava. Cominciò dicendo: “Nelle questioni interne è inevitabile che sorgano delle differenze. Non lasciarti coinvolgere.”
Poi mi chiese: “Per quale motivo sei venuto in questo Ashram?”
“Ho letto”, risposi, “in un commentario sulla Bagavad Gita che se la mente è pura diventa il Sé. Voglio mantenere la mia mente pulita in modo da realizzare il Sé. Sono venuto qui solo per questo scopo.”
“Vedere i difetti degli altri non nutre forse la mente?”
Accettai la critica di Bhagavan e gli dissi che in futuro avrei cercato di non vedere i difetti degli altri. Come atto finale mi prostrai a Bhagavan e gli dissi:”D’ora in poi non mi lamenterò più di nessuno.”
Mantenni la mia parola, negli anni successivi non mi lamentai più con Bhagavan degli altri devoti.
Una volta Bhagavan dimostrò una grande tolleranza verso un visitatore che si lamentava.
Avevamo appena finito di mangiare e stavamo andando a fare una passeggiata. Uno Saddhu, appena arrivato, avvicinò Bhagavan con le sue lamentele contro l’Ashram: “Sono venuto nel tuo Ashram per chiedere del cibo ma nessuno dei tuoi discepoli me ne ha dato. Vinekananda ha enfatizzato molto il concetto di  Anadana , dare cibo ai viaggiatori e pellegrini.
Mentre ascoltavo queste lamentele mi arrabbiavo sempre più. Alla fine lo interruppi e gli dissi:”Perchè stai disturbando Bhagavan in questo modo?. Vai via!”
“Bhagavan mi zittì con uno sguardo irato e permise al Saddhu di continuare con le sue lamentele”
Quando il Saddhu capì che non sarebbe stato mandato via fece a Bhagavan una conferenza di mezz’ora sui difetti dell’Ashram e delle persone che lavoravano là.
Alla fine, Bhagavan, molto quietamente ed educatamente chiese se ci fosse altro che desiderasse dirgli. Il Saddhu non diede risposta.
Allora Bhagavan disse: “Qui Io non mangio gratuitamente. Ogni giorno taglio le verdure, mi occupo delle mucche, dò il Dharshan ai devoti e rispondo a tutti i loro dubbi e domande. Questo è il motivo per cui mi danno il cibo.”
Si volse verso di me e mi disse:”Che cosa fare?
Portalo in cucina e dagli del cibo. “
Il Saddhu pranzò,  lasciò l’Ashram e non tornò mai più.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 15/07/2021
Lamentarsi non è costrutivo
Durante le varie fasi della costruzione Bhagavan venne a dirmi che sarebbe stato utile procurarci un mortaio per macinare i semi di cotone per le mucche. Mi disse persino dove posizionarlo.
Quando raccontai a China Swami che volevo costruire questa macina egli insistette affinché io la mettessi in un angolo differente della stalla. Non appena se ne andò ignoraì i suoi ordini e la misi dove Bhagavan aveva indicato. Bhagavan mi salvò da un’altra inutile lite seguendo Chinna Swami nella stalla.
Prima che Chinna Swami avesse la possibilità di lamentarsi Bhagavan apparve e disse:
“Chiedi a China Swami, quale progetto è migliore? Il tuo o il suo?”
Bhagavan non aveva detto che il progetto fosse suo ma Chinna Swami interpretò questo commento come indicativo del fatto che era stato Bhagavan stesso a darmi questo incarico. Colse l’indizio e convenne che doveva essere adottata la mia idea. Bhagavan sapeva che Chinna Swami mi stava procurando molti problemi ma mi scoraggiava dal lamentarsi.
Oltre l’incidente della borsa di monete mi lamentai soltanto per altre due volte del comportamento di Chinna Swami. In entrambe le occasioni Bhagavan mi rimproverò per essermi lamentato con lui.
In una delle occasioni Chinna Swami mi chiese di lanciare delle pietre ad una cane e cacciarlo dall’Ashram. Io non volevo punire un cane innocuo così andai da Bhagavan e gli dissi:
“Chinna Swami mi sta chiedendo di lanciare delle pietre a questo cane innocente. Bhagavan mi sorprese sostenendo suo fratello.
Se cucini del cibo e lo tieni nella tua casa e un cane si avvicina, non hai il diritto di scacciarlo prima che rubi il cibo?
Bhagavan era sempre molto gentile con gli animali. Se avesse visto un devoto lanciare delle pietre ad un innocuo cane probabilmente lo avrebbe rimproverato.
In questa occasione lo fece solo per scoraggiare che i devoti gli portassero delle lamentele.
Quando i devoti si lamentavano con lui, gli censurava per questo. Ciò non significa che approvasse l’azione di chiunque avesse provocato la lamentela.
Significava semplicemente che disapprovava i devoti che trovavano difetti negli altri.
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Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 14/07/2021
La benedizione del Guru rende tutto possibile
La legna arrivò qualche giorno dopo. Insieme ad esso c’era un conto inaspettato di 3000 rupie. Quando il devoto si era offerto a mandare la legna tutti avevano naturalmente capito che intendeva farlo come donazione per l’Ashram. Chinna Swami quasi esplose quando vide il conto perché il denaro chiesto era molto di più di quanto l’Ashram posedesse a quel tempo.Fortunatamente qualcuno dei devoti più ricchi venne a conoscenza della nostra situazione. Raccolsero fra loro il denaro e pagarono il conto.
Le nostre finanze erano sempre in situazione precaria quando stavamo costruendo i grandi edifici dell’Ashram. Fortunatamente, poiché gli edifici furono eretti su ordine di Bhagavan, non sperimentammo mai alcun reale disastro finanziario.
Mentre stavamo costruendo arrivavano sempre abbastanza soldi per coprire le spese. In tutti gli anni in cui feci da supervisore ai progetti Bhagavan non ci fu mai un giorno in cui la mancanza di denaro ci abbia impedito di lavorare.
Chinna Swami alla fine comprese che se un progetto aveva la benedizione di Bhagavan non c’era bisogno di preoccuparsi per il denaro. Mentre la stalla stava per essere completata venne da me e disse: “ Questo edificio sarà ultimato con successo grazie alla benedizione di Bhagavan. E’ solo a causa della sua grazia che siamo stati in grado di finanziarlo. “
Bhagavan veniva spesso alla stalla per dare istruzioni e vedere i progressi fatti. Era solito visitare il cantiere persino durante la notte.
Un giorno Bhagavan mi disse:” Se costruirai questa stalla per Lakshmi otterremo tutti i meriti per avere fatto atti virtuosi. Così, a tempo debito, quest’area diventerà una città .
Laksmi stessa veniva a vedere i lavori della sua nuova dimora. Se Bhagavan era là, la accarezzava sulla testa e le diceva: “Devi attendere ancora alcuni giorni”.
In quei giorni Laksmi poteva vagabondare ovunque desiderasse.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 13/07/2021
Il caso non esiste
Il giorno in cui questo denaro sarebbe dovuto terminare, i fondi per la stalla di Bhagavan apparvero in circostanze quasi miracolose. Parecchie settimane prima, l’editore di The sunday Times, era venuto per il Dharshan di Bhagavan. Era rimasto così impressionato da scrivere un lungo articolo su Bhagavan. Questo articolo giunse all’attenzione di un principe del nord dell’India il quale però, a quel momento, non fece niente per Bhagavan. Alcune settimane dopo decise di andare a caccia di tigri in una delle sue foreste. Trovò una tigre ma quando alzò il fucile per sparare fu bloccato da un’improvvisa ondata di paura. Era consapevole che se non avesse sparato la tigre sarebbe balzata su di lui e l’avrebbe ucciso. Pur sapendo questo i suoi muscoli paralizzati non reagirono.
Improvvisamente ricordò l’articolo su Bhagavan e iniziò una preghiera: “Se avrò successo in questa caccia non solo ti manderò una cifra di mille rupie ma ti manderò anche la testa e la pelle della tigre”.
In quei giorni, i lavoratori comuni, ricevevano una paga di un quarto di rupie al giorno. La paralisi lo lasciò non appena finì la preghiera quindi fu in grado di uccidere la tigre al primo colpo.
Il principe mantenne la promessa quindi due giorni dopo apparve il postino con mille rupie. Per uno strano gioco del destino diede il denaro a me invece che a Chinna Swami. Io lo portai a Bhagavan che reagì come se niente fosse: “Sì, aspettavo questo regalo. Prendi i soldi e portali a Chinna Swami”.
Quando portai i denaro a Chinna Swami egli dimenticò immediatamente la mia disputa e mi fece un grande sorriso. La pelle di tigre promessa arrivò circa una settimana dopo. Bhagavan sedette su di essa per alcuni minuti mentre un fotografo locale fece alcune foto.
Più tardi Chinna Swami mi disse: “Hai avuto coraggio, perché è stato Bhagavan a dirti di eseguire questo progetto.
In questo momento Bhagavan non mi rivela i suoi piani e neanche tu sembri propenso a farlo. Questa è l’unica difficoltà che ho con te. Sto solo cercando di fare il mio lavoro quindi per favore non essere arrabbiato con me”.
Usai  il denaro per comprare cemento e legna per la stalla. Dopo quattro giorni, quando tutti i soldi furono finiti, Chinna Swami riprese a lamentarsi con me.
Un devoto venuto a vedere Bhagavan chiese:”Di cos’altro avete bisogno?, forse posso aiutare”
Gli dissi che il nostro bisogno più urgente erano quattro tonnellate di legna. Sapevo che questo sarebbe costato molto denaro ma il devoto rimase imperterrito.
“Non c’è problema”, disse, “posso farvi arrivare quella quantità da Madras”
Chinna Swami fu deliziato a sentire tutto ciò perché sapeva che questo avrebbe fatto la differenza sul conto finale.
Il devoto andò a prendere il Dharshan da Bhagavan e poi ritornò a Madras per occuparsi dei nostri affari.
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Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 12/07/2021
La fedeltà viene sostenuta dall’universo
Sebbene il risultato del dibattito fosse inconcludente, Bhagavan mi aveva dato un pò di spazio di manovra. Rifiutandosi di permettere a China Swami di buttarmi fuori e di sostenere il suo progetto mi sembrava che avesse tacitamente approvato la stalla grande. Partendo da questo presupposto continuai a scavare i fossati per le fondamenta. Chinna Swami non cercò di fermarmi ma mi sottopose ad un costante assalto di lamentele, per lo più sul costo del progetto. Per Chinna Swami era una situazione davvero insolita, era abituato ad esercitare un potere assoluto, così l’intervento di Bhagavan a mio sostegno era qualcosa di straordinario. Le implicazioni di questa sua risposta non sfuggirono a China Swami. Egli giunse alla conclusione che ci doveva essere stato qualche accordo tacito tra Bhavan e me, sul progetto della stalla. Questa era l’unica soluzione che spiegava i due insoliti eventi: la mia insubordinazione e l’intervento di Bhagavan a mio sostegno. Chinna Swami non fu in grado di avere delle conferme a sostegno di questa teoria. Era troppo spaventato per avvicinare direttamente Bhagavan poiché, di solito, quest’ultimo lo congedava con un secco: “Vai via!”. E non riuscì neanche avere nessun tipo di conferma da me. Io mi attenni alle parole di Bhagavan e insistetti che il progetto era una mia idea.
Alla sera del terzo giorno andai da Chinna Swami per avere le paghe dei lavoratori. Quella sera, prima di avere la possibilità di consegnargli la lista delle spese, si arrabbiò e gridò:”Non abbiamo denaro. Non possiamo pagare i lavoratori oggi perchè tu hai cambiato il progetto. Come possiamo pagare per un edificio di questa misura?”
Quindi senza nemmeno guardare la lista delle spese lanciò la borsa contenente le monete per le paghe dei lavoratori. Fortunatamente per me la sua mira non era buona. La sua borsa mancò la mia testa per pochi centimetri.
Questa fu per me l’ultima goccia quindi andai a raccontare tutto a Bhagavan.
Bhagavan ascoltò il mio racconto e restò in silenzio per un  po. Alla fine mi parlò e mi fece una lunga lista di cose, incluso il cibo, di cui disse di non avere bisogno. In modo indiretto voleva dire che se alcune spese inutili fossero state  evitate l’Ashram ne avrebbe avuto a sufficienza per il progetto. Da quel momento in poi Bhagavan si rifiutò di mettere il balsamo per le gambe e piedi e usare la noce di Betel.
I devoti osservarono tutti questi scambi quindi decisero di contribuire con del denaro per coprire il deficit. I soldi raccolti si dimostrarono sufficienti per pagare i lavoratori quel giorno ed anche i due giorni successivi.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 10/07/2021 e 11/07/2021
La fede e la devozione verso il Guru
“Lascerò l’Ashram si lamentò ripetutamente Chinna Swami, “perchè quest’uomo sta andando contro i miei piani quindi è meglio che si prenda lui cura dell’Ashram”. Io andrò a vivere in Chengam, una città a quindici miglia o in qualche altro luogo.
Tre devoti andarono da Chinna Swami per capire cosa l’avesse fatto infuriare così tanto. Chinna Swami disse loro: “sto per andare via dall’Ashram perché Annamali Swami sta andando contro tutti i miei progetti. Ritornerò soltanto se Annamalai Swami andrà via dall’Ashram.”
Questi tre devoti andarono da Bagavan e gli dissero: “Chinna Swami e molto arrabbiato e vuole lasciare l’Ashram. Dice che ritornerà soltanto se Annamalai verrà cacciato. “
Bagavan non interferiva mai quando Chinna Swami licenziava i lavoratori oppure mandava via i devoti dall’Ashram ma in questa occasione mi sostenne dicendo: “Se Annamalai Swami se ne va me ne andrò anche io”
Chinna Swami ritirò la minaccia e accettò il fatto che io rimanessi al suo posto ma continuo ad opporsi al mio progetto per la stalla. Quella sera China Swami portò nella sala tutti i devoti residenti e iniziò una discussione relativi ai meriti collegati al suo progetto e al mio.  Bagavan non prese parte a questa discussione semplicemente sedette ad ascoltare.  Tutti i devoti che presero la parola si espressero a favore di una stalla piccola. Io ero l’unico favorevole per il progetto per una stalla grande ma rimasi quieto durante tutta la discussione.
Quando tutti espressero la loro opinione Chinna Swami pose fine alla discussione. Ora votiamo tutti disse: “ Ė meglio costruire una stalla grande o piccola?”
Tutti votarono per il progetto di Chinna Swami, soprattutto perché lo temevano. Io non votai affatto quindi Bagavan indagò: “Qual’è la tua opinione?”
Gli dissi: “Penso che dovremmo costruire una grande stalla sulle fondamenta che ho iniziato stamattina.
Bagavan non diede il minimo indizio su quale progetto preferisse. Quando uno dei devoti suggerì che stessi portando avanti il progetto che segretamente Bagavan mi assegnò, lui non confermò e non negò l’idea. Rimase neutrale fino alla fine. Dopo che ebbi espresso la mia opinione sulla questione Bagavan commentò: “Oggi vi siete divisi in due fazioni, vediamo alla fine quale delle due idee si materializza. Questa fu l’ultima parola sulla questione. Dopo avere parlato si alzò e lasciò la sala.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 09/07/2021
Solo il Guru è la vera guida
Fui sorpreso di quanto facilmente avessi acquisito tutte le necessarie abilità per fare da supervisore alle costruzioni. La maggior parte dei devoti residenti fu anch’essa meravigliata. Uno dei cuochi dell’Ashram chiese a Bagavan: “Annamalai Swami ha molta devozione verso Bagavan, questo è facile a comprendersi, ma è diventato anche un esperto di costruzioni, apparentemente senza nessuno studio o precedente esperienza. Com’è possibile questo?”
Bagavan disse: “nella sua ultima vita era un ingegnere. Dai vari indizi e commenti velati era chiaro che Bagavan conoscesse le vite precedenti di almeno alcuni suoi devoti. Generalmente teneva questa conoscenza per se. Era molto insolito che facesse un’affermazione esplicita come questa, un’affermazione che precisava cosa fosse stato un devoto nella vita precedente. Il mio successivo compito fu di fare da supervisore alla costruzione della stalla.
Chinna Swami aveva fatto un contratto con un muratore locale quindi la stalla non doveva costare più di 500 rupie. Chinna Swami pensava che sarebbe stato sufficiente in quanto a quel tempo Lakshmi era l’unica mucca dell’Ashram. Bagavan voleva una stalla più grande ma per qualche ragione decise di non dirlo a Chinna Swami. Verso le dieci del mattino Chinna Swami organizzò una Muhurtham, cerimonia inaugurale sul luogo.
Dopo che se ne andarono Bagavan mi disse che il progetto doveva essere cambiato.
“Nei prossimi anni arriveranno molte mucche!”, mi disse. “Anche costruendo una stalla grande ci saranno così tante mucche che alcune di loro dovranno essere tenute all’esterno. Dobbiamo fare una stalla più grande. Tu, al posto di questo muratore, devi fare da supervisore alla sua costruzione.”
Mi portò nell’angolo dell’Ashram dove ora si erge la stalla e mi mostrò dove avrei dovuto costruirla segnando delle linee a terra. Non misurammo la lunghezza della linee ma Bagavan mi disse che i muri dovevano essere lunghi 15 metri. Quando fu soddisfatto di come avevo compreso il progetto fece un’aggiunta peculiare:”Se viene da te Chinna Swami per chiederti perchè hai cambiato progetto, non dirgli che te l’ho detto io di farlo. Fingi di essere tu il capo del progetto, con la tua autorità. Non chiesi mai a Bagavan perché voleva fosse tenuto segreto il suo ruolo. Ancora oggi rimane un mistero. Impegnai immediatamente alcuni lavoratori per scavare le fondamenta. Chinna Swami era tornato in ufficio così potemmo iniziare a lavorare al nuovo progetto, senza che lo sapesse. Verso l’una del pomeriggio decise di venire a vedere i nostri progressi. La sua risposta iniziale fu un muto shock ma dopo che ebbe assimilato le implicazioni di quello che stavo facendo mi chiese in tono sarcastico: “Hai cambiato il progetto!! Ora è un progetto molto grande. Chi ti ha dato l’autorità di cambiarlo?”
Risposi che lo stavo facendo con la mia autorità. Chinna Swami mi chiese di ritornare al progetto originale ma io mi rifiutai.Gli dissi che era necessaria una stalla più grande e che intendevo portare avanti il mio progetto. Comprensibilmente Chinna Swami si arrabbiò molto quando mi rifiutai di obbedirgli.
“Perché hai cambiato il progetto?
Io sono il Sarva dikari, direttore di questo Ashram. “
Quando mi rifiutai di cambiare progetto mi insultò ma nessuna delle sue minacce mi persuasero a seguire i suoi ordini.
“Sto iniziando a sviluppare l’Ashram. Come posso fare se non obbedisci alle mie istruzioni? Fai tu il Sarva Dikari! Io andrò altrove!”
Quando Chinna Swami capì che io non avrei cambiato idea si allontanò e si sedette su una roccia al di fuori dell’Ashram. Era per lui una situazione molto difficile e non aveva avuto nessuna esperienza di lavoratori che gli avessero disobbedito in modo così evidente.
Io ritornai a fare da supervisore al lavoro così che ciò che accadde dopo viene dal racconto di alcuni devoti.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 08/07/2021
L’importanza di portare a termine il proprio dovere
Annamalai è uno dei nomi in Tamil per Arunachala, significa montagna irraggiungibile o inavvicinabile. Accettaì l’incarico e mi accinsi ad eseguirlo. Avevo dei seri dubbi sulle mie capacità di compierlo adeguatamente ma poiché Bagavan mi aveva dato istruzioni per farlo, non potevo rifiutarmi. Erresi alcune impalcature in modo da potere sedere di fronte al muro. Sedetti là per tre giorni a giocare con la calce, cercando di fare qualcosa che assomigliasse ad Arunachala. Fallì in tutti i miei tentativi. La mia determinazione non era sufficiente per sopperire alla mia mancanza di abilità ed esperienza. A metà del terzo giorno Bagavan, vedendo che non stavo facendo progressi, si arrampicò sulla scala e si sedette vicino a me. Mi mostrò come fare il lavoro e quale tecnica usare. Dopo avere ascoltato e osservato Bagavan per alcuni minuti, improvvisamente compresi coma fare il lavoro. Quando Bagavan fu soddisfatto di come avevo padroneggiato la tecnica mi lasciò finire da solo. Completai il lavoro prima della fine di quel terzo giorno. Il giorno successivo seguendo le istruzioni di Bagavan  feci un altro bassorilievo identico all’interno, sopra la porta dell’entrata. Entrambe queste figure sono ancora là. Mi è stato detto che oggi sono dipinte di blu così risaltano sui muri imbiancati.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 07/07/2021
A volte bisogna camminare da soli per crescere
Ascoltando le sue parole sorse in me una grande determinazione. Anche se questo intero corpo verrà distrutto nel servizio di Bagavan pensai: “Mi atterrò sempre alla sua parola e farò sempre qualunque cosa mi chieda”. Quindi dissi a Bagavan che volevo continuare.
Quando il magazzino fu finito, Bagavan mi chiese di fare un bassorilievo di Arunachala. Volevo che fosse fatto di calce e gesso. Mi aveva già insegnato come fare la calce ma non avevo idea di come scolpire un’immagine a tre dimensioni.
“Non so come iniziare una figura come questa”, gli dissi. Bagavan prese un pezzo di carta e vi disegnò Arunachala, oltre la cima c’erano tre picchi inferiori allineati contro il cielo. Mentre stava finendo di rappresentare l’immagine mi disse che il picco principale rappresentava Shiva mentre quelli secondari  Ambar, Vinayaka e Subramanian. Bagavan mi fece vedere l’immagine e mi disse di cercare di riprodurrla ma anche che non aveva idea di come modellare la calce. Questa volta Bagavan si rifiutò di darmi qualche indizio.
Bagavan disse: “Questa montagna è Annamalai e anche tu sei Annamalai. Dovresti sapere come farlo senza che io te lo dica”
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 06/07/2021
Le difficoltà fanno crescere
Mentre stavo ancora imparando il mestiere, occasionalmente mi sentì molto frustrato. C’erano molti problemi difficili da superare. Inoltre era estate, non c’era ombra e il calore era insopportabile. Parecchie volte mi venne il pensiero perchè Bagavan mi stesse facendo fare questo lavoro in pieno sole estivo. Una volta mentre tali pensieri attraversavano la mia mente, Bagavan venne a vedere il lavoro. Intuendo il mio stato d’animo mi disse:
 “pensavo che se ti avessi chiesto di eseguire qualsiasi lavoro tu lo avresti eseguito volontieri. Presumevo che tu fossi capace di farlo. Se non puoi farlo oppure trovi difficile farlo semplicemente lascia stare.”
Bagavan mi stava dando la possibilità di ammettere la sconfitta ma io mi rifiutai di afferrarla. Per alcuni minuti prima dell’arrivo di Bagavan avevo avuto pensieri di ammutinamento. Ora ascoltando le sue parole sorse in me una grande determinazione.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 05/07/2021
La fiducia nel Guru produce stabilità
Fu durante la costruzione del magazzino che iniziai i miei primi scontri con Chinna Swami. Egli aveva le sue idee su come andavano costruiti gli edifici e continuava ad insistere che io le mettessi in pratica. Dovetti rifiutarmi perchè avevo già ricevuto ordini chiari da Bagavan. Non avrei mai potuto fargli capire che gli ordini di Bagavan avevano la precedenza.Abbiamo avuto molti scontri riguardo a questo poiché io non acconsentì neanche una sola volta di seguire le sue istruzioni. La mia intransigenza fece sì che Chinna Swami si arrabbiasse molto con me, ritenendo che io stessi contrastando la sua autorità. Ad ogni modo io non ero affatto preoccupato per la sua disapprovazione.  Mi attenevo agli ordini ricevuti da Bagavan perché sapevo che era inappropriato andare contro la sua volontà. Sebbene a quel tempo non potessi saperlo eravamo destinati ad avere liti di questo genere riguardo a quasi ogni edificio avrei dovuto costruire.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 04/07/2021
La persona giusta nel momento giusto
Bagavan sapeva che ero agitato a causa della mia mancanza di esperienza quindi mi aiutò. I lavoratori all’inizio sospettavano che io non avessi idea di quello che stessi facendo. Ma furono sufficientemente diplomatici da rimanere zitti. Ad ogni modo dopo che ebbi assorbito da Bagavan un po di conoscenza al riguardo, presi sufficientemente coraggio da disegnare alcuni semplici progetti. Ci deve essere stato qualcosa di buono in essi poiché quando iniziai a spiegarli ai lavoratori essi iniziarono ad avere un’opinione  più favorevole su di me.
Mentre lavoravano,  i lavoratori e le lavoratrici, iniziarono a fare petegolezi su questioni mondane. Il capomastro sembrava incoraggiare tale comportamento scherzando con loro in maniera molto triviale.
Avevo vissuto una vita piuttosto protetta fino ad allora quindi trovai il ,loro comportamento disgustoso. Alla fine andai a dirlo a Bagavan: “Per fare da supervisore devo stare vicino ai lavoratori ma parlano sempre di questioni mondane in modo molto volgare. La mia mente è un po disturbata dai loro discorsi. Bagavan annuì con il capo ma non diede risposta. Più tardi fui piacevolmente sorpreso di scoprire che il capomastro era stato sostituito da Upu Swami. Fu un grande miglioramento rispetto al suo predecessore. Aveva studiato i Veda e testi filosofici in Tamil. Insieme ci trovammo molto bene.
Bagavan sembrava avere un’innata conoscenza che suppliva la sua mancanza di esperienza. Sembrava sempre prendere la decisione giusta al momento giusto. Per esempio: c’erano tre larghi archi all’interno del magazzino e i muratori che gli avevano costruiti non avevano fatto un buon lavoro e nei muri sulla cima di ogni arco erano apparse delle crepe. Bagavan mi diede istruzioni dettagliate su come riparare le crepe e come inserire dei cunei sulla cima di ogni arco per rafforzarli. Non so come conoscesse queste cose ma sono certo che non aveva mai costruito un arco in muratura in precedenza. Questi cunei di pietra sono ancora visibili.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 03/07/2021

Karma Yoga-la crescita
Questi tre edifici, il samadhi della madre di Bagavan, la vecchia sala da pranzo e la vecchia sala, erano le tre strutture principali che erano state erette sino al 1928, l’anno del mio arrivo. Oltre a queste c’erano alcune capanne fatte di foglie e noci di cocco, che venivano usate per i devoti residenti e alcuni capannoni con tetto di paglia. Questo era lo stato dell’Ashram quando Bagavan mi chiese di fare da supervisore alla costruzione del magazzino.
Ranga Swami, l’uomo che ci aveva donato il divano per Bagavan, fece una donazione all’Ashram per la costruzione di una stalla. Promise che avrebbe donato delle mucche quando la stalla fosse stata terminata. Chinna Swami pensava invece che sarebbe stato più utile per l’Ashram un magazzino. Continuò però a costruire l’edificio nella forma di una stalla, semplicemente per compiacere Ranga Swami. Ma appena fu finito lo convertì in un magazzino. La conversione fu solo parziale.
Ranga Swami fu comprensibilmente irritato a questo cambiamento di progetto. Venne a insultare Chinna Swami in termini molto chiari affermando che stesse sprecando il suo denaro ma Chinna Swami semplicemente rimase quieto e assimilò tutto. Questo magazzino fu il mio primo grosso lavoro di costruzione. Ero veramente preoccupato perchè non avevo nessuna esperienza nella costruzione degli edifici. Mio padre era un imminente costruttore ma non mi aveva mai insegnato il mestiere
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 02/07/2021
Tutti si trasforma continuamente
C’è un’altra storia interessante connessa con i primi tempi della vecchia sala.
All’inizio non c’era nessun divano nella sala, Bagavan semplicemente sedeva su una panchina di legno in un angolo della stanza. Più tardi, un uomo chiamato Ranga Swami portò un sofà e chiese a Bagavan di sedersi. Quando egli rifiutò, Ranga Swami cominciò a piangere. Pianse per tre giorni di seguito nella sala implorando Bagavan di accettare il suo dono. Alla fine del terzo giorno Bagavan scese dalla sua panchina e andò a dormire sul divano. Da quel giorno in poi passò la maggior parte del tempo seduto o a dormire su questo divano.
C’è un’altra storia poco nota sull’edificio che copre il Samadhi della madre
In origine il lingam era stato coperto con una piccola capanna fatta di foglie di noci di cocco. Verso la metà degli anni venti un gruppo di costruttori degli anni venti cercò di cuocere dei mattoni vicino all’Ashram. Poichè la cottura dei mattoni non riuscì adeguatamente la abbandonarono. Bagavan, poco propenso a sciupare qualunque cosa fosse anche remotamente utile, decise che i mattoni potevano essere usato per costruire un muro attorno al Samadhi della madre. Alcuni giorni dopo, Bagavan e tutti i devoti residenti, si disposero in una linea tra il forno e il samadhi. Passandosi i mattoni l’uno con l’altro furono in grado di trasferirli fino all’Ashram durante la notte. Il giorno seguente fu costruito un muro attorno al Samadhi. Bagavan stesso fece tutto il lavoro all’interno del muro mentre un muratore professionista lavorò all’esterno. Il nuovo edificio fu completato con un tetto di foglie. Tra questo edificio e la vecchia sala, dove ora si erge la sala del Samadhi di Bagavan, c’era una lunga costruzione contenente la sala da pranzo originale e la cucina.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 01/07/2021
Niente viene all’esistenza per caso
Adesso il muro è alto solo un metro e cinquanta. Poco dopo la sua ultimazione il terreno su entrambi i lati fu rialzato e livellato. Oggi sopra il terreno si erge solo 1,5 metri del muro. Come nota finale a questa storia dovrei dire che alcuni dei devoti avevano in mente di costruire un muro di recinzione. Questa idea dovette essere abbandonata perché non avevano il denaro per pagarlo.
Dopo che il lavoro al muro fu terminato, Bagavan mi chiese di fare da supervisore alla costruzione del magazzino che è ora di fronte alla porta della cucina. Prima di fare un resoconto di come sorsero questo edificio e molti altri, sarà utile spiegare come appariva l’Ashram in quei giorni. Quando arrivai nel 1928 Bagavan viveva nella vecchia sala. Quest’edificio è stato completato soltanto recentemente. In precedenza Bagavan aveva vissuto in una piccola stanza che era parte dell’edificio che copriva il Samadhi di sua madre.
Ramana Asahram crebbe intorno al Samadhi della madre di Ramana Maharshi. Dopo che essa realizzò il Sé nel momento della morte nel 1922 il suo corpo fu sepolto sul lato sud di Arunachala.
Chinna Swami divento il capo dell’Ashram verso la fine del 1928. Chinna Swami era il fratello più piccolo di Bagavan e Inizialmente andò a vivere con lui. Chinna Swami significa piccolo Swami.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 30/06/2021
Difendi il tuo Guru
Mentre stavo lavorando a questo muro l’esattore di Tiruvannamalai venne ad osservarmi lavorare. Dopo alcuni minuti commentò: “Perchè stai costruendo un muro così grosso?”, “Quale sciocco ti ha proposto questo progetto?”
Non mi piaceva sentire insultare Bagavan in quel modo così gli dissi con molto ira: “ Vai a berti un caffè vicino all’ufficio di Swami e non venire qui a interferire con il mio lavoro. Se verrai ancora a fare affermazioni di questo genere ti picchierò con i miei sandali”.
Gli parlaì così perche mi ricordaì un’affermazione di Rama Krishna Paramahansa che diceva: “Se qualcuno parla male del tuo Guru dovresti colpirlo”.
L’esattore di tasse andò da Swami a lamentarsi e Swami venne da me a chiedermi perchè gli avessi parlato in quel modo. Quest’uomo è venuto da me chiedendomi: “Quale sciocco ti ha proposto questo progetto?”
Sto seguendo il progetto di Bagavan. Chi crede di essere per insultare il mio Guru?
Swami sembrò accettare la mia risposta, se ne andò con l’esattore e non menzionò più la questione. Dovetti spiegare il mio peculiare comportamento ma il fatto è che in quei giorni ero una testa calda e molto ansioso di proteggere l’onore e il buon nome di Bagavan. Quando il lavoro fu finito aggiunsi due serie di scalini di pietra uno sul lato occidentale e l’altro nel mezzo così che Bagavan e i devoti potessero oltrepassare facilmente quando si dirigevano ad Arunachala.
Il giudizio e l’intuizione di Bagavan alla fine ebbero giustizia. Durante il monsone che seguì la costruzione del muro, il corso d’acqua dietro l’Ashram ruppe gli argini. Fortunatamente il muro fu sufficientemente forte per sostenere la pressione dell’acqua e deviare l’acqua lontano dall’Ashram.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 29/06/2021
A volte bisogna eseguire senza comprendere
Nei primi anni dello Shri Ramana Ashram, il corso d’acqua che ora è dietro il muro a nord, fluiva in mezzo all’Ashram. Bagavan mi chiese di costruire questo muro per impedire al fiume di entrare nell’Ashram cosicché saremo stati protetti dalle acque in piena che scendevano dalla collina durante la stagione delle piogge. C’era già una piccola protezione  fatta di terra nella parte nord dell’Ashram ma Bagavan sembrava pensasse che non bastasse per contenere una piena. Mentre Bagavan stava delineando il progetto mi raccontò alcuni dei problemi che l’Ashram aveva avuto nel passato.
Dopo i nostri primi anni qui dopo ogni pioggia intensa si formava un torrente profondo un paio di metri, che scorreva nel canale che attraversava l’Ashram. Bagavan mi disse che voleva costruire un grande muro di sassi e mattoni lungo circa 100 metri, che avrebbe permanentemente deviato il corso d’acqua. Bagavan usava la parola “rakshanai” che significa protezione per definire questo muro. Mi disse che avrebbe protetto l’ashram contro tutte le inondazioni future. Le istruzioni di Bagavan furono di costruire due muri paralleli, leggermente inclinati uno verso l’altro. Questi muri dovevano essere  alti 1,80 metri e separati sulla cima di circa 2,5 metri. Mentre costruisci i muri, consigliò Bagavan, riempi lo spazio tra essi con fango. Se mischi acqua e terra insieme e le comprimi allora diventerà molto forte. Mentre stavo eseguendo questi lavori parecchi gruppi di devoti vennero ad osservare e alcuni di loro iniziarono a scherzare in quanto non si fidavano della validità del progetto e pensavano che stessimo spreccando i soldi dell’Ashram, che in quel periodo erano pochissimi.
Io rimanevo imperturbato di fronte ai loro commenti e critiche perchè sapevo che stavo semplicemente eseguendo le istruzioni di Bagavan.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 28/06/2021
Ubbidienza e perseveranza
Il mio lavoro di attendente durò solo circa un mese, dopo di che Bagavan decise che sarei stato più utile come supervisore delle costruzioni all’interno dell’Ashram. Il primo accenno di questo progetto su di me giunse mentre mi stavo occupando degli usuali doveri nella sala. Bagavan improvvisamente mi si rivolse e disse: “Un uomo sta costruendo un muro vicino al serbatoio dell’acqua. Vai a vedere cosa sta facendo”
Sembrava un’istruzione piuttosto vaga ma feci del mio meglio per eseguirla. Osservai il muratore per alcuni minuti e poi gli chiesi cosa stesse facendo. Egli rispose: “Rama Swami mi ha detto di costruire un muro qui.”
Ritornai nella sala e dissi a Bagavan ciò che il muratore mi aveva detto e gli feci un breve rapporto su come stava progredendo il lavoro. Alcuni minuti dopo Bagavan mi guardò e ripetè la sua istruzione originaria:”Vai a vedere ciò che sta facendo”
Leggermente perplesso uscì e ancora una volta chiesi al muratore cosa stesse facendo. Egli rispose: “Te l’ho già detto, sto costruendo un muro”
Poiché non vedevo nulla di sbagliato nel muro o nel modo in cui veniva costruito, non potevo comprendere perchè Bagavan fosse così insistente sul fatto che io controllassi le sue attività. Ritornai da Bagavan e gli feci un ulteriore rapporto. Alcuni minuti dopo Bagavan ripetè la sua istruzione per la terza volta: vai a vedere ciò che sta facendo.
Del tutto comprensibilmente, il muratore si irritò quando tornai per la terza volta a chiedergli cosa stesse facendo:”Sei pazzo? Ti ho già detto che sto costruendo un muro. Non riesci a vedere da solo cosa sto facendo?”
Era del tutto chiaro che stava costruendo un muro in maniera ragionevolmente competente.Non c’era giustificazione per le mie ripetute domande. Mi sentivo obbligato di farle soltanto perché Bagavan mi aveva chiesto di dirgli cosa stesse accadendo. Per la terza volta tornai nella sala e riportai ciò che il muratore aveva detto.
Dopo essere rimasto silente per alcuni minuti Bagavan mi si rivolse dicendo: “D’ora in poi qualcun altro si prenderà cura del tuo lavoro nella sala. Vai a fare da supervisore a quel muratore e assicurati che il lavoro venga svolto nella maniera giusta. La mia reazione a questo nuovo compito fu: perché Bagavan non mi ha dato subito questa istruzione?
Perchè mi ha fatto andare avanti e indietro per tre volte prima di dirmi quale fosse la sua vera intenzione?
Più tardi capì che Bagavan mi stava addestrando al suo metodo personale per farmi fare da supervisore. Sebbene qualche volta mi abbia istruito in dettaglio, in molti dei lavori che mi assegnò mi diede soltanto piccole indicazioni su ciò che volesse fosse fatto. Dovevo capire ciò che Bagavan realmente intendeva ed eseguire il lavoro conformemente.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 27/06/2021
Lo jnani è l’albero che realizza i desideri
Parecchi anni dopo, Annamalai Swami chiese a Bagavan riguardo a uno di questi versi: “Noi sappiamo dov’è la luna e dov’è il Gange. Ma dov’è quest albero che realizza i desideri?”
Bagavan rispose: “Se ti dicessi dov’è saresti in grado di lasciarlo?”

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Rimasi perplesso per questa insolita risposta ma non spinsi oltre la questione. Alcuni minuti più tardi aprì una copia di Yoga Vasishta. Nella prima pagina trovai un verso che diceva:”  lo jnani è l’albero che realizza i desideri”
Capì immediatamente la risposta di Bagavan.  Prima che io avessi la possibilità di parlarne a Bagavan egli mi guardò e sorrise. Sembrava sapere che avevo trovato la giusta risposta. Dissi a Bagavan del verso ma non fece commenti semplicemente continuo a sorridermi.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 26/06/2021
Moksha-  la liberazione
La rimanente distanza la percorsi a piedi. Al mio arrivo andai dritto da Bagavan. Mi prostrai di fronte a lui e gli raccontai tutto ciò che mi era accaduto. Bagavan confermò quindi che era mio destino rimanere al Ramana Ashram. Guardando mi disse: “Hai del lavoro da fare. Se cerchi di lasciarmi prima di fare il lavoro destinato per te dove potrai andare?”
Dopo avere detto questo, Bagavan mi guardò fisso per circa quindici minuti. Mentre mi guardava udì un verso che si ripeteva continuamente dentro di me. Era così sonoro e chiaro che sembrava che qualcuno avesse acceso la radio. Non avevo mai sentito quel verso in precedenza. Scopri soltanto dopo che era uno dei versi di un poema che scrisse Bagavan che tratta della natura della realtà che si chiama “Ulladu Narpadu Anubandham”.
Lo stato supremo che è lodato e che è conseguito qui in questa vita dalla chiara indagine sul Sè che sorge nel cuore quando viene guadagnata l’associazione con un Sadhu è possibile conseguirsi ascoltando predicatori, studiando o imparando il significato delle scritture, con azioni virtuose o qualunque altro mezzo. Il significato era molto chiaro:restare vicino a Bagavan sarebbe stato più benefico che fare Sadhana da solo in qualche altro luogo. Alla fine dei quindici minuti feci Namaskar a Bagavan e gli dissi:”Farò qualunque lavoro mi ordini di fare ma per favore dammi Moksha(la liberazione). Non voglio diventare uno schiavo di Maya(illusione). Bagavan non diede risposta ma io non fui disturbato dal suo silenzio. In qualche modo il solo porre la domanda aveva reso la mia mente pacifica. Bagavan allora mi chiese di andare a prendere del cibo ma risposi che non ero affamato perchè avevo mangiato da poco. Aggiunsi: non voglio cibo, tutto ciò che voglio è Moksha. Questa volta Bagavan mi guardò, annuì e disse: “Sì, sì”
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 La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 25/06/2021
Una decisione saggia cambia tutti gli eventi
La lunga camminata e la mancanza di cibo mi avevano stancato molto. Mentre mi riposavo cominciai a mettere in discussione la saggezza della mia decisione di lasciare Bagavan. Era chiaro che le cose non erano avvenute nel modo in cui mi ero aspettato. Questo mi indicava che la decisione presa poteva non essere stata corretta. Formulai un piano che pensavo avrebbe messo alla prova la correttezza o meno della mia decisione. Presi un po di fiori e le misi sul Samadhi di Vitthoba e iniziai a rimuoverli due alla volta. Avevo deciso in anticipo che se ci fosse stato un numero dispari sarei tornato da Bagavan altrimenti avrei continuato il piano originale. Quando il risultato indicò che sarei dovuto tornare da Bagavan accettai immediatamente la decisione e cominciai a camminare verso Tiruvannamalai. Una volta che accettai che il mio destino era di restare con Bagavan la mia sorte cominciò a cambiare. Quando entrai nella città il proprietario di un ristorante mi offrì del cibo e del denaro. Si prostrò persino ai miei piedi. Avevo deciso di tornare a Tiruvannamalai con il treno perchè volevo tornare da Bagavan al più presto possibile ma prima di raggiungere la stazione altre persone mi invitarono a casa loro a mangiare.
Avevo deciso di viaggiare senza biglietto in quanto i soldi che avevo non sarebbero stati sufficienti per il viaggio. La mia buona fortuna continuò anche sul treno, sembravo invisibile, io fui l’unica persona a cui non venne chiesto di mostrare il biglietto. Una cosa simile avvenne anche alla fine del viaggio quando mi fermai di fronte al controllore della stazione. Egli disse: “Mi hai già dato il tuo biglietto. Vai, stai bloccando gli altri!”
Così grazie a Bagavan sfuggì ad entrambi i controlli.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 24/06/2021
L’insoddisfazione crea confusione mentale
Ricordo di aver pensato: “Andrò a fare la meditazione sul Sè da qualche altra parte, senza avere la distraente amicizia di nessun essere umano. Andrò in un luogo sconosciuto e mediterò su Dio, mendicherò e condurrò una vita solitaria. Dopo tre settimane dal mio arrivo in Ashram me ne andai per iniziare la mia nuova vita. Non parlai a nessuno, nemmeno a Bagavan, della mia decisione. Partì all’una del mattino in una notte di luna piena e iniziai a camminare verso la città. Attraversai la città, superai il Monastero Easanya e proseguì verso Polur. Non avevo in mente una particolare destinazione, volevo semplicemente allontanarmi dall’Ashram. Passai l’intera notte a camminare e raggiunsi Polur appena dopo l’alba.
Dopo la camminata ero molto affamata e così decisi di andare a mendicare in città. Non fu un grande successo. Visitai 500 differenti case ma nessuno mi diede da mangiare. Un uomo mi disse persino che dovevo tornare a Tiruvannamalai mentre un’altro, che stava servendo un pasto mentre mi avvicinai, mi urlò di andarmene. Alla fine rinunciai e mi avviai verso i limiti della città.
Trovai un pozzo in un campo e passai mezz’ora, immerso in esso con l’acqua fino al collo, sperando che la freddezza dell’acqua calmasse gli spasmi della fame. Allora mi avviai verso il Samadhi di Vitthoba e mi fermai là per un po. Vitthoba fu un santo eccentrico simile a Seshadri Swami che visse a Porul la prima decade di questo secolo. Morì alcuni anni prima che Annamalai vi arrivasse.
Alla fine ottenne qualcosa da mangiare quando un’anziana donna arrivò per fare la Puja. Mi guardò e disse: “Mi sembra che tu sia molto affamato. Non ho molto ma posso darti un po di farinata di miglio”. Così dicendo mi diede circa un bicchiere e mezzo di farinata di miglio. Non fece molto per gli spasmi della mia fame ma fui lo stesso molto felice di riceverla.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 23/06/2021
La coscienza del proprio dovere
Dopo avere distribuito dei dolci alla folla dei devoti mi misi in un posto dove nessuno poteva vedermi e segretamente mi servii di una quantità doppia rispetto a quella che di solito distribuivo. Dopo entrai nella sala e misi il piatto sotto il divano di Bagavan.
Bagavan guardò e disse: “Ne hai preso il doppio degli altri?”
Fui sbalordito perchè ero sicuro che nessuno mi avesse visto farlo, l’ho fatto quando non c’era nessuno nei paraggi. Come fa Bagavan a saperlo?
Bagavan non rispose ma questo mi fece capire che è impossibile nascondere qualcosa a Bagavan. Da quel momento in poi detti per scontato che sapesse sempre ciò che stavo facendo. Questa consapevolezza mi rese più vigile e attento al mio lavoro poichè non volevo più commettere errori simili.
Compito degli attendenti era anche di proteggere Bagavan da eccentrici e fanatici. Ricordo un incidente di questo genere molto chiaramente. Un ragazzo di circa 20 anni apparve nella sala indossando soltanto un perizoma dopo avere annunciato a tutti che anche egli era uno Jnani. Bagavan non fece commenti ma poco dopo si alzò e uscì dalla stanza. Mentre era fuori io colsi l’opportunità per espellere l’impostore. Tutti noi nella sala eravamo irritati dalla sua arroganza e presunzione e devo ammettere che lo trattai piuttosto rudemente mentre lo buttavo fuori.
Quando la pace e la tranquillità furono ristabiliti Bagavan rientrò e assunse la sua abituale posizione sul divano.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 22/06/2021
Il servizio disinteressato
Bagavan non svegliava mai i suoi attendenti. Era il loro dovere essere svegli e pronti anche all’una di notte. Un mattino non riuscì a svegliarmi poiche sognavo di essermi svegliato all’una di notte e di avere eseguito tutti i compiti che vi ho descritto. Alla fine del sogno ritornaì a dormire soddisfatto di avere compiuto il mio dovere. Fui svegliato più tardi da Bagavan che ritornava solo nella sala. Mi scusaì per aver dormito troppo e raccontai che avevo sognato di compiere tutti i miei doveri e soliti servizi per lui e quindi di essere ritornato a dormire. Bagavan rise:
“I servizi che hai fatto per lo Swami del sogno sono per me”.
Quando arrivai a Tiruvannamalai c’erano ancora dei leopardi nell’area. Venivano spesso vicino all’Ashram ed erano soliti andare nell’area dove Bagavan andava urinare. Ricordo che una volta Bagavan ne incontrò uno nei suoi viaggi notturni. Non ne fu minimamente spaventato. Guardò il leopardo e disse:
“Poda vai via!” e il leopardo semplicemente si allontanò. Poco dopo il mio arrivo Bagavan mi diede un nuovo nome dicendo che gli ricordavo un uomo chiamato Annamalai Swami che era stato un suo attendente. Iniziò ad usare questo nome come mio soprannome. Quando i devoti lo udirono seguirono il suo esempio e in giro di pochi giorni la mia nuova identità fu fermamente stabilita. Bagavan visse nello Skundan Ashram sulle pendici di Arunachala dal 1916 al 1922. Annalamai Swami vi morì durante un’epidemia di peste nel 1922.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 21/06/2021

Ogni azione nella quotidianità può diventare un rito
Ricordo di essere andato con lui due volte al lago Samudram che è circa un miglio a sud-ovest dell’Ashram. Un’altra volta lo accompagnai persino alla foresta vicina dove si trovava Khatu Shiva Ashram, a circa due miglia dall’ashram. In quell’occasione Ganapati Muni venne con noi perchè Bagavan voleva mostrargli un albero speciale che cresceva lì. In quella occasione sgattaiolammo fuori dall’ashram mentre gli altri facevano il riposo pomeridiano. Se fossimo stati visti tutti nell’ashram avrebbero cercato di venire con noi.
Bagavan era sempre felice di fare le sue passeggiate. Era solito dire che se non camminava sulle sue colline, almeno una volta al giorno, le sue gambe diventavano rigide e gli facevano male.
Bagavan dormiva solo quattro o cinque ore al giorno. Questo significava lunghe ore di lavoro per gli attendenti perché uno di noi doveva sempre essere in servizio quando egli era sveglio. Non dormiva mai dopo pranzo mentre la maggior parte dei devoti lo faceva.Bagavan utilizzava questo momento quieto per nutrire tutti gli animali dell’Ashram e per fare un giro al fine di ispezionare qualunque lavoro di costruzione fosse in corso. Bagavan, di solito, andava a dormire verso le dieci di sera ma verso l’una di notte si svegliava per andare in bagno. Quando tornava si sedeva per un ora prima di ricominciare a dormire. Poi tra le tre e le quattro si svegliava e andava in cucina a tagliare le verdure. Questi viaggi notturni diventarono una sorta di rituale sia per Bagavan sia per gli attendenti.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 20/06/2021
La via della riduzione
I vestiti di Bagavan consistevano di Kaupinam e Dhoti. Per la maggior parte del tempo indossava soltanto un kaupinam, una striscia di tela che copriva i genitali. Questo era tenuto fermo da un’altra striscia di tela che veniva legata attorno ai fianchi. Occasionalmente quando faceva freddo indossava un Dhoti. I Dhoti sono strisce di tela che di solito si legano intorno alla vita e scendono fino ai piedi. Bagavan preferiva legare il suo in modo da coprirsi il torace fino alle cosce.
Quando arrivò al Tirumanavalai nel 1896 gettò via tutti i suoi vestiti personali inclusi i suoi vestiti. Non indossò più vestiti normali. Bagavan generalmente andava a fare una breve passeggiata circa tre volte al giorno. A volte andava in un’area adiacente allo Sri Ramana Ashram, dove lo raggiungevano dei devoti. Altre volte passeggiava alle pendici di Arunachala. Aveva smesso di fare Giri Pradakshina nel 1926 ma andava ancora occasionalmente a fare una lunga passeggiata.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 19/06/2021
L’indagine sul Sé
Negli anni successivi ebbi molte altre conversazioni spirituali con Bagavan ma il suo messaggio fondamentale non cambiò mai: “Fai indagine sul Sé, smetti di identificarti con il corpo e cerca di essere consapevole del Sé che è la tua vera natura. Prima di queste conversazioni avevo speso parecchio tempo per fare ed elaborare Puja e Anushthanas. In un certo punto Bagavan mi disse.” Non hai più bisogno di fare queste attività. Se pratichi l’indagine sul Sè sarà sufficiente” .
I miei compiti come attendente erano piuttosto semplici e presto imparai che cosa fare. Quando i devoti portavano delle offerte dovevo tenerne un pò come prasad, dovevo anche assicurarmi che gli uomini sedessero da una parte e le donne dall’altra. Quando Bagavan usciva un attendente andava con lui mentre l’altro andava a pulire la sala. Dovevamo pulire le sue vesti. Al mattino presto scaldavamo l’acqua per il bagno e se andava a fare qualche passeggiata uno di noi lo doveva sempre accompagnare.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 18/06/2021
Chi sono Io?
Il seguente consiglio pratico fu scritto da Bagavan nel 1920. Nella frase, “Sii ciò che sei”, esso incapsula i suoi insegnamenti fondamentali. Tutti i nuovi visitatori venivano incoraggiati a leggere il saggio intitolato “Chi sono io?”
Secondo Bagavan la mente cesserà soltanto per mezzo dell’indagine “Chi sono Io?”
Il pensiero, “Chi sono Io?”, distruggerà per mezzo dell’indagine gli altri pensieri e sarà esso stesso bruciato.
Se sorgono altri pensieri, senza cercare di completarli, uno dovrebbe interrogarsi: “A chi sono sorti pensieri?”, “Cosa importa quanti pensieri sorgono?”, “A chi è sorto questo pensiero?”
Sicuramente tutti risponderanno:”A me”. Se quindi si investiga:”Chi sono Io” allora la mente ritornerà alla sua sorgente e il pensiero che era sorto cesserà anche esso. Praticando in questo modo aumenta la capacità di dimorare nel Sè quindi nella sua sorgente.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 17/06/2021
Il Sè
Sri Ramana affermava che si poteva fermare questo processo privando l’Io di tutte le percezioni con cui si identifica. Sri Ramana insegnava che questo pensiero “Io” è un’entità irreale e che sembra esistere soltanto quando si identifica con altri pensieri. Ha detto che se uno riesce a spezzare l’Io con i pensieri con cui si identifica allora il pensiero “Io” stesso si placherà e alla fine scomparirà. Sri Ramana suggeriva che questo poteva essere fatto aggrappandosi al pensiero “Io”, cioè il sentimento interiore del “IO” e “Io sono”, a esclusione di tutti gli altri pensieri. Come aiuto per favorire questo processo egli raccomandava costantemente di interrogarsi: “Chi sono Io”, “Da dove sorge questo Io?”.
Disse che se si riesce a mantenere l’attenzione su questo sentimento interiore dell’Io e se si possono escludere tutti gli altri pensieri allora il pensiero “Io”comincerà a recedere nel centro cuore. Questo secondo Sri Ramana è quanto un devoto può fare da se stesso.
Quando ciò avviene, la mente e il Sé individuale, che secondo Sri Ramana equivalgono al pensiero “Io”, svaniranno e solo l’Atman o il Sé rimarrà.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 16/06/2021
Lo scopo della vita secondo Sri Ramana
L’insegnamento di Sri Ramana appartiene a una scuola di pensiero chiamata Advaita Vedanta. Ad ogni modo egli diceva che i suoi insegnamenti venivano dalla sua esperienza piuttosto che da qualunque cosa avesse letto o udito. Bagavan e altri insegnanti advaita insegnano che il Sè o Atman è l’unica realtà esistente e che tutti i fenomeni sono apparizioni indivisibili all’interno di essa. Lo scopo ultimo della vita secondo Bagavan è di trascendere l’illusione di essere una persona individuale che funziona attraverso un corpo e una mente, in un mondo di oggetti separati interagenti. Una volta che questo è stato raggiunto si diventa consapevoli di ciò che realmente si è.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 15/06/2021
Il cammino spirituale
Dopo 10 giorni dal mio arrivo chiesi a Bagavan come fare ad evitare la miseria. Questo fu la prima domanda spirituale che fecci a Bagavan. Bagavan rispose: “Dovesti sempre aggrapparti al Sé. Non dare attenzione al corpo e alla mente. Identificarti con essi è miseria. Tuffati profondamente nel cuore, la sorgente dell’essere e della pace e stabilisciti là.
Quindi gli chiesi come fare a conseguire la realizazzione del Sè ed egli mi diede una risposta: “Puoi conseguire la realizzazione del Sè se abbandoni l’identificazione con il corpo e mediti sul Sè”
Mentre meditavo su questi commenti Bagavan mi sorprese dicendo: “Ti stavo aspettando. Mi chiedevo quando saresti arrivato.?!?”
Come nuovo arrivato ero troppo timoroso per chiedergli come lo sapesse o da quanto mi stesse aspettando. Ad ogni modo fui colpito a sentirlo parlare così poiche sembrava indicare che era mio desino rimanere con lui.
Alcuni giorni dopo gli fecci un’altra domanda:”Gli scienziati hanno inventato grandi cose che possono farti viaggiare nel cielo. Perchè non crei e ci dai un aeroplano spirituale con il quale possiamo attraversare rapidamente e facilmente il mare del Samsara?”
La conoscenza del Sè è l’aeroplano di cui hai bisogno.E’ diretto, veloce e facile. Stai già viaggiando molto velocemente verso la realizzazione. E’ soltanto a causa della tua mente che sembra non ci sia movimento.
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 La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 14/06/2021
Le domande degli allievi
Come faccio a mettere insieme: accettazione del flusso della vita, conciliazione delle ambizioni personali della vita per essere e avere,  vivere come se le ambizioni fossero già realtà?
La risposta del Maestro:
“Vivere nel presente è la chiave, sempre essere nel presente, Normalmente viviamo nel passato o nel futuro, immaginando, continuando a rimanere negli stessi pensieri ossessivi. Quando vivi nel presente disconnetti con il passato e con il futuro, disconnetti dagli oggetti esterni, dal tempo etc. Quando disconnetti allora stai nel presente, quindi sperimenti la pace e riesci ad entrare nel tuo Sé, questo processo si chiama autorealizzazione.
Qual’è la differenza tra comunicare e volere?
La comunicazione c’è sempre, come un impulso che va sempre avanti. Invece il concetto di volere nasce dal desiderio , che è direttamente collegato con il tuo Ego.
Devi avere una chiarezza sui tuoi doveri, esigenze e sui tuoi doveri. Ricordati che i desideri sono interminabili, uno dopo l’altro senza fine. Finchè abbiamo desideri perdiamo la nostra pace. Quando siamo concentrati sui nostri desideri perdiamo anche la chiarezza sui nostri doveri. Quindi le virtù sono da seguire mentre i vizi sono da evitare.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 13/06/2021
Le prime domande spirituali di un dicepolo ad un grande Guru
Man mano che i giorni passavano mi convincevo sempre di più che Bagavan fosse il mio Guru. Questo mi diede la spinta di stabilirmi nell’Ashram quindi chiesi al fratello minore di Bagavan se potevo lavorare in Ashram. Lui mi disse che potevo essere utile come attendente di Bagavan. Dopo 10 giorni dal mio arrivo chiesi a Bagavan come fare ad evitare la miseria. Questo fu la prima domanda spirituale che fecci a Bagavan.
Bagavan rispose: “Dovesti sempre aggrapparti al Sé. Non dare attenzione al corpo e alla mente. Identificarti con essi è miseria. Tuffati profondamente nel cuore, la sorgente dell’essere e della pace e stabilisciti là.
Quindi gli chiesi come fare a conseguire la realizazzione del Sè ed egli mi diede una risposta: “Puoi conseguire la realizzazione del Sè se abbandoni l’identificazione con il corpo e mediti sul Sè”
Mentre meditavo su questi commenti Bagavan mi sorprese dicendo: “Ti stavo aspettando. Mi chiedevo quando saresti arrivato.?!?”
Come nuovo arrivato ero troppo timoroso per chiedergli come lo sapesse o da quanto mi stesse aspettando. Ad ogni modo fui colpito a sentirlo parlare così poiche sembrava indicare che era mio desino rimanere con lui.
Alcuni giorni dopo gli fecci un’altra domanda:”Gli scienziati hanno inventato grandi cose che possono farti viaggiare nel cielo. Perchè non crei e ci dai un aeroplano spirituale con il quale possiamo attraversare rapidamente e facilmente il mare del Samsara?”
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 12/06/2021

Il silenzio è una benedizione
Arrivai verso l’una del pomeriggio. Mentre mi avvicinavo alla sala yoga, parte del sogno che avevo avuto nel villaggio si ripeté nella realtà. Vidi Bagavan che scendeva dalla montagna, attraversava l’ashram e si fermava all’esterno della sala Yoga. Lo vidi lavarsi i piedi con l’acqua del suo kamandala. Poi entrò. Io spruzzai un po di quest’acqua sulla mia testa. Ne bevvi un po, entrai e quindi andai ad incontrarlo. Bagavan era seduto sul suo divano mentre un suo attendente lo chiamò:”Mahadeva Swami”.Gli asciugava i piedi con una tela. Manica Swami uscì alcuni minuti e mi lasciò solo con Bagavan nella sala. Avevo portato con me un pacchettino di uva secca e dei pezzetti di zucchero candito da dargli. Posai il tutto vicino al divano di Bagavan e mi prostrai. Quando mi alzai vidi che Bagavan stava mangiando un po delle mie offerte. Mentre lo stavo osservando mi venne l’immagine che la mia offerta stava entrando direttamente nello stomaco di Shiva. Bagavan mi fissò in silenzio per circa 10-15 minuti. Sentivo una grande sensazione di sollievo fisico e rilassamento mentre Bagavan mi guardava. Provai una meravigliosa freschezza che pervase tutto il mio corpo. Era come immergersi in una fresca pozza di acqua dopo essersi esposti al sole cocente. Chiesi il permesso di rimanere e questo fu prontamente concesso. Mi fu assegnata una piccola capanna e nella prima settimana rimasi lì ospite dell’Ashram. Durante i primi giorni raccoglievo fiori per la Puja dell’Ashram o sedevo semplicemente con Bagavan nella sua sala.
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Il Maestro
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 11/06/2021
La benedizione dei saggi può arrivare in modi inaspettati
Seshadri Swami raccolse il mio labdu(dolce sacro), lo bagnò con la saliva e il succo di betel e lo lanciò sulla strada. Cadendo a terra si ruppe e la gente corse per raccogliere i pezzi come prasad, cibo consacrato. Anche io riuscì a raccoglierne e mangiarne un pezzo.
Alcuni abitanti locali sembravano essere arrabbiati con Seshadri Swami. Egli li zittì lanciando delle pietre nella loro direzione. Queste pietre al posto di seguire la loro traiettoria rimbalzarono e danzarono intorno alle loro teste come farfalle. Gli uomini ai quali aveva lanciato le pietre si spaventarono e scapparono via. Chiaramente non volevano avere a che fare con un uomo che possedeva poteri sovrumani del genere.
Quando tornai di fronte a Seshadri Swami egli incominciò a gridare con toni molto insultanti. “Questo sciocco è venuto da Tirumanavalai. Stupido uomo! Cosa è venuto qui a fare?”
Continuò così per qualche tempo lasciando intendere che venendo da Tirumanavalai stavo sciupando il mio tempo. Pensavo di avere fatto un grande peccato per far sì che un santo mi insultasse in questo modo. Cominciai a piangere perchè pensavo mi avesse maledetto. Alla fine Manica Swami, che era il sovrintendente di Seshadri Swami, venne a consolarmi:”Il tuo viaggio a Tirumanavalai avrà successo. Otterrai tutto ciò per cui sei venuto. Questo è il modo di Seshadri Swami di benedirti. Quando insulta le persone in questo modo in realtà le sta benedicendo.
Manica Swami allora mi porto in un ristorante di un devoto di Seshadri Swami e gli disse: “Seshadri Swami ha appena benedetto quest’uomo quindi dagli da mangiare gratuitamente”. Non mi sentivo particolarmente affamato ma quando il proprietario insistette mangiai un bel po del suo cibo. Dopo avergli dato soddisfazione mi alzai in piedi e mi diressi ai piedi di Raman Ashram.”
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 10/06/2021
L’incontro di Ramana Maharshi  con Seshadri Swami
Seshadri Swami non rimaneva in nessun logo in particolare ma presto riuscì a localizzarlo. Non fu difficile localizzarlo perchè c’erano circa 50 persone che lo aspettavano fuori.Quando spiaì da una delle finestre vidi che continuava a girare intorno ad una delle colonne. Dopo circa dieci minuti uscì fuori, sedette su una roccia e incrociò le gambe. Avevo portato un dolce per darglielo come dono ma non ne ero sicuro di cosa farne. Seshadri Swami deve avere percepito la mia indecisione quindi indicò con un gesto che avrei dovuto porre il dolce a terra di fronte a lui. Era evidente che aveva masticato della noce di betel per qualche tempo.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 09/06/2021
IO SONO LUCE
Sono la luce. Volete abbracciarmi? Siate pronti, la mente nuda, il cuore pieno.
Nasco con la giovinezza Eterna. Nessuno può fermare la mia nascita, crescita e unità. Mi avvio con una forza favolosa. Sostengo la pace profonda e scorgo l’amore infinito. Non c’è buio nella mia presenza, né odio, né dubbio. E’ bellissimo, è chiaro, ho una faccia di gioia infinita, corro a una velocità di trecentomila chilometri al secondo. Che emozione correre in questo modo!
Perchè corro così veloce? Per vincere qualcosa?
No, non è una gara la vita. La vita è luce colorata. Sono bianco all’origine; corro lanciando me stesso e mi coloro: viola della mente, azzurro del cielo, blu del mare, verde della montagna, giallo del fiore, rosso del sangue. Dormo mille anni nel buio, nel nero.
Quando mi sveglio voglio sperimentare la mia potenzialità lungo il mio percorso. Se vedo ostacoli sul sentiero della vita non importa, è una sfida cha fa sorgere in me gioia.
Affronto la sfida con la forza della felicità che è dentro di me. Ho merito da me stesso. Mi sento orgoglioso.
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 08/06/2021
La grandezza di Ramana Maharshi
Seshadri Swami, come Ramana Maharshi giuse ad Arunachala in gioventù e vi rimase fino alla morte. Iniziò i suoi vagabondaggi attorno alla città di Tiruvannamalai, generalmente si comportava in modo così eccentrico che molte persone pensavano fosse pazzo. Comunque si riscatò di fronte alla popolazione locale dimostrando diversi poteri sovrumani. A volte usavo i suoi poteri per cure miracolose ma era più incline ad esibirlo in modo eccentrico, per esempio si esibiva in vandalismi nei negozi di Tiruvannamalai , come forma di benedizione.  I proprietari accoglievano di buon grado il suo atteggiamento distruttivo perché avevano scoperto, per esperienza, che il danno sarebbe stato ripagato più che abbondantemente nelle settimane successive, da un ampio aumento dei profitti o per mezzo dei prestiti ripagati dopo lungo tempo. Quando Ramana Maharshi arrivò a Tiruvannamalai . Nel 1886 Seshadri Swami fu una delle prime persone a riconoscerene la grandezza. Cercò di proteggere Bagavan e fece spesso riferimento a lui come a suo fratello più giovane. Bagavan aveva grande stima di Seshadri Swami. Dopo che Annamalai Swami gli raccontò il suo incontro con Seshadri Swami commentò: “Non c’è un solo posto in questa città che non sia stato visitato da Seshadri Swami, ma non è mai stato afferrato da Maya, l’illusione cosmica.  Seshadri Swami morì nel 1929, alcuni mesi dopo l’arrivo di Annamalai Swami.
Il suo Samadhi che ancora attira grandi folle è a circa 400 metri dallo Sri Ramana Ashram. Seshadri Swami non rimaneva in nessun logo in particolare ma presto riuscì a localizzarlo. Non fu difficile localizzarlo perchè c’erano circa 50 persone che lo aspettavano fuori.Quando spiaì da una delle finestre vidi che continuava a girare intorno ad una delle colonne. Dopo circa dieci minuti uscì fuori, sedette su una roccia e incrociò le gambe. Avevo portato un dolce per darglielo come dono ma non ne ero sicuro di cosa farne. Seshadri Swami deve avere percepito la mia indecisione quindi indicò con un gesto che avrei dovuto porre il dolce a terra di fronte a lui. Era evidente che aveva masticato della noce di betel per qualche tempo.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 07/06/2021

La visione nel sogno di Ramana Maharishi
Quella notte in sogno vidi Ramana Maharshi che camminava dalle pendici inferiori di Arunachala.Sulla soglia della porta si lavò i piedi con l’acqua che aveva nel suo kamandulu, recipiente per l’acqua.
Mi avvicinai, mi prostrai ed entrai in una specie di catalessi, a causa dello shock del suo darshan. Mentre giacevo a terra con la bocca aperta Bagavan mi versò dell’acqua nella bocca. Ricordo che ripetevo :”Maha Deva, Maha Deva”. uno dei nomi di Shiva. Bhagavan mi fissò per alcuni secondi prima di tornare in sala. Quando mi svegliai il mattino successivo decisi che sarei andato immediatamente da Bagavan e avrei avuto il Darshan. Dopo avere informato i miei genitori che avrei lasciato il villaggio, andai a salutare le persone del villaggio. Parecchi di loro iniziarono a piangere perchè avevano il forte sospetto che non sarei tornato, infatti così fu. Alcuni devoti sapendo che non avevo denaro raccolsero dei fondi e me li diedero come regalo d’addio. Avevo deciso di camminare per le 25 miglia che mi separavano da una vicina città chiamata Ullunderpertai, perchè avevo sentito che là c’era un treno diretto per Tituvannamalai, la città in cui viveva Ramana Maharshi. Tuttavia prima di iniziare il viaggio un convoglio di 12 carri tirati da buoi attraversò il villaggio.I devoti del villaggio parlarono con uno dei conduttori e così mi procurarono un passaggio. Il viaggio durò tutta la notte ma ero troppo eccitato per dormire. Passai l’intera notte seduto sul caro a pensare a Bagavan.
A Ullunderpertai condivisi il mio cibo con i conduttori prima di salire sul treno. Inizialmente avevo pensato di andare lì direttamente ma quando uno dei passeggeri mi informò che lo ShankaraCharya era accampato vicino ad una delle città lì vicino, decisi di vedere prima lui per avere la benedizione. Scesi a Tirukoilur, 15 miglia a sud di Tirukoilur e mi recai a Pudupalayam, il villaggio dove risiedeva lo Shankaracharya. Mi inchinai al suo cospetto e gli dissi che avevo avuto il suo Darshan a Vepur. Lo shankaracharya mi fissò per alcuni secondi poi con un sorriso di riconoscimento disse:”Sì, mi ricordo di te!”
“Sono in cammino per vedere Ramana Bagavan”, gli dissi .”Per favore dammi la tua benedizione”.
Lo shankaracharya sembrò molto compiaciuto a questa notizia. “Molto bene!”, esclamò.
 Poi si rivolse ad uno dei suoi attendenti e gli chiese di darmi del cibo. Dopo che ebbi finito di mangiare lo shankaracharya mise della vibhuti(cenere consacrata) su un piatto ponendovi il suo palmo per benedirla. Poi sullo stesso piatto mise noce di cocco e undici monete d’argento presentandomi il tutto. Presi il denaro, la vibhuti e la noce di cocco prima di restituirgli il piatto. Sentendo che ora avevo ottenuto la benedizione che avevo cercato, mi prostrai, lasciai il villaggio e continuai il mio viaggio per Tiruvannamalai.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 06/06/2021
Consapevolezza di alta qualità
Non è mai troppo tardi per averla, incominciate adesso l’allenamento adatto. E’ evidente che la conoscenza dell’Ayurveda sta crescendo molto nella cultura occidentale. L’uomo sta andando avanti verso la conspevolezza, però dobbiamo stare attenti di non cadere nella conspevolezza superficiale bensì dare sempre un’attenzione di qualità superiore.
La consapevolezza è una grande ricchezza ma noi perdiamo questa ricchezza facendo le cose superficialmente.
Ci sono tanti bravi scienziati che analizzano un argomento parcellizzando per dividerlo in parti sempre più piccoli. Questa scienza si fa utilizzando macchine sempre più soffisticati. Ma qui manca la consapevolezza vera quindi questa scienza è vita materiale.
La cosa migliore sarebbe quella di comprendere tutto nella pura coscienza che annulla qualsiasi impedimento. Questa è conspevolezza vera di alta qualità.
Io dico sempre ai miei allievi di Abyangam di toccare se stessi e gli altri con una consapevolezza di alta qualità. Praticate l’allenamento per migliorare se stessi e l’autodisciplina. Inoltre chiedo ai miei allievi di praticare tutti i giorni Pranayama per mantenere un equilibrio psico-fisico.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 05/06/2021
Nasco con la giovinezza Eterna.
Sono la luce. Volete abbracciarmi? Siate pronti, la mente nuda, il cuore pieno.
Nessuno può fermare la mia nascita, crescita e unità. Mi avvio con una forza favolosa. Sostengo la pace profonda e scorgo l’amore infinito. Non c’è buio nella mia presenza, né odio, né dubbio.
È bellissimo, è chiaro, ho una faccia di gioia infinita, corro a una velocità di trecentomila chilometri al secondo. Che emozione correre in questo modo!
Perché corro così veloce? Per vincere qualcosa? No ma per perdermi.
No, non è una gara la vita. La vita è luce colorata. Sono bianco all’origine; corro lanciando me stesso e mi coloro: viola della mente, azzurro del cielo, blu del mare, verde della montagna, giallo del fiore, rosso del sangue. Dormo mille anni nel buio, nel nero.
Quando mi sveglio voglio sperimentare la mia potenzialità lungo il mio percorso. Se vedo ostacoli sul sentiero della vita non importa, è una sfida che fa sorgere gioia in me.
Affronto la sfida con la forza della felicità che è dentro di me. Ho merito da me stesso. Mi sento orgoglioso.
Se non c’è difficoltà come vinco la sfida?
Se non c’è il problema come applico la mia abilità? Se non ci sono ostacoli come mi innalzo?
Se la vita è uguale, come raccontare tutte le mie belle, meravigliose, coraggiose, avventure?
Ho voglia di sfidare giungle, scavare la terra, saltare muri, scalare la roccia. Voglio avere esperienze emozionanti!
La mia crescita è lanciata a tre miliardi di chilometri al secondo; non vedo più nessun limite né ostacoli, né me stesso.
La vita non è misera, non tengo mai una faccia da funerale.
Niente è sbagliato nella mia luce.
Nulla conosco nella mia velocità.
Tutto è verità nella mia luminosità.
Tutto è già fatto nella mia origine.
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 04/06/2021
Torna a casa
Nel silenzio sto meditando
Sento il suono del nulla
Alzo gli occhi , sto meditando
Attraverso un lungo cammino buio
La terra dice: Guarda il cielo
Chiudo gli occhi, sto meditando
Sento la voce del vuoto:
Torno a casa.
I sogni svaniscono
L’anima resta cosciente
I piedi fermi sulla terra
Sorge la stella della speranza
C’è il cielo, c’è la luce
Gli occhi sorridono
Nè nuvole nè buio
Il cerchio ruota
E’ la purezza
Il Nulla
Il Maestro
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti
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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 03/06/2021
IL COMPLEANNO
Natale-patria-originario
Ricordare quella nobile mamma……..che origina
Madre e Padre sono il nostro inizio……
Meglio ricordare, dedicare e ringraziare
Ai genitori il giorno del compleanno.
Questa mattina ricordavo la mia mamma
Sentivo uno stato di tristezza ma pieno di felicità
Immaginavo e le chiedevo di benedirmi
Sentivo la voce nel mio cuore “Summa iru”
La voce della mia mamma
Che significa “stai fermo”
Ogni giorno accade il compleanno per tante persone
Circa 20 milioni di persone festeggiano o celebrano il compleanno
Alcuni organizzano, consumano, festeggiano, si divertono,
Il compleanno è comune per tutti,
Uomo e donna, adulti e bambini, sani e malati, ricchi e poveri,
Alcuni neanche ricordano il giorno del compleanno,
Alcuni aspettano tanti regali,
Mangiano, bevono e si divertono
Alcuni cercano viaggi e vacanze,
Altri ancora non possono smettere di lavorare,
Alcuni vogliono solitudine e il silenzio
Decidono di eseguire un rito
Celebrano in silenzio
Rispettano
e ricordano qualcosa di nobile
Dedicano il giorno del compleanno
Ai genitori……
Alla mamma che mi ha fatto nascere “nudo”
Il sole mi abbraccia con I raggi della vita
La vita mi abbraccia con piccole felicità
Quando quella grande felicità mi abbraccia
Io, il piccolo, non ci sono più,
La piccola goccia di pioggia
Unisce con il grande oceano,
Mia mamma dice “Summa Iru”
Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananada”- Satsang durante la Puja del 01/06/2021

QUAL’E LA NATURA DELL’ASSOLUTO?

Un filosofo è un’aspirante dell’Assoluto. Così anche uno Yogi. Tuttavia il loro approccio è diverso. Un filosofo cresce con una razionalità logica e vuole concepire intellettualmente la natura dell’Assoluto.

Lo Yogi cresce lungo la via dell’autodisciplina e vuole realizzare l’Assoluto spiritualmente. La comprensione filosofica non può andare oltre i principi dell’intelletto ma la disciplina dello Yogi si può sperimentare oltre l’intelletto. Un aspirante dell’assoluto non soddisferà mai la sua teoria. La sete della filosofia dell’Assoluto crea la sua storia sulla base di guerre intellettuali tra le diverse scuole di pensiero.

L’autodisciplina di uno yogi rimane come un mistero perché la sua realizzazione va oltre l’intelletto. L’assoluto è l’anima dell’Universo ossia l’anima di ogni essere vivente. Lo Yogi trascende la sua anima individuale verso l’anima Cosmica nello stato di Samadhi.

Camminiamo insieme verso la Verità!

Il Maestro

Aom Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 30/05/2021

PREGHIERA UNIVERSALE

O Signore! Vorrei vivere in maniera armoniosa con il mondo e attraverso l’azione purificare la mia mente. A volte sono insicuro ed agitato. Sono confuso. Non so cosa fare. Non mi è chiaro cos’è giusto e cos’è sbagliato. Non conosco bene la via della virtù. Non riesco a non cedere ai vizi. Non sono abituato ad ascoltare la chiara voce interiore. Tu mi hai dato una mente particolare con abitudini particolari. Questo mondo è pieno di contraddizioni apparenti, paradossi, confusione, problemi e difficoltà. Questo mondo è strano e pieno di tentazioni.Io non ho la forza di resistere alle tentazioni, alle opinioni altrui, al criticismo, alle oppressioni e agli assalti violenti. Non sono capace di compiacere qualcuno sino in fondo. Sebbene io rimanga quieto e non interferisca con nessuno, i nemici saltano fuori. O dolce Amato!Dammi la forza di controllare i sensi agitati e turbolenti e la mente che vaga continuamente. Stammi sempre vicino e guidami in ogni mia azione. Concedimi buoni pensieri. Dammi purezza mentale. Concedimi una mente calma, pura e bilanciata. O Signore, dammi luce, conoscenza e purezza. Aom. Aom

Preghiera scritta da Swami Sivananda, La pratica del Karma Yoga
(Preghiera inserita nel libro Mantra di Swami Joythimayananda pag 9)

Camminiamo insieme verso la Verità!

Il Maestro

Aom shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda “- Satsang durante la Puja del 29/05/2021

Porta buona energia al mondo

Ogni pensiero è un’onda, torna sempre nella compassione del mare. Mandiamo le onde verso gli altri, manteniamo la pace, la tranquillità e la gioia verso gli altri.Percepiamo tutte le persone che hanno sofferto nel passato e mandiamo loro questa onda di amore e pace. Pensiamo e speriamo che quelli che hanno sofferto possano trovare la pace, e doniamo la pace a quelli che hanno fatto soffrire gli altri. Immaginiamo e continuiamo a mandare onde di pace e amore affinché il loro cuore e mente possano cambiare. Mandiamo un’onda di pace a quelli che vogliono fare del male agli altri.

L’onda è come una vibrazione, un’energia che si connette con l’energia universale. Se siamo pace allora trasmettiamo la pace. Se siamo arrabbiati allora trasmettiamo al mondo rabbia. Se siamo amore allora trasmettiamo pensieri amorevoli. Quindi se vogliamo fare del bene al mondo allora devo prendere la decisione di essere pace, amore, gioia.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 28/05/2021

Non dimenticare mail il bene

Per migliorare la tua vita ricorda la ricchezza, la bellezza e il risultato donato dallo splendore di Dio. Ricordati di apprezzare i doni che ricevi di continuo. Ricorda di non dimenticare mai ciò che di buono hai ricevuto. Ricorda di rispettare tutto ciò che ricevi anche se piccolo. Ricorda di percepire che oggi è il giorno migliore. Ricorda di vedere i saggi intorno a te. Ricorda di cogliere la possibilità attorno a te. Ricorda di vedere il tuo sguardo capace di vedere le meraviglie del momento. Ricordati di dimenticare qualcuno che ti ha fatto male. Ricordati di provare la soddisfazione e la gioia. Ricorda che ogni tua decisione sia presa insieme con la mente e con il cuore. Ricordati di non dimenticarti di sorridere. Ricorda, ti prego, non aspettare domani!

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 27/05/2021

Troviamo la soddisfazione attraverso la compassione

Il cuore deve essere pieno e la testa deve essere chiara, cioè vuota. Normalmente quando le persone sono tristi e depresse mangiano dolci, mangiano per trovare un appagamento mentale. Invece potrebbero trovare la soddisfazione attraverso la compassione. Per avere compassione l’anima deve essere pura, come anche la mente. Ma è necessario prima purificare il corpo, che è il livello sul quale possiamo più facilmente agire. Mentre sui livelli più sottili facciamo più fatica ad agire e controllare. I livelli più sottili possono essere: la mente, l’energia, l’anima.

Quindi come purificare il corpo?

Consideriamo il corpo come un’articolazione, così come io mondo e l’universo vengono considerati un articolazione. Il corpo è articolato in vari elementi grossolani e sottili: gli organi, le cellule, gli atomi, tutto insieme è un articolazione. Se sentiamo la pesantezza vuol dire che siamo a livello grossolano. Quindi dobbiamo liberare prima di tutto i canali intestinali e percepire una sensazione di leggerezza, cioè percepire l’articolazione sottile.

Attraverso la pratica Pancha Karma prima purifichiamo il corpo( cioè il sangue, muscoli, ossa ) per poi arrivare all’energia, la mente e persino l’anima e il Karma.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 26/05/2021

Nutritevi di compassione per essere altruisti

Quando si è soddisfatti si ha il cuore pieno di gioia e non hanno importanza le cose che possono succedere. Bisogna essere soddisfatti indipendentemente dall’ambiente esterno, rispettare, accettare e apprezzare con tolleranza gli errori e il comportamento degli altri. Se siamo soddisfatti e contenti qualsiasi problema si risolve facilmente. Solo se c’è rispetto si prova soddisfazione. Il rispetto si basa sulle qualità di amore e compassione. Se nutriamo compassione è più facile rispettare gli altri e non dare peso ai torti che ci vengono inflitti, senza notare sempre errori e difetti. Se rispettiamo l’altra persona è più facile avere soddisfazione e di conseguenza siamo gioiosi e contenti. Questo è il nostro scopo temporale. Nutritevi di compassione per essere altruisti.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 25/05/2021

Credete con certezza immutabile

Siate sempre soddisfatti. Seguite stimoli elevati. Riducete sempre le vostre esigenze. Agite con contentezza e offrite il risultato a Dio. Distaccate l’esperienza e tenete sempre una buona memoria. Approfondite la ricerca interiore, chiaritevi senza dubbi. credete con certezza immutabile.

La mente è un meraviglioso strumento che si può usare in modo corretto, scorretto e abusandone. La via degli scienziati corre come un fiume e apre la via della conoscenza. ma aumenta continuamente le esigenze dell’uomo, senza riuscire a fermarsi, sempre in nome della comodità.

Invece la ricerca spirituale approfondisce la ricerca della permanenza e impermanenza. La ricerca scientifica è un cammino esteriore per capire le utilità della comodità. La pratica spirituale(Sadhana) apre il canale e ti porta fino in fondo ad esso, finché non si raggiunge la chiarezza. Il mio augurio per voi è che abbiate la certezza immutabile lungo tutto il cammino della vita.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 24/05/2021

Il presente è l’unica certezza che abbiamo

Tutto ciò che è accaduto va bene, basta accettarlo. Quello che sta accadendo adesso va bene, apprezzalo. Quello che accadrà sarà meraviglioso, basata avere lo scopo del dovere, perché e come andiamo avanti. Non è necessario preoccuparsi per il passato e il futuro: il passato è storia e il futuro è un mistero.

Il presente è invece l’unica certezza. La cosa importante è non viverlo di corsa. Secondo me, camminiamo troppo veloce senza sapere dove andiamo. Comprendere correttamente lo scopo della vita significa essere in equilibrio. Chi cammina lento va lontano perché non perde l’equilibrio.

“ Dyana balam, gnana balam”, la meditazione dà la forza e l’equilibrio che fermano la velocità.

La vita è un continuo movimento. Tutto deve essere fatto come un dovere verso Dio, verso gli altri, il mondo. Ogni volta che faccio una cosa devo domandarmi: “Perché faccio questo?”

Poi dobbiamo chiederci: “Come devo fare questa cosa?”

Dobbiamo fare le cose con lentezza, concentrazione, con amore, come un servizio. Il questo modo la meditazione accadde facilmente, la mente si calma.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 23/05/2021

Il Messaggio del Maestro

Essere in armonia è imparare ad adattarsi alla vita.L’adattamento è la chiave dell’armonia. Sapersi adattare significa saper accettare e contemplare le reazioni dell’altro con serenità e tranquillità. Quindi essere in armonia è impare ad adattarsi alla vita. Così andiamo verso il nostro scopo finale. Cosa serve per avere questa capacità di adattamento?

Assenza di ego, assenza di ignoranza!

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 22/05/2021

La via della riduzione

Attualmente viviamo in un’era caratterizzata dalla velocità. La vita è piena di stimoli inferiori e stimoli inevitabili. Ogni stimolo non fa altro che aumentare la velocità dei nostri ritmi di vita. La velocità richiede un aumento del bisogno di utilità. Ogni utilità produce un’altra utilità. Un giorno, parlando con i miei allievi, spiegavo il fatto che viviamo in un’epoca caratterizzata dalla velocità ma è necessario ed è nostro dovere rallentare. Questa velocità è un incidente che riusciremo a rallentare. Un allievo mi ha chiesto: “Quando rallenteremo?”

Dopo la tua morte: “La morte dell’Io”

La velocità fa accadere incidenti, disagi, sofferenza. Il nostro ego, il nostro “IO”, è responsabile della velocità.

Nella vita spirituale invece bisogna imparare a rallentare e ridurre. La via della riduzione è spiritualità. E prima o poi rallentando riusciremo anche a fermarci: fermando il corpo, mente, emozioni, pensieri. Solo rimane l’anima pura. Non connettendo con il mondo esterno con Ego allora l’anima connette con Dio, con l’Assoluto.

Non ti dimenticare di rallentare e ridurre!

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 21/05/2021

La liberazione è uno stato

Lo scopo finale della nostra attività spirituale è di disoccuparci, cioè liberarci. Che cosa si intende con la parola “liberazione”?

Facciamo un esempio pratico. In Italia viaggio tanto in treno. A volte andando in treno cerco un posto a sedere. Chiedo se il posto è libero. Se gli altri passeggeri dicono di sì e non vedo niente allora vuol dire che è disponibile per essere occupato. Se invece vedo qualcosa significa che è già occupato(può essere un libro o qualcosa d’altro sul sedile). Quindi non è necessario crearsi intellettualmente un’idea di liberazione. In un certo senso vuol liberazione vuol dire nulla, ma nulla vuol dire anche uguale a pieno. Se tu vedi il pieno non vedi il vuoto. Tu non vedi il vuoto vuol dire che è pieno. Zero è uguale ad un’altro zero. Il pieno lo diciamo anche zero. Il nulla lo diciamo zero.

Moksha vuol dire libertà cioè essere in tutte le possibilità.

Una persona deve essere libera per potere entrare nella libertà. La libertà è uno stato dove non si connette con l’esterno, né con il corpo né con la mente. Quando non connettiamo con l’esterno il Sé rimane in se stesso senza nessuna connessione, in uno stato profondo. Non è necessario sentire questa sensazione 24 ore al giorno ma bastano anche solo 5 minuti, perchè questo tempo ti dà la possibilità di rinnovare tutto. Questo avviene durante la pratica di meditazione, quindi nello stato di profondità e non nella superficialità.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 19/05/2021

I principi e i doveri

Ogni volta che facciamo una pratica dobbiamo ricordare che essa si basa su un principio, il quale a sua volta deriva da una filosofia. Ne consegue quindi che i principi, la filosofia e la pratica sono interconnesse. Per eseguire efficacemente una pratica dobbiamo conoscerne i principi e la filosofia alla quale essa fa riferimento. Solo così essa è perfetta e completa altrimenti si corre il rischio di commettere degli errori. In qualsiasi disciplina se ci prefiggiamo uno scopo per raggiungerlo seguiamo un principio che è sempre importante conoscere e comprendere.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 18/05/2021

I doveri sacri

Il Maestro ci salutò dicendoci che stava partendo per L’India. Il lunedì mattina successivo rientrando nel centro Joythinat lo trovai sorridente come sempre davanti alla sua scrivania. Mi chiesi se per caso non fossi in presenza di una fantasma. Maestro non dovresti essere in India? Non sei partito?

Il Maestro sorridendo rispose: “Sono già ritornato”

Il discepolo chiese: “Maestro come mai sei già di ritorno dopo soltanto un giorno?. Hai volato ore e ore per raggiungere l’India e sei rimasto lì solo per poche ore. Perchè non hai approfittato della tua permanenza nella terra della saggezza?”

Il Maestro rispose:” Camminiamo in pellegrinaggio per ore e giorni e rimaniamo di fronte all’altare solo pochi minuti. Pochi secondi bastano per capire concetti spirituali più elevati. Una macchina fotografica, in un secondo, capisce una visione. Voglio aggiungere un’altra cosa: “Desidero il bene per tutti. C’è la mia presenza dove c’è nè bisogno. Seguo il dovere che è la mia via. I doveri non mi affaticano perchè li faccio con piacere. Se pensassi soltanto al mio bene forse sarei rimasto più a lungo e avrei goduto dell’India. Se avessi pensato solo al bene della mia famiglia ci sarei rimasto ancora di più e avrei soddisfatto tutti i loro desideri. Ma io voglio il bene di tutti. Non sono capace di spingere solo in una determinata direzione. Completato il mio dovere là giù sono subito ritornato per pubblicare questo giornalino.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 17/05/2021

Lo Yoga è una disciplina per tutti

Lo Yoga è adatto a tutte le persone che vivono nel mondo, non solo ad una particolare categoria di persone o a chi vuol vivere in isolamento e solitudine dal mondo. La meditazione, che è il cuore dello Yoga, non è né una fuga dalla realtà né una fuga dal tempo.

La meditazione è qualcosa che accadde. Per ottenere questa condizione, corpo e mente si devono unire in una situazione adatta a far si che ciò accada. Per imparare la meditazione occorre essere perseveranti, tenaci, tolleranti, pazienti, osservatori e adottare e seguire costantemente e regolarmente una o più tecniche meditative.

La meditazione non è una fuga dal mondo ma una via per realizzare se stessi. Meditare non è una perdita di tempo ma arricchisce e aiuta a capire meglio se stessi, gli altri e l’Universo. Provare per credere!

La qualità della vita deve essere sempre migliorata.Ogni giorno, ogni periodo, ogni epoca devo migliorare partendo da un livello basso, strutturale, per arrivare ad un livello alto. Infatti non dobbiamo rimanere attaccati all’esperienza del corpo. Quando prendiamo un’esperienza superiore, come quella mentale, dobbiamo distaccarci dalla realtà del corpo. Così lentamente raggiungiamo la coscienza dell’anima.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 16/05/2021

Lo Stress

Si tratta di un disturbo di origine psico-somatico, rappresenta la mancanza della forza per affrontare le difficoltà e i problemi, indebolimento generale dell’organismo, senso di stanchezza e difficoltà nell’affrontare i cambiamenti della vita. Sotto stress possono apparire vari sintomi sgradevoli e anormali: Vata dosha non è in equilibrio, impegni non voluti o prolungati, dolori, vita sotto pressione, malattie croniche, cibi pesanti, cattiva digestione e stanchezza, dolori passati ci crollano addosso durante il riposo, troppi rumori e preoccupazione, regime di vita irregolare, non equilibrato,

Nel cibo devono essere predominanti le qualità della terra e l’acqua per ristabilire il tessuto Maja Dhatu. Evita i cibi amari e pungenti e aumenta i gusti dolci. Consumare Brahmi Gruta e Kichari. Prima di andare a dormire mangiare una banana matura cosparsa con polvere di cumino.

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 15/05/2021

Non è importante cosa ma è importante come lo facciamo.

Se accendiamo una luce nella notte ha significato. Se invece la accendiamo nel giorno non è una cosa valida. Quindi vi chiedo: “Cos’è importante? Il sole o la luna?”

So che voi risponderete certamente il sole ma io vi dico: “NO, la luna è più importante perchè il sole c’è nel giorno quando già abbiamo la luce ma la luna ci dà la luce al buio, quando abbiamo più bisogno di luce”

Questa è una storia per pensare oltre la legge. Non è importante cosa ma come.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 14/05/2021

La ricerca interiore

La ricerca interiore deve durare tutta la vita con tutta la collettività, per raggiungere uno stato esteriore che comunica interiormente, non attraverso quel potere sciocco, quel IO interiore che di solito gli uomini utilizzano.

Se l’obiettivo della collettività è raggiungere la pace tra i popoli e tra noi stessi, la via da seguire è la via del Dharma, cioè del proprio dovere. Agire per aprire una ricerca interiore profonda e duratura. Pregate per chi ha sofferto nel passato di violenze ingiuste, meditate ogni giorno per quei uomini che sfortunatamente confondono la pace con la violenza.

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 13/05/2021

Possiamo

Vorrei sentirti senza rattristarmi,

Vorrei stimarti senza valutarti,

Vorrei aiutarti senza criticarti,

Vorrei vederti senza litigarci,

Vorrei darti senza aspettarsi,

Vorrei amarti senza attaccamento.

Se ricevo lo stesso da te allora possiamo incontrarci presto.

Sorrido o piango dipende da me,

Condividiamo come così siamo!

Vorrei accompagnarti senza vincolarti,

Vorrei comunicarti senza comandarti

Vorrei informarti senza lamentarti,

Vorrei emozionarti senza offenderti,

Vorrei occuparmi di te senza obbligarti,

Se ricevo lo stesso da te allora possiamo incontrarci presto.

Sorrido o piango dipende da me,

Condividiamo così come siamo!

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 12/05/2021

Non si può combattere la violenza con la violenza

Nella missione ci sarà una ricerca interiore che verrà affrontata come una guerra vera e propria, dentro il nostro io. La guerra è come una malattia: produce dolore e malattia. La violenza è sinonimo di Ego sciocco. La guerra e qualunque forma di violenza provocano sofferenza. Non è possibile fermarla con un’altra violenza. L’unica via è quella di seguire il proprio dovere, che nella cultura indiana si chiama Dharma. Seguire il proprio Dharma è una missione nella vita. In questo cammino bisogna guardare dentro di sé e riuscire a capire se stessi.

Qual’è il mio ruolo nella vita? Perchè io sono qui? Cosa devo portare avanti come una missione?

Deve essere curata attraverso una prevenzione che deve essere coltivata giorno dopo giorno. Ogni malattia ha la sua causa. E’ bene prevenirla e curarla. I saggi cercano di trovare le cause che hanno sviluppato la malattia e superarle. Non è possibile eliminare una violenza attraverso un’altra violenza. Prevenire la violenza di alcuni uomini significare eliminare la violenza attraverso la cura dell’Io.

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 11/05/2021

La meditazione

Ci sono vari modi per meditare. Vi darò 5 chiavi per meditare.

La prima chiave è seguire la tua propria logica, natura e capacità di praticare.

La seconda chiave è stare comodo, medita a modo tuo, basta che tu stia comodo e che tu sia presente.

La terza chiave è sentire il silenzio, ascolta o guarda, silenzio o musica,freddo o caldo, lavoro o studio, riposo o movimento, basta sentire il silenzio nella tua logica.

La quarta chiave è avere un’intenzione sincera. Basta connettere la meditazione con la tua intenzione. Puoi fortificare la tua meditazione attraverso la tua intenzione.

La quinta chiave è non provare a pensare a che cosa vuoi meditare. Non bloccare i pensieri che vengono naturalmente. Non bloccare il flusso della mente, lascia accadere.

Rimani seduto comodamente, segui la tua intenzione. Ascolta il silenzio senza volere niente.

Non bloccare i pensieri, unisci la mente dove vuoi tu.

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 10/05/2021

La pace per tutti

La pace è diritto di ogni uomo, non è un’opzione. Non è permessa la violenza per stabilire la pace. Bisogna unire i popoli con fraternità. Nessuno vince nella guerra, si muore per niente. Parlare della pace non è uno slogan. La pace è il grido del mio cuore. Sento l’amore senza nessun confine, con buona volontà si ritrova la pace. È’ necessaria un’educazione vera. C’è pace nella coscienza pura.

Nella nostra vita siamo abituati a connettere continuamente con oggetti, situazioni, persone. Quando restiamo attaccati a queste cose allora la pace sparisce. Quando ci liberiamo da questi attaccamenti allora la pace arriva in modo naturale

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 09/05/2021

Ogni giorno prendiamo un voto con noi stessi

Abbraccio la pace, una ricchezza infinita. Senza forma cammino per dare agli altri. Non c’è uno senza l’altro. Uno sparisce quando l’altro resta. I loro compiti sono difficili, nella presenza di lei lui resta in silenzio. Lei scopare alla presenza di lui. Lui tramonta e lei sorge. Lei declina e lui cresce. La pace è il diritto dell’umanità. Non la si può avere con violenza. Non bastano né parole né accordi.

 

Nel nostro Ashram ogni giorno utilizziamo tre tipologie di polveri da mettere sulla testa. Al mattino presto, dopo essersi lavati e purificati, come prima cosa applichiamo la polvere bianca e prendiamo un voto con noi stessi di avere solo pensieri puri. Poi applichiamo la polvere gialla e promettiamo a noi stessi di essere saggi. Poi, per ultimo, mettiamo la polvere rossa e promettiamo a noi stessi di non sentirci mai stanchi di servire Dio, praticare e cercare la Verità.

Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 08/05/2021

Essere qualcuno o essere nessuno

Ho una salute creativa oltre le condizioni. La mia proprietà è tenere niente e tenere TUTTO. Lascio accadere qualunque cosa con assenza di impedimenti. Il mio potere è essere aperto per tutti senza nessun coinvolgimento.

Per te stesso impara ad essere nessuno ma verso il mondo impara ad essere qualcuno. Il nostro buon comportamento, buone qualità portano qualcosa agli altri. Nella diversità noi siamo qualcuno e nessuno, siamo la pace, la tranquillità.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti

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La saggezza del giorno con Swami Joythimayananda”-Satsang durante la Puja del 07/05/2021

Il Maestro

Il Maestro è Brahma, il Maestro è Vishnu, il Maestro è il Sommo Maheswara, Shiva. Il Maestro è il Sommo Brahmana.

Al Maestro che sana l’infermità dell’ignoranza, che salva la vita a chi è ciecco, io mi prostro.

Al Maestro cui natura propria risplende quale gemma del Vedanta, io mi prostro.

Al Maestro che è il Sole, che con la sua luce dischiude la luce del loto del Vedanta, io mi prostro.

A lui, il Maestro che è il Sommo Atman, Atman perenne, l’Atman in quiete assoluta che sente al di là dello spazio puro non soggetto a condizionamenti, al di là della manifestazioni più sottili, a lui mi prostro.

A lui, il Maestro, saldo nella conoscenza e potere del Brahma che porta la collana della conoscenza che conferisce la liberazione e la somma gratitudine, mi prostro.

A lui, il Maestro che accendendo nel discepolo la fiamma e la bellezza dell’Atman trasforma in cenere l’immenso ammasso di legname che è il Karma, accumulate in vite senza numero, io mi inchino.

Non vi è una vera realtà al di là del Maestro, non vi è purificazione superiore, dietro il Maestro. Non vi è alcunché al di sopra dell’esperienza dell’Assoluto. A questo Maestro io mi prostro. Il mio Dio è il Dio dell’Universo. E il mio Maestro è il Maestro dell’Universo. Il mio Atman è l’Atman dell’Universo e a questo Maestro io mi prostro. Egli non ha principio. Il Maestro è la realtà ultima cui nulla è superiore, a questo Maestro io mi prostro.

Camminiamo insieme verso la Verità con amore e pace. La terra e il cielo sono una benedizione e una nutrizione
Il Maestro
Aom Shanti Shanti Shanti