Il soffritto in ayurveda

 

 

Nella tradizione italiana il soffritto è la base di molte preparazioni ed è usato per dare sapore ed intensità al gusto della pietanza; spesso però, se non eseguito correttamente, con spezie, grassi e condimenti adeguati, tende ad appesantire le pietanze e a renderle poco digeribili.
Un soffritto preparato secondo i principi ayurvedici è fatto con differenti spezie (masala), aromi e ghi gruta o olio, allo scopo di favorire la digestione, alleggerire la pesantezza dell’olio stesso e allo stesso tempo dare sapore al cibo.
Questo soffritto può essere la base di partenza delle preparazioni o si può aggiungere alle pietanze anche alla fine della cottura.
La presenza delle diverse spezie risulta quindi fondamentale per cambiare le proprietà di questa preparazione rendendola leggera ed equilibrata anche dal punto di vista energetico.

Preparazione

Pulire e tagliare la cipolla e l’aglio in piccoli pezzi.
Riscaldare il ghi gruta o l’olio di oliva o di sesamo in una padella; quando il ghi o l’olio si sono riscaldati aggiungere il Masala e mescolare per alcuni secondi.
Aggiungere inizialmente, cumino, fieno greco, soia nera o verde, (oppure altre spezie a seconda del gusto) ed in seguito quando le spezie sono ben riscaldate, aggiungere eventualmente le foglie aromatiche (curry leaves, salvia, rosmarino…) l’aglio ed infine la cipolla; mescolare spesso finché la cipolla risulta dorata.
Cipolla e aglio possono essere a seconda del gusto anche non utilizzati, in questo caso si utilizzerebbero esclusivamente il Masala e le spezie.